NEMI, FESTA DELLA BIRRA: TROPPA SCHIUMA E POCO MALTO

di Ivan Galea
Nemi (RM)
– “Un Lago di Birra” un evento che si è tenuto per tre intere giornate a Nemi e che non ha riscosso un gran successo. A difettare una “censura” poco utile che ha soffocato la viabilità e l’organizzazione dei vari stand a dire di molti mal posizionati oltre all'iniziativa fantasma della parata di Harley Davidson che non c’è stata. La scelta è opinabile: che c’azzecca la birra a Nemi soprattutto dopo l’ultima trovata di aderire all'associazione Città del Vino pur non avendo vigneti da sbandierare ai turisti già abbastanza confusi.

Dal vino alla birra passando per le mountain bike il risultato è che si snatura l’identità di questo splendido paese che per tradizione è noto essere la cittadina delle fragole e dei fiori, tant’è che si vanta una sagra antichissima che ogni anno celebra i prodotti tipici di Nemi.

Sulla questione è anche intervenuto con un breve commento il presidente dello storico consorzio di tutela del Frascati Docg Mauro De Angelis il quale si mostra generalmente scettico di fronte all’entrata di Nemi nell'associazione Città del Vino: “Non entro nei particolari perché questo caso non lo conosco – dice De Angelis – certo si pone il problema di una perdita d’identità. Nemi è famosa per le fragole e i fiori e dovrebbe puntare sul proprio prodotto tipico. Così come Frascati non è famosa per la birra. Dovremmo, come territorio dei Castelli Romani, fare sistema e puntare, ogni paese, sulle proprie peculiarità e specialità. Oggi nascono mille feste e celebrazioni che rischiano di snaturare la tradizione dei prodotti tipici del nostro territorio. Io proporrei, ad esempio, addirittura una unica data per la festa del vino e dell’uva perché sono troppe e ormai si trovano ovunque. Detto questo, rispetto all’entrata di Nemi nella prestigiosa associazione Città del Vino, riconosco che rimango meravigliato positivamente visto che non è semplice farvi parte, proprio perché ci sono determinati requisiti da rispettare. Vanno bene le iniziative e la voglia di fare ma non dimentichiamoci di valorizzare i prodotti di cui possiamo vantare una autentica paternità”.

Ma oltre a questa di De Angelis che rimane pur sempre una apprezzabile e condivisibile opinione, la festa della birra a Nemi ha avuto problemi anche logistici e di organizzazione: l’ordinanza del comandante della polizia municipale Gabriele Di Bella ha fatto molto discutere. Di Bella ha ristretto la viabilità per i giorni 2, 3 e 4 Ottobre con innumerevoli divieti di transito e sosta non solo nel centro storico ma anche nella zona alta di Nemi "Le Colombe", penalizzando ancora una volta i residenti, su via De Sanctis trasformata ad un solo senso di marcia. Una soluzione, quest’ultima che non è sembrata realmente necessaria, anche perché di Sabato, soprattutto l’intero parcheggio allestito su via De Sanctis si presentava deserto. Insomma tanti divieti per nulla, vista la scarsa partecipazione. Tutte queste limitazioni al traffico possono trovare giustificazione in occasione della tradizionale sagra delle fragole e dei fiori, ma non trovano senso per le altre manifestazioni improvvisate come la festa della birra a Nemi che nessuno nel resto dei paesi limitrofi il paese delle fragole e della regione Lazio (per non parlare dell’Italia ) conosce. Il corso principale si è presentato con stand “fast food”, mentre alla birra è stato riservato un cantuccio non troppo immediatamente riconoscibile.

Speriamo in futuro di non doverci imbattere nella festa di Robin Hood, visti i cartelli stradali posti agli ingressi di Nemi che espongono un falso gemellaggio con la città di Nottingham.