NEMI, IMU – TASI: STANGATA PER LE FAMIGLIE E I COMMERCIANTI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – “L’amministrazione Bertucci ha aumentato di 50 mila euro il prelievo di tasse a carico dei cittadini. In pratica ogni famiglia pagherà mediamente 80 euro in più. Detto aumento graverà soprattutto sui cittadini meno abbienti del centro storico. E restiamo tutti in attesa della stangata di fine anno del saldo Tari. Grazie Sindaco!”,

Questo il manifesto di insieme per Nemi che sintetizza in poche righe la stangata Imu – Tasi applicata a Nemi. Il consigliere di minoranza Cinzia Cocchi, nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, ha sviscerato qualche semplice concetto: “si stanno aumentando in modo spropositato le tasse sulla casa e su tutti gli altri immobili – ha esordito – l’amministratore “virtuoso”, quale si definisce il sindaco Alberto Bertucci, come farebbe un buon padre di famiglia, in un momento di crisi, dovrebbe tagliare ciò che è superfluo a beneficio di ciò che è più necessario. Privilegiando i servizi ai cittadini e il sostegno alle fasce più deboli. Quindi, cercare di contenere al massimo la pressione delle imposte”. Cocchi ha chiesto per quale motivo la giunta Bertucci ha deciso di applicare soltanto l’imposta IMU sulla 2° casa e non IMU e TASI. Per Cocchi, il motivo per cui non è stata applicata l’imposta TASI sulle seconde case, vede un atteggiamento furbesco in quest’operazione, giacché l’incasso della TASI sarà destinato obbligatoriamente solo per servizi indivisibili, quindi a scapito dei servizi da garantire ai cittadini come la pubblica sicurezza e vigilanza, la viabilità, l’illuminazione, la tutela dell’ambiente, il verde pubblico, il servizio di protezione civile, i servizi cimiteriali e di cogente necessità di servizi socio assistenziali.
Cocchi è rimasta sorpresa dall’emendamento del Sindaco Alberto Bertucci nel corso del consiglio comunale, che ha eliminato l’aliquota agevolata dell’ 8.6 per mille per i locali commerciali che era stata prevista nella proposta di delibera, per portarla al 10.60 per mille: “In questo momento di crisi economica – ha proseguito Cocchi – è un ulteriore schiaffo alle attività produttive e commerciali del nostro paese, che, anche grazie a loro, viene incentivato di turismo”.
Inoltre ha reiterato quanto già dichiarato l’anno scorso, che il bilancio di previsione dell’anno corrente dovrebbe essere già approvato, ma ahimè questa amministrazione aspetta l’ultim’ora e cioè la scadenza imposta dal governo entro il 30 settembre. Ritiene tutto ciò un atteggiamento “sciatto”, una mancanza di attenzione a questi passaggi obbligatori e di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’Ente. Si chiede come sia possibile che non si trovi il tempo di approvare il bilancio di previsione in un comune di 2000 abitanti a differenza dei comuni limitrofi, molto più grandi di Nemi, che hanno addirittura approvato le aliquote IMU e TASI entro la prima scadenza del 31 maggio. Ravvede anche in questo la mancanza di attenzione nei confronti dei cittadini, che si vedranno costretti a pagare l’IMU e la TASI interamente alla fine dell’anno.
Informazioni

Consiglio Comunale del giorno 8 settembre 2014 ad oggetto:
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE IMU ANNO 2014
– DETERMINAZIONE ALIQUOTE COMPONENTE TASI (TRIBUTO SERVIZI INDIVISIBILI) ANNO 2014
IMU:
Abitazioni principali A1, A8 e A9 (case di lusso) e relative pertinenze al 3.5 per mille.
Tutti gli altri immobili ed aree fabbricabili al 10,60 per mille.
Aliquota agevolata al 7.6 per mille per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di primo grado che vi abbiano stabilito la residenza.
Era stata prevista un ulteriore aliquota agevolata all’8.6 per mille per gli immobili di categoria C/1-C/3-D/1-D/2-D/7-D/8 (locali commerciali, negozi, etc. , ma il Sindaco, nel corso del consiglio, ha proposto alla maggioranza un emendamento per l’eliminazione prevista nella proposta di delibera iniziale. Quindi, su tali immobili sarà applicata l’aliquota del 10.60 per mille.
Unica detrazione prevista: € 200,00 per le abitazioni di lusso!
TASI:
Abitazioni principali e relative pertinenze al 2.50 per mille
Fabbricati rurali al 1.0 per mille
Per tutti gli altri fabbricati 0, in quanto l’aliquota IMU risulta già fissata al massimo del 10.60 per mille.
Non sono state previste detrazioni!