Connect with us

Roma

Nemi: e se arrivassero centinaia di immigrati?

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Dalle immagini scattate, il terreno sul quale si trovano gli immobili al confine con i Verbiti è stato tutto pulito come se ci fosse una preparazione a qualcosa…

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

 

FOTOGALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO

 

di Angelo Parca

 

NEMI (RM) – Terreno pulito, nastro rosso da cantiere a terra e un viavai di mezzi: “le case nel bosco” tornano a colpire la nostra attenzione. C’è chi asserisce di aver udito dei lavori alla splendida Villa Rospigliosi, un immobile che si trova vicino al complesso di costruzioni oggetto del grosso sequestro avvenuto oltre due anni fa. Sembra risvegliarsi un caso, seppur con diverse e misteriose sfumature, che sulla carta è stato chiuso con un sequestro avvenuto nell’agosto del 2014: qualcosa si muove nel territorio che abbiamo ribattezzato “Le ville nel Parco” proprio vicino al centro spirituale dei Verbiti. Qui il sequestro, epilogo di una vicenda seguita dal nostro giornale sin dal 2012, è stato ordinato dal Gip del Tribunale di Velletri a seguito di indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Travaglini, per cui sono stati denunciati due tecnici del Comune di Nemi e due imprenditori per violazioni nel rilascio delle autorizzazioni per costruire da parte dell'Ufficio Tecnico comunale di Nemi in favore delle società costruttrici.


Le fotografie Ebbene dalle immagini scattate, il terreno sul quale si trovano gli immobili è stato tutto pulito come se ci fosse una preparazione a qualcosa: un accoglienza? E di chi? Sull’albo pretorio del Comune di Nemi non c’è traccia di alcun tipo di autorizzazione per lavori nell’area.


Villa Rospigliosi è dotata di molte stanze, 49 vani per 1.212 metri quadri,
e a tutti gli effetti è una struttura imponente come quella del Mondo Migliore sulla via Dei Laghi a Rocca di Papa. Il leader di Nemi per Sempre Vairo Canterani s’interroga. “Non è che ci si sta preparando ad accogliere centinaia di immigrati? – dice – se così fosse la popolazione di Nemi dovrebbe essere informata tempestivamente. Soprattutto ci teniamo a dire che noi non ci tiriamo indietro e siamo ben lieti di accogliere persone in difficoltà ma vorremmo che a queste persone sia garantita un’accoglienza dignitosa e che il numero di immigrati che Nemi andrebbe ad accogliere sia proporzionale alla popolazione e alla capacità di accoglienza, come del resto viene indicato dalla stessa Prefettura di Roma: riteniamo che siamo in grado di accogliere in maniera dignitosa e adeguata al massimo una ventina di persone – conclude Vairo – perché siamo un paesino di circa 1.500 abitanti effettivi”.
 

Il giro di società Fino al luglio del 2008 la proprietà risultava essere della Casa Generalizza della Società del Verbo Divino con sede a Roma la quale cedeva nel luglio del 2008 alla società ANDORA SRL UNIPERSONALE con sede a Torino e successivamente ad Asti.
La ANDORA Srl Unipersonale, che dal maggio del 2007 aveva come socio unico la società AEDES ITALICA Srl, cede solo dopo 5 mesi – Dicembre 2008 – la proprietà alla AEDES ITALICA Srl.
La AEDES ITALICA Srl, che ha come soci titolari di quote e diritti risultanti a gennaio del 2013 Cumino Vittorio Raira e la società EVO TEAM Srl. e come legale rappresentante Cumino Giorgio, cede nel dicembre del 2011 la proprietà alla società EVO TEAM Srl la quale ha come unico socio titolare di quote e diritti Cumino Vittorio Raira e come legale rappresentante (amministratore unico) Cumino Giorgio.Cumino è per intenderci l’imprenditore di Asti finito in manette insieme ad altri 13 nel 2012 per una maxi evasione da 6 milioni di euro. 

 

Gli immobili Il complesso immobiliare sequestrato è composto da vari edifici suddivisi in otto unità abitative, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro, modificate nella destinazione d’uso, frazionate e destinate alla vendita. Tracce di tentativi di vendita online sono ancora presenti sul web
L’intervento di Canterani La segnalazione è partita da una denuncia tramite le colonne del nostro quotidiano L’Osservatore d’Italia da parte dell’ex sindaco Vairo Canterani. L’ex sindaco si accorse di questo tentativo di lottizzazione in quanto vi era, di fronte il complesso residenziale, un grande striscione pubblicitario dello stesso in bellavista. La pubblicità fu poi repentinamente tolto dopo che il nostro quotidiano pubblicò l’articolo con la foto dello striscione. E da lì cominciò la storia. 

ALTRI tabella SULLE VILLE NEL PARCO:

NEMI: SCATOLE CINESI E LO ZAMPINO DELLA POLITICA ALL'OMBRA DEL SEQUESTRO DEL COMPLESSO "LE VILLE NEL PARCO"

NEMI, DENUNCIATI TECNICI COMUNALI E IMPRENDITORI. SOTTO SEQUESTRO COMPLESSO RESIDENZIALE

NEMI CASO VILLE NEL PARCO, IL FATO CI HA MESSO LO ZAMPINO?

NEMI CASO "LE VILLE NEL PARCO": RISPONDE ALLE DOMANDE DE L'OSSERVATORE LAZIALE L'EX ASSESSORE LUIGI CAPORICCI

NEMI, VAIRO CANTERANI SCRUTA LE NUOVE "VILLE NEL PARCO" E LANCIA UN MONITO ALLE OPPOSIZIONI:"VIGILATE CON CORAGGIO E ASSIDUITA'!"

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

Continua a leggere

Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

Continua a leggere

Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti