Nemi, il pozzo e i rifiuti: via i primi 4 cassonetti

di Ivan Galea


NEMI (RM) – Diminuiscono e si svuotano i cassonetti dei rifiuti presenti a Nemi in un'area recintata e provvista di un cancello, a volte aperto e a volte chiuso, di via della Radiosa, utilizzati dalla società Lazio Ambiente SpA come momentaneo stoccaggio della monnezza di Nemi in attesa di conferirla in discarica.

 

E così dopo alcuni tabella de L'Osservatore d'Italia e dopo aver reso pubblico il video che testimonia un'attività da noi interpretata come "gestione rifiuti" da parte della Lazio Ambiente SpA in un'area che la legge definisce come "Area di rispetto" in quanto nelle immediate vicinanze – circa 54 metri – è presente  uno dei due pozzi che servono acqua potabile alla popolazione, i cassonetti presenti nel sito già da qualche giorno sono diventati 5 rispetto ai 9 precedenti e appaiono vuoti mentre prima trasbordavano rifiuti.


La vicenda segnalata a metà luglio dal rappresentante locale di Italia Nostra e di "Nemi per Sempre" Vairo Canterani sembrerebbe quindi destinata ad un lieto fine, almeno ci si augura. Si usa il condizionale "sembrerebbe" in quanto sull'area in questione pesa la decisione del Consiglio comunale di Nemi di volerla destinare per la realizzazione dell'isola ecologica. A riguardo resta quindi da vedere cosa verrà deciso in sede di conferenza di servizi, considerato che il decreto legislativo 152/2006 all'articolo 94 vieta categoricamente la "gestione rifiuti" in presenza di pozzi che servono acqua potabile per uso umano o meglio è fissata un'area di 200 metri dal pozzo in cui la gestione è vietata.