NEMI – GENZANO: TUTTE LE “CYNTHIA” PAZZE PER GIOVANNI LIBANORI

di Chiara Rai

Nemi / Genzano (RM) – E’ polemica sulla gestione dello stadio Luciano Iorio di Nemi strappato ai nemesi doc. Venire a capo delle vicende delle varie ASD non è semplice specialmente se c’è confusione tra nomi simili e denominazioni di società facilmente confondibili. Certo partendo da un semplice comunicato stampa, noi de L’osservatore d’Italia abbiamo ravvisato delle singolarità. Che vedremo e affronteremo con dovizia di particolari dopo aver raccontato il fatto scatenante che ci ha fatto appassionare alle vicende dello stadio Luciano Iorio di Nemi.

Tutto è iniziato nella vicina Genzano. Qui gira un volantino pubblicato anche sul sito ufficiale della ASD Cynthia 1920. Il volantino più che di carattere sportivo è palesemente di stampo politico. Si tratta di un attacco all’amministrazione Gabbarini per la gestione degli impianti sportivi genzanesi utilizzati dalla storica Associazione Dilettantistica Sportiva Cynthia 1920.

L’accusa agli amministratori è di non aver mantenuto le promesse fatte e quindi di non aver sufficientemente investito nelle strutture lasciando tutti gli oneri di manutenzione a carico della società sportiva Cynthia 1920. A firma del consigliere di maggioranza del Comune di Nemi Giovanni Libanori, il quale sul sito ufficiale risponde alla voce di Vicepresidente della Cynthia 1920, c’è un comunicato stampa che riporta testualmente: "Abbiamo risollevato la societa' genzanese e abbiamo eseguito importanti interventi di ristrutturazione, sia dei campi che degli spalti, offrendo maggiori spazi grazie all'utilizzo del "Luciano Iorio" di Nemi. Ora rischiamo di non poter svolgere gare ufficiali sui nostri campi e di dover dirottare le squadre altrove perche' sono scaduti i termini per il rinnovo delle autorizzazioni. Purtroppo il sostegno che l'Amministrazione ci aveva annunciato e le tante promesse fatte in realta' non sono state rispettate e a rimetterci saranno i calciatori genzanesi di tutte le categorie".

Sia il volantino che il comunicato fanno riferimento, tra l’altro, allo stadio di Nemi.

Rispetto al volantino pubblicato sul sito ufficiale Cynthia 1920, lo stesso presidente della ASD Cynthia 1920 Sandro Baldazzi si dissocia dalle parole scritte: “Mi dissocio dal volantino – dice Baldazzi – quelle sono parole che hanno un chiaro contenuto politico. Io non voglio assolutamente avere a che fare con la politica, la finalità della ASD Cynthia 1920 è sportiva. Fare questo manifesto è stato un errore. Ma comunque, circa 15 giorni fa si è dimesso da vicepresidente della ASD Cynthia 1920 Giovanni Libanori”.

L’assessore allo Sport del Comune di Genzano Patrizia Mancini direttamente colpita assieme al sindaco di Genzano Flavio Gabbarini da questo volantino firmato “Cynthia Calcio” ribadisce che si tratta di una mera strumentalizzazione politica: “Il presidente si è dissociato da questo volantino – dice Mancini – spiegherò nell’ambito di una conferenza stampa tutti i dettagli su quanto abbiamo investito a partire da 24 mila euro per fare il muro di recinzione al campo in questione a 5 mila euro per ripulire i bagni e via dicendo. Non confondiamo lo Sport con la politica e ai miei competitori politici dico di lasciar perdere i colpi bassi”.

Il continuo riferimento allo stadio di Nemi ci ha portato a fare delle serie riflessioni.

Giovanni Libanori nella sua nota parla di “utilizzo” e il volantino riporta “In questi mesi la nuova dirigenza, a proprie spese, ha: Dotato la società di un altro impianto sportivo (stadio Comunale di Nemi)”. Giovanni Libanori come da visura camerale della società di capitali Cynthia 1920 Srl aggiornata al 4 febbraio 2014 risulta essere tra gli amministratori con la carica di vicepresidente. Ma allora si è dimesso o no? Perché ad oggi agli atti ufficiali queste dimissioni non risultano.

Non vi è dubbio alcuno, quindi, sul fatto che la Asd Cynthia 1920 utilizzi e si pregii di essersi dotata dello stadio di Nemi.

