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Nemi, il sindaco finge la resa quando la battaglia è già persa

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Cortuso (Ricomincio da Nemi): “Continua lo sperpero di denaro pubblico”

Nota del Capogruppo consiliare “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso

“Gentile Direttore,

uno degli aspetti più desolanti delle vicende politiche nemesi degli ultimi anni è stato il chiaro e fragoroso fallimento di questa amministrazione e di chi continua imperterrito a fargli da stampella.

Personalmente non ho mai visto un concentrato così ampio di incompetenza, approssimazione e arroganza e, in alcune occasioni, malafede.

Il sindaco Bertucci, la vicesindaca Palazzi e il consigliere Libanori rappresentano in pieno questo concentrato e questo fallimento. La loro parabola politica è sotto gli occhi di tutti e basterebbe da sola a giustificare un giudizio così severo.

Ma al peggio non c’è mai fine. Purtroppo. Lo dimostra il caso della, ormai, mitologica isola ecologica di Nemi.

Tralascio gli aspetti tecnici che dimostrano la follia di questo progetto. Analisi e dettagli si possono trovare facilmente sui vari social e articoli di giornali on line, grazie soprattutto all’enorme lavoro fatto dal comitato che si è costituito per bloccare questo scempio.

Mi voglio soffermare sul lato politico e amministrativo della vicenda. È qui che risaltano, chiare e nette, le responsabilità dei nostri fantastici (si fa per dire) tre.

Primo punto: è del 2016 la bocciatura da parte della conferenza dei servizi, ad opera dell’ACEA, del progetto dell’isola ecologica collocata in via della Radiosa. Bocciatura legata al fatto che esiste una legge (D.L. 152/2006, art. 94) che vieta qualsiasi attività di gestione rifiuti a meno di 200 metri da un pozzo di captazione di acqua potabile. Il sito scelto allora per la realizzazione dell’impianto è a meno di 30 metri dal pozzo!

Secondo punto: Bertucci, Palazzi e Libanori non demordono e insistono nel tentativo forsennato di farsi approvare il progetto, continuando ad incassare il diniego dell’ACEA. In realtà c’è una relazione molto fumosa e generica che lasciava intravedere qualche spiraglio scritta dall’allora direttrice regionale del dipartimento politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, Flaminia Tosini, arrestata in seguito con l’accusa di corruzione e concussione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente per vicende legate allo smaltimento rifiuti.

Terzo punto: con atteggiamento compulsivo-ossessivo i nostri fantastici (si fa per dire) tre a distanza di anni tornano alla carica presentando un nuovo progetto e convocando una nuova conferenza dei servizi, nello stesso luogo, con le stesse modalità e sempre a meno di trenta metri dal pozzo! Non paghi di tanta ottusa insistenza, mettono in campo tutto l’armamentario possibile di disinformazione e omissione. Nel consiglio comunale, blindato, dove si è votata la delibera di adozione del progetto definitivo (con voto favorevole di tutta la maggioranza e voto contrario delle opposizioni), io e la mia collega Patrizia Corrieri, del gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, siamo stati accusati di essere ignoranti, strumentalizzatori e ambientalisti da strapazzo da un ”ispiratissimo” Libanori che di certo non ha usato mezzi termini per dimostrarci il suo sdegno. I presenti al “dibattito” mi sono testimoni. Negli stessi giorni il sindaco faceva convocazioni ad personam di vari residenti di Parco dei Lecci-Via dei Corsi nel vano tentativo di convincere i presenti, con tesi fantasiose, della bontà del suo progetto, ignorando puntualmente la richiesta di un’assemblea pubblica presentata dal costituito comitato di cittadini.

Arriviamo ad oggi. Dopo un “Tavolo tecnico” convocato dalla Garante per le acque della Regione Lazio, dove sono stati anticipati i no netti da parte di alcuni enti, assistiamo ad una grottesca giravolta del sindaco e dei suoi compagni di ventura. Il nostro sindaco folgorato sulla via di Damasco, annuncia che nonostante i pareri positivi (Quando? Dove? Di chi?), dall’alto della sua comprensione e compassione verso il popolo tutto, rinuncia al progetto per cercare nuovi siti e nuove soluzioni (sic!). Seguito a ruota da Libanori che conferma di avere la non invidiabile capacità di un tempismo fuori tempo.

Grave che i nostri (si fa per dire) eroi sorvolino sul fatto che questa isola (ecologica) che non c’è sia già costata svariate decine di migliaia di euro di denaro pubblico, tanti anni a parlare del nulla e una differenziata che ancora, a distanza di vent’anni, non si riesce a portare a pieno completamento.

Sono anni che io e la mia collega Corrieri avanziamo proposte e soluzioni puntualmente dileggiate e ignorate.

No! Non ci sto! Qualcuno deve rendere conto di questo sperpero di denaro e di tempo. Basta con questi apprendisti stregoni. Basta con questi leader o mezzi leader che si sono per così dire messi in proprio, reclutando chi è più fedele e non fa ombra e pensando di poter gestire tutto senza un minimo di persone vagamente capaci.

Infine vorrei esprimere il mio grazie al comitato “I Corsi”- via della Radiosa che con lo studio e le competenze è riuscito a ribattere (facilmente) punto per punto alla follia di questo progetto, dimostrando che se i cittadini e i territori si organizzano riescono a cambiare il corso degli eventi, vincendo contro l’arroganza e la prepotenza del potente di turno.

Carlo Cortuso

Capogruppo consiliare “Ricomincio da Nemi”

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Asl Roma 6, emodinamica h24 in rete emergenza cardiologia regione

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Marchitelli: “Una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete”

Rocca: “Un passo verso un futuro più sicuro per tutti gli abitanti”

L’Azienda sanitaria locale Roma 6 entra così nella Rete regionale emergenza cardiologica e l’Ospedale dei Castelli assicurerà “un livello eccellente di assistenza sanitaria”. Lo rende noto la Asl Roma 6.

“Oggi è una giornata storica per la nostra grande comunità e per l’Asl Roma 6: finalmente, dopo tre anni, entriamo ufficialmente a far parte della rete dell’emergenza cardiologica regionale. Di fatto, riusciremo a salvare sempre più vite”, ha dichiarato il commissario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli.

Per il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca: “Questo servizio non solo salva vite durante le emergenze cardiovascolari, ma migliora anche la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie croniche e ottimizza l’uso delle risorse sanitarie disponibili. È un investimento nel benessere e nella sicurezza della comunità del territorio della Asl Roma 6, un passo verso un futuro più sicuro per tutti i suoi abitanti”.

Secondo il commissario Marchitelli, «questa è una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete: è l’esempio più calzante del cambio di paradigma, dell’umanizzazione delle cure e del benessere organizzativo.

Parole, a cui seguono i fatti. Le emergenze cardiovascolari, come gli infarti miocardici e gli ictus ischemici, possono colpire in qualsiasi momento, senza preavviso. L’attivazione del servizio di emodinamica 24 ore su 24 consente di rispondere prontamente a queste situazioni critiche, fornendo diagnosi e trattamenti tempestivi. La rapidità d’intervento è spesso determinante per la sopravvivenza e il recupero ottimale dei pazienti colpiti da tali condizioni”.

“Con l’attivazione di questo servizio la comunità del vasto territorio che va dai Castelli Romani al litorale, potrà accedere più facilmente alle cure dell’infarto senza dover essere trasferita in un’altra Azienda sanitaria locale romana.

Fino ad ora, infatti, gli infarti sono stati curati nella nostra Emodinamica nelle 12 ore diurne, ma adesso si potrà accedere alle cure anche nelle ore notturne. Attivare il servizio di emodinamica 24 ore su 24 non è solo una risposta alle esigenze immediate della popolazione, ma anche un investimento nel futuro della salute. Prevenire e trattare tempestivamente le malattie cardiovascolari riduce il carico sulla sanità pubblica a lungo termine e migliora la salute generale dei cittadini», ha affermato il direttore sanitario della Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, che si è complimentato con «tutti i medici, gli operatori sanitari e gli amministrativi per aver permesso di raggiungere questo eccellente risultato.

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Velletri, truffano anziana signora: arrestata una 42enne e denunciata la complice

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VELLETRI (RM) – Il sette marzo scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri
A Velletri è stata arrestata una donna di 42 anni e denunciato una sua complice 41enne, poiché gravemente indiziate del reato di truffa in concorso, ai danni di una signora di 74 anni di Velletri.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri nel corso di un servizio perlustrativo del territorio, insospettiti dall’atteggiamento delle due donne, entrambe residenti a Napoli, già note alle forze dell’ordine, hanno deciso di sottoporle ad un controllo d’iniziativa che ha permesso di trovarle in possesso della somma di circa 5.000 euro in contanti e diversi gioielli in oro.
Ragion per cui, i militari a seguito degli ulteriori accertamenti svolti, hanno raccolto elementi indiziari che hanno consentito di collegare quanto rinvenuto ad una truffa commessa, alcuni minuti prima a poca distanza dalla località del controllo, in danno di una donna 74enne.
In particolare, l’anziana signora in sede di denuncia ha raccontato di essere stata contattata sul telefono fisso da una donna la quale, spacciandosi per fantomatico “Carabiniere”, la informava che, di lì a breve, si sarebbe presentata a casa una sua incaricata per ritirare denaro e preziosi necessari al pagamento di spese legali collegate ad un fantomatico incidente stradale in cui era rimasta coinvolta la figlia della vittima. Carpita al telefono la fiducia dell’anziana, una donna ha raggiunto l’abitazione e si è fatta consegnare il denaro ed i gioielli che la vittima, preoccupata per la figlia, aveva già accuratamente preparato.
Per questo motivo, la 42enne, riconosciuta dalla vittima, è stata arrestata. Il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e, con il patteggiamento, condannato la donna a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) con una multa di euro 600 e l’immediata restituzione alla vittima della refurtiva sequestrata. Mentre la 41enne è stata denunciata a piede libero.



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Asl Roma 6, apre un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari nelle persone affette da malattia renale cronica

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A partire dal prossimo 19 Marzo 2024, presso l’ambulatorio della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale dei Castelli, sarà aperto un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari in pazienti affetti da Malattia Renale Cronica. Il servizio, unico nel suo genere nell’ambito del territorio nazionale per quanto riguarda la nefrologia, si propone di garantire anche ai pazienti con funzione renale compromessa la possibilità di usufruire di terapie di secondo e terzo livello per la cura di patologie cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia (in quei pazienti intolleranti alla terapia di prima linea) e lo scompenso cardiaco, nonché di ottimizzare terapie croniche come, ad esempio, quelle riguardanti il trattamento con farmaci anticoagulanti diretti per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale.
“Quest’attività ambulatoriale si propone – spiega il Dott. Luca Di Lullo, Direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Roma 6 – di fornire uno strumento per la gestione terapeutica di patologie croniche di natura cardiovascolare in quei pazienti per i quali la compromissione della funzione renale può creare degli ostacoli alla prescrizione da parte dei Colleghi di altre specialità. I suddetti Colleghi, infatti, potranno ora richiedere, qualora lo desiderino, una visita nefrologica ad hoc e saremo noi Nefrologi ad interfacciarci con loro per stabilire i più corretti regimi di terapia per una popolazione di pazienti particolarmente fragile”.
La richiesta di appuntamento dovrà avvenire tramite RECUP per le prime visite (impegnativa a cura dei Colleghi specialisti in Medicina Interna, Cardiologia ovvero Nefrologia) e con percorso interno per quanto concerne le visite di controllo.



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