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Nemi, il sindaco Bertucci sui rifiuti in via Nemorense: “Si tratta di trasferenza”

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NEMI (RM) – Tavolo tecnico per chiarire il nodo gestione dei rifiuti a Nemi oggi alle 17 con il Garante del Servizio Idrico Avvocato Paola Perisi, l’ingener Nicola Marcucci Dirigente dell’Area Risorse Idriche ed Attuazione Servizio Idrico Integrato, il direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani Emanuela Angeloni, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, i consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, il consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai e il direttore editoriale Ivan Galea.

Fatta la premessa che al sindaco Alberto Bertucci è stata bocciata la richiesta inoltrata al Garante di non partecipazione al tavolo tecnico dei responsabili del quotidiano e dei Consiglieri comunali, finalmente si è chiarita l’attività operata nel terreno comunale di via Nemorense a Nemi.

Alberto Bertucci, rispetto alle puntuali domande del Garante Perisi, ha dichiarato, ripetutamente, che in via Nemorense è avvenuta soltanto una “trasferenza dei rifiuti” e che “i personaggi” che invece hanno parlato di “gestione rifiuti” sono suscettibili di querela per procurato allarme (non è la prima volta che il sindaco querela la stampa libera e chi gli fa opposizione e si fa difendere con i soldi dei cittadini!).

Ebbene finalmente il sindaco ha ammesso che è avvenuta “trasferenza di rifiuti” dando verbale conferma descrittiva e didascalica a tutte le foto scattate e i video girati in questi ultimi giorni e mesi fino ad arrivare a due anni fa.

Non era difficile capire che il terreno di via Nemorense con affaccio sul lago e in zona vincolata fosse utilizzato come stazione di trasferenza di rifiuti

Ne sono dimostrazione il via vai dei mezzi filmati, gli scarrabili con i rifiuti ecc… Attività che è cessata dopo le segnalazioni fatte ai Carabinieri del Noe e della Stazione di Nemi, in Procura e al Parco dai Consiglieri comunali, e l’uscita degli articoli di denuncia su questo quotidiano con relativo materiale video-fotografico comprovante l’attività.

La situazione che spesso viene rappresentata per una attività di trasferenza è riferita inequivocabilmente a una area attrezzata, dove vengono convogliate certune tipologie di rifiuti

La delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984 parla chiaramente dell’attività di trasferenza e dice espressamente che per le “stazioni di trasferenza devono essere adottate le caratteristiche costruttive degli impianti di stoccaggio per quanto applicabili e fissati tempi massimi di permanenza dei rifiuti. Ad eccezione di tali casi (regolamentati) non sono ammessi stoccaggi provvisori”. Concetti ribaditi e ancor meglio espressi nei Dlgs 152 del 2006 e poi nel Dlgs 16 gennaio 2008.

Sorprendentemente il sindaco ha affermato che per l’attività di trasferenza dei rifiuti non c’è bisogno di alcuna autorizzazione, neppure in zona vincolata

Il direttore del Parco Emanuela Angeloni ha detto sostanzialmente di aver effettuato i controlli e constatato la situazione illustrata dal sindaco.

Ciononostante l’attività di trasferenza possa chiaramente risultare foriera del “grave pregiudizio agli equilibri naturali” soprattutto in considerazione dell’art. 11 della legge 398\91, al n. 3, dispone che nei parchi naturali sono vietate, in generale, tutte le attività che: “Possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat”.

A questo punto le prossime azioni rimangono in capo al Garante Regionale del Servizio Idrico che le intraprenderà a seguito delle dichiarazioni rese dal Sindaco che per una volta si trovano in perfetto allineamento con i nostri articoli di cronaca.

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Artena, coppia ruba 100 pacchetti di sigarette: arrestati a Valmontone

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Nella notte i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di conviventi, un uomo 47 anni e una donna 33, domiciliata ad Artena, già nota alle forze dell’ordine, indiziati fortemente di furto aggravato di tabacchi all’interno di un bar di Via Latina.

Nello specifico, i militari della Stazione di Artena, ricevuta la segnalazione dalla Centrale Operativa di un furto all’interno di un bar, hanno raggiunto rapidamente sul posto e alla presenza del titolare dell’attività eseguivano un minuzioso sopralluogo visionando le immagini del sistema di video-sorveglianza ritraenti due persone, uomo e una donna, parzialmente travisate che, dopo aver forzato la serranda e la porta di ingresso, si sono introdotti  all’interno impossessandosi di circa 100 pacchetti di sigarette per poi darsi alla fuga poco istanti prima che il titolare sopraggiungesse sul posto.

Le immediate ricerche diramate, grazie anche alla descrizione dell’autovettura utilizzata dai malviventi fornita dal titolare dell’attività, consentivano ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Colleferro di rintracciare, nel giro di poche decine di minuti, nel limitrofo comune di Valmontone, l’autovettura segnalata con a bordo il 47enne e la 33enne che sottoposti a perquisizione personale sono stati trovati in possesso dell’intera refurtiva e degli arnesi da scasso.

