NEMI ELEZIONI, INTERVISTA A CINZIA COCCHI: "LAVOREREMO SENZA PASTOIE, INFINGIMENTI E RITARDI"

Redazione

Cinzia Cocchi, candidato a Sindaco con la lista "Insieme per Nemi" sostenuta dal Pdl risponde alle domande formulate da L'osservatore laziale.

Perché ha deciso di scendere in campo e quali sono le motivazioni che l’hanno spinta ad accettare la sua candidatura a primo cittadino di Nemi?

La mia candidatura è stata condivisa all’unanimità da tutti i componenti della lista civica “Insieme per Nemi”, cosa già accaduta nel 2009, malgrado ci sia qualcuno che ancora tenta di avanzare l’ipotesi che allora fu imposta dal Sindaco uscente Biaggi. Per tale motivo ho nuovamente accettato di candidarmi con maggiore carica ed energia, pronta a rimettermi al servizio della comunità, pur consapevole di quanto questo compito sia difficile e impegnativo.
Sento il DOVERE di portare a termine il mandato che mi era stato dato dai cittadini di Nemi e che per colpa del tradimento Bertucci-Libanori, non sono riuscita a portare a termine. 
Quando parlo di tradimento lo intendo non tanto alla mia persona, che sarebbe ben poca cosa, quanto al tradimento al mandato elettorale che Bertucci-Libanori avevano ricevuto dalla maggioranza degli  elettori di Nemi.
Hanno preferito far cadere la Giunta e lasciare che Nemi venisse commissariata, anziché risolvere i problemi e dare risposte alle aspettative dei cittadini, perchè mossi soltanto dalla sete personale di potere.
Tutto ciò, ha impedito alla mia Giunta di portare a compimento quanto progettato. I prossimi cinque anni consentiranno di lavorare senza pastoie, senza infingimenti e senza quei ritardi provocati da una dialettica interna asfissiante e senza prospettive utili per la comunità.
Potrò finalmente lavorare con una squadra di amici che i cittadini conoscono bene e  garantire una politica limpida e senza chiaroscuri.

 

Quale, ritiene, possano essere le criticita’ di Nemi che andrebbero affrontate con urgenza?

Innanzitutto proseguire i lavori pubblici già finanziati dalla Regione e cercare di recuperare i finanziamenti persi, vedi il parcheggio di via Nemorense. Se non si riuscirà a recuperare quel finanziamento, Nemi avrà ricevuto l’ennesimo danno storico, come il mancato acquisto del Castello Ruspoli e la costruzione della scuola in un luogo inadatto.
E’ doveroso elencare e ricordare ai cittadini le opere pubbliche in sospeso:
1) progetto marciapiedi Nemorense fino alla 167
2) progetto parcheggio vicino ai padri Mercedari
3) progetto sistemazione di piazza Roma
4) progetto  completamento scuola media
5) progetto ascensore piazza risorgimento
6) progetto illuminazione via di Perino
7) progetto parcheggio via delle Colombe
8) progetto sistemazione delle facciate del centro storico
9) progetto sistemazione parco di via Giulia
10) definitiva sistemazione dell’edificio di corso Vittorio
11) sistemazione fosso di san Nicola
12) sistemazione giardinetti
Tutti progetti documentabili.
Inoltre, la realizzazione dell’isola ecologica, che permetterà di estendere a tutto il territorio, la raccolta differenziata, già realizzata in alcuni quartieri-pilota di Nemi.


Su quale fronte, a suo dire, la squadra potrebbe apportare benefici alla cittadina?
Continuare a lavorare, come ha fatto per ben 12 anni. I prossimi cinque anni consentiranno di lavorare senza quei ritardi provocati da una dialettica interna asfissiante e senza prospettive utili per la comunità.
Potrò finalmente lavorare con una squadra competente  e  garantire risultati immediati.