Mentre la Cynthia 1920 si vanta di essersi dotata dello stadio nemese c’è chi non appare così di frequente sulle cronache sportive ma bensì paga 36 mila euro l’anno, almeno sulla carta, non si sa per quale intrinseco spirito di sacrificio. Si tratta della nuovissima ASD Diana Cynthia, l’associazione residente a Nemi ma con il presidente di Genzano Erminio Tardioli che sostanzialmente ha interrotto il sogno del gruppo storico di Nemesi di rimettere in piedi la Nuova Diana Nemi che si è costituita il 1 agosto 2013, e la cui presidenza fa capo allo storico allenatore Antonio Fortuna. L’associazione dilettantistica contava di rientrare il prima possibile nell’impianto sportivo e in merito avevano anche ricevuto delle rassicurazioni ma poi nei fatti è successo altro perché, si può facilmente presumere, che le capacità di contribuzione economica per la manutenzione dello stadio da parte della Nuova Diana Nemi non fosse tanto facinorosa quanto la nuovissima ASD Diana Cynthia.

Tutto inizia dai sigilli al campo sportivo che arrivano a luglio del 2012.

A novembre dello stesso anno si viene a sapere che oltre all’ex sindaco Cinzia Cocchi e all’ex sindaco Alessandro Biaggi, sono risultati indagati anche il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, per “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. Alberto Bertucci in veste di amministratore del Comune di Nemi, nell’ordinanza 21 del 26 agosto 2010 “falsamente attestava, riferendosi al campo sportivo Iorio di Nemi” l’idoneità del campo, visto il certificato di agibilità del campo di gioco che consente agli spettatori di accedere alle tribune in muratura e ciò sebbene l’impianto sportivo fosse privo di certificato di agibilità, privo di attestazione di allaccio alla pubblica fognatura, privo di certificazione antincendio e addirittura composto da alcuni manufatti abusivi (tribuna per ospiti, toilette, due magazzini, spogliatoi e club House).

E’ risultato indagato per lo stesso reato anche il consigliere di maggioranza del Comune di Nemi Giovanni Libanori perché addirittura si sarebbe spacciato per il sindaco di Nemi attestando la perfetta idoneità del campo sportivo. Insomma la Procura ha sequestrato tutto e ancora si attendono le conclusioni di queste indagini. A questo punto, l’amministrazione di Alberto Bertucci ha inizato a fare i lavori per poter rimettere in piedi il campo sportivo e ottenere quindi il dissequestro.

Per l’amministrazione di Alberto Bertucci arriva una schiarita di nubi grazie alla delibera di giunta del 19 giugno del 2013 nella quale si ripercorre con molta chiarezza l’escursus del campo sportivo Luciano Iorio. A maggio del 2013 viene concesso il dissequestro con utilizzo per svolgimento di incontri a porte chiuse dopo i lavori di adeguamento effettuati dall’amministrazione di Alberto Bertucci.

Il Comune di Nemi però deve essere in grado di coprire i costi gestione del campo come si legge nella delibera di giunta: “il Comune deve garantire una quota minima di copertura dei costi di gestione pari al 36% dei medesimi e può arrivare fino ad una copertura massima del 100%”. Per coprire i costi di gestione che ammontano storicamente a circa 36 mila euro l’anno l’Ente può ricorrere alle convenzioni. E allora che succede? Per non trovarsi pagamenti sulle spalle il Comune di Nemi ha indetto un bando di gara e, fato ha voluto, che rispondesse al bando un nuovo soggetto, non veterano del settore, disposto a pagare tale somma.

La curiosità ci spinge a chiederci: ma quali sponsor sono così coraggiosi da investire in una nuova ASD addirittura da permettere alla stessa di sostenere tali ingenti costi di gestione? E aggiungiamo che il Comune di Nemi (come da delibera del 19 giugno 2013) si è riservato la facoltà di permettere l’utilizzo anche ad altre ASD del territorio come ad esempio la Cynthia 1920 che si vanta addirittura di essersi dotata di tale impianto, previa richiesta di utilizzo del campo sportivo a mezzo apposito modulo allegato alla delibera 64 del 19 giugno 2013.

Queste ASD possono usufruire del campo a cifre irrisorie rispetto a quanto pagato dalla Diana Cynthia. Si parla di 3 mila euro oppure di 100 euro a seconda della frequenza o meno dell’utilizzo dello stadio nemese.

Dunque, la Diana Cynthia paga e le altre ASD si fanno belle con i dindi degli altri?

Ci sia consentita questa interrogazione. Ecco in conclusione come può essere spiegato il fatto che la Nuova Diana Nemi sia stata messa da parte e quindi non abbia stipulato convenzioni e non sia stata la squadra gestore dello stadio di Nemi: probabilmente non aveva 36 mila euro l’anno da corrispondere al Comune. Chissà se la Diana Cynthia, aldilà delle mere formalità abbia effettivamente versato nelle casse comunali cotanto importo. Ai tecnici l’arduo bilancio.

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