I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito i video delle telecamere di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui la coppia si impossessava della refurtiva. 

Tutti i tabacchi rinvenuti, sono stati restituiti al proprietario dell’esercizio commerciale, mentre i due verranno giudicati nella mattinata odierna, con rito direttissimo, dinanzi al Tribunale di Velletri.

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Monte Compatri: due arresti per rapina, lesioni, estorsione e furto

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MONTE COMPATRI (RM) – I Carabinieri della Stazione di Monte Compatri hanno arrestato due cittadini del posto, un 48enne e 44enne, già noti alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri per i reati di rapina, lesioni personali, estorsione e furto.
Il provvedimento è stato emesso a seguito delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, scattate dalla denuncia presentata ai Carabinieri da parte di un 46enne romano residente a Monte Compatri, anche lui con precedenti, che riferiva di essere vittima di una serie di episodi violenti da parte dei due indagati che lo accusavano del mancato saldo di un debito, di circa euro 1.200, che però il 46enne riferiva di aver sanato.
In particolare, l’uomo ha raccontato di aver chiesto un prestito a due suoi conoscenti e, nonostante lo avesse saldato – con ricariche PostePay documentabili – sarebbe stato preso di mira dai due che pretendevano altro denaro, nonostante avesse già restituito circa 1.600 euro, ben oltre la somma ricevuta. Sempre secondo quanto denunciato, in più occasioni, sarebbe stato avvicinato dagli indagati e minacciato fino a quando, la notte tra il 17 e 18 aprile scorso, sarebbe stato raggiunto presso la sua abitazione e aggredito con pugni al volto e al petto, riportando 25 giorni di prognosi. In quella occasione, i due indagati riuscirono a sfilare all’uomo le chiavi dell’autovettura intestata alla madre e a prelevare il veicolo stesso, parcheggiato in strada poco distante, che fu rinvenuto qualche giorno dopo danneggiato.
La notte tra il 27 e 28 aprile scorso, invece, l’uomo ha denunciato di essere stato nuovamente raggiunto dagli indagati presso la sua abitazione e che, non avendo aperto la porta per timore di una nuova aggressione, i due avrebbero danneggiato il portone d’ingresso e successivamente anche l’autovettura, che aveva parcheggiato nel centro cittadino, mediante il lancio di grossi sassi che infrangevano il parabrezza e alcuni vetri dei finestrini.
Le attività dei Carabinieri hanno portato all’identificazione del 48enne e del 44enne grazie anche alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza nel centro cittadino che hanno immortalato il danneggiamento dell’auto della vittima e grazie all’analisi dei tabulati telefonici che hanno permesso di accertare la ricezione di numerosi messaggi minatori, tramite una nota App di messaggeria istantanea.
L’Autorità Giudiziaria ha quindi emesso il provvedimento che i Carabinieri della Stazione di Monte Compatri hanno eseguito sottoponendo, come disposto, il 48enne alla misura cautelare nel carcere di Velletri e il 44enne alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

 


Aliquota Comunicazione e Stampa – Comando Provinciale Carabinieri Roma
P.za San Lorenzo in Lucina, 6
00186 Roma

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Artena, stalking da incubo: entra in casa della sua ex di notte e la minaccia con coltello

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ARTENA (RM) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 49enne di Artena già con precedenti, gravemente indiziato di atti persecutori e porto di armi e/o oggetti atti ad offendere.

I fatti risalgono alla mattina del 29 maggio scorso quando, il 49enne aveva raggiunto la casa della sua ex compagna, una 54enne sudamericana ma da tempo residente ad Artena, e, dopo aver forzato la porta di ingresso dell’abitazione, in preda ad uno stato di forte alterazione dovuta all’assunzione di alcol, l’avrebbe prima sorpresa nel sonno per poi minacciarla di morte brandendo un coltello e infine l’avrebbe aggredita fisicamente strattonandola e tirandole i capelli.

La donna, dopo essersi divincolata, è riuscita a richiedere aiuto al NUE 112.

Sul posto, nel giro di pochi minuti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Colleferro, sono intervenuti e con non poca fatica sono riusciti ad accedere all’interno dell’abitazione dopo che il 49enne si era chiuso all’interno dell’abitazione ancora armato, con l’intenzione di impedire l’accesso ai militari. Una volta all’interno, i militari sono stati presi di mira da minacce e spintoni da parte dell’uomo, che è stato bloccato e disarmato, evitando ulteriori conseguenze.

Il coltello “militare” lungo circa 32 cm è stato rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri.

La vittima, si è convinta nuovamente a denunciare ai Carabinieri le continue aggressioni fisiche e le minacce di morte subite dall’ex compagno, che aveva deciso di lasciare nel mese di settembre scorso. Infatti, in quella occasione il 49enne venne arrestato dai Carabinieri della Stazione di Artena per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo d’arma in quanto l’aveva minacciata con una pistola gettandola in un dirupo prima dell’arrivo dei militari.

L’incubo per la donna è finito ieri mattina quando per il 49enne, al termine delle formalità di rito, si sono spalancate le porte del carcere di Velletri.

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