Connect with us

Roma

NEMI, L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA A GIOVANNI LIBANORI (UDC)

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Chiara Rai 

 

Perché l’Udc adesso è passata dall’altra parte?

“Ritengo che il rapporto collaborativo con Biaggi e Cocchi si sia interrotto quando l’abbiamo sfiduciati, non ho interesse a dialogare con loro e credo che anche loro non abbiano interesse a dialogare con me.

 

Intendo dire, tante divergenze e anni di idee opposte e poi? Si parla di una possibile futura intesa con Pd e Sel?

I tempi bisogna cavalcarli e non restare ancorati