Come commenta l’attuale situazione dei candidati che concorrono alla poltrona di sindaco di Nemi?
Mi fa molto piacere che altre due donne abbiano avuto il coraggio di proporsi, significa che il mio esempio è servito. Sento di aver dato uno scossone a certi pregiudizi e retaggi culturali che, ancora oggi esistono, malgrado in molti non vogliono riconoscere.
Sono orgogliosa di essere stata il primo Sindaco donna dei Castelli Romani, eletta direttamente dai Cittadini. E’ un vanto, non solo per me, ma anche per una cittadina piccola come Nemi.
 Anche in altri comuni limitrofi ci sono donne candidate: Lanuvio e Castel Gandolfo.
A tutte quante va un plauso d’incoraggiamento e la mia stima.
Dell’unico candidato uomo, preferisco non commentare, perché si commenta da solo. Non si può presentare ai cittadini proponendo una buona amministrazione quando ha dato cattivo esempio. Quand’anche avesse fatto qualcosa di positivo per Nemi, ha vanificato il suo impegno, dimostrandosi irrispettoso delle regole, fondamentali e indispensabili per amministrare bene un comune. 


Perche’ i cittadini dovrebbero votare Cinzia Cocchi?

Prima di tutto per  permettermi di concludere il lavoro iniziato. Perché l’esperienza come consigliere comunale, assessore e  sindaco sono una garanzia che nessun’altro candidato ha.
Perché ho preferito scegliere la legalità rispetto ai compromessi e ai ricatti che avrebbero permesso la prosecuzione del mio mandato.
Perché credo che in questo momento di mancanza di fiducia e credibilità nella politica, sia tempo di dimostrare che esiste anche la “politica buona” e che l’unica ricetta sia l’impegno silenzioso, la serietà e la sobrietà.
Perché desidero  contribuire concretamente allo sviluppo del Paese dove sono nata, dove ho vissuto e che sento parte di me, come ogni nemese.

Quali sono i suoi diretti rivali politici?

I miei rivali sono le passate amministrazioni di sinistra, che hanno arrecato danni irreparabili a Nemi, come il mancato acquisto del Castello Ruspoli, l’errata individuazione della collocazione della scuola, ancora, dopo quasi 20 anni, un’opera incompiuta.
 A giorni arriverà la sentenza del TAR in riferimento al caso ILCESA, che condannerà i cittadini di Nemi a rimborsare un imprenditore che come recita la sentenza, è stato vittima di  comportamenti “vessatori e persecutori”, da parte dell’Amministrazione di sinistra, grazie a molteplici varianti al piano regolatore, pur di bloccare l’impresa.
Rivali politici, anche tutti gli ex amministratori, che ancora  sono protagonisti nelle prossime elezioni amministrative, Bertucci in primis, Libanori, Palazzi, Marinelli, Canterani compreso, che anziché spendersi per il bene di Nemi, hanno provocato il commissariamento del Comune, trincerandosi dietro la banale veste del benefattore che pensa al "benedi Nemi".
Al Bertucci vorrei ricordare che ha avuto “l’onore e la fortuna” di essere Vice Sindaco e invece d’interpretare il suo mandato con umiltà ed onestà, ha  partecipato ed è stato presente, certo, ma solo per poi agire secondo le sue logiche e i suoi disegni personali, dedicandosi soltanto a tessere trame e strategie nel vano tentativo di destabilizzarmi, unicamente per la sua ambizione.
 Ora si fa portatore di buone azioni e di buoni propositi, come la riapertura della strada del lago, la buona gestione della scuola, a lui ricordo che  è stato assessore alla Scuola  per ben 7 anni, oltre ad avere anche  la delega all’ambiente, all’agricoltura e la viabilità rurale. Qualcuno gli può ricordare da quanto tempo non scende nella valle del lago? Forse da quando ha installato le targhe dell’Assessorato all’ Ambiente, con su scritto quanto è stato bravo! Perché di fatto è  l’unico risultato visibile.
A tutti i rivali politici poc’anzi nominati, voglio ricordare che l’albero di Natale fino a qualche giorno fa, ancora in Piazza Umberto I, ormai quasi secco, è il simbolo del loro “bene per Nemi”.