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Roma

NEMI, FONTANELLA INQUINATA DA BATTERI ANCORA CHIUSA: PROCEDONO I PRELIEVI DELL’ACQUA

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Tempo di lettura 4 minuti Il fatto grave consiste nel non aver comunicato tempestivamente niente alla collettività, tantomeno emesso ordinanze tempestivamente a tutela della salute pubblica, esposta di fatto a grave rischio.

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Chiara Rai

Nemi (RM) – Analisi in corso nell’acqua pubblica di Nemi, oggetto d’interesse di indagini della Magistratura. C’è polemica ma soprattutto paura intorno al caso della fontanella in piazza De Sanctis inquinata da batteri Escherichia Coli, chiusa con ordinanza sindacale lo scorso 8 agosto, ben 40 giornI dopo che il Comune è venuto a conoscenza della non potabilità dell’acqua.
Nel quartiere di Nemi “Le Colombe”, le persone s’interrogano perché vorrebbero sapere se anche l’acqua nelle abitazioni è inquinata. Da sempre l’acqua di Nemi è rinomata per la sua salubrità e bontà, fino a qualche anno fa usciva dai rubinetti addirittura lievemente frizzante.
La chiusura della storica fontanella ha lasciato perplessi molti residenti anche dei paesi limitrofi in quanto da sempre è meta di rifornimento anche dei cittadini di Rocca di Papa, Velletri e Genzano.

Sul caso stanno indagando i carabinieri di Nemi a seguito di esposti di cittadini e dell’associazione Assotutela presieduta da Michel Emi Maritato il quale ha puntato il dito sulla totale assenza di informazione da parte dell’Amministrazione di Alberto Bertucci e di Acea.
Inoltre in questo lasso temporale “al buio” l’acqua è stata aperta e richiusa più d’una volta. A tal proposito il primo cittadino Alberto Bertucci ha dichiarato di aver presentato un esposto contro ignoti proprio per il sabotaggio della fontanella.
Il sindaco, nei giorni scorsi, ha anche asserito che la fontanella sarebbe tornata a erogare acqua potabile entro lunedì. Fino a ieri però, l’erogazione non è stata ripristinata, anzi, il gestore idrico Acea ha provveduto a effettuare altre analisi alla fontanella e da indiscrezioni pare che la Asl stia analizzando anche l’acqua all’interno delle abitazioni.
Intanto in paese gli animi sono molto accesi. Vairo Canterani, leader storico della sinistra nemese e leader della lista civica Nemi per Sempre, nonostante non segga all’opposizione contesta la condotta del sindaco Alberto Bertucci: “Questo silenzio da parte del primo cittadino è assurdo – dice Canterani –  significa non considerare le preoccupazioni della cittadinanza. Che lui abbia presentato una denuncia verso ignoti che avrebbero sabotato la fontanella non significa nulla. Il fatto grave consiste nel non aver comunicato tempestivamente niente alla collettività,  tantomeno emesso ordinanze tempestivamente a tutela della salute pubblica, esposta di fatto a grave rischio”.
Tempestivamente significa non appena, il primo luglio e successivamente il 15 luglio, la Asl RmH ha comunicato al Comune di Nemi la non conformità dell’acqua per contaminazione da batteri Escherichia Coli.
L’Acea, prima di ferragosto aveva garantito che sarebbe intervenuta quanto prima per una modifica strutturale del cannello di uscita della fontanella. La modifica non è avvenuta e adesso si attendono gli esiti delle analisi del gestore e dell’Arpa Lazio.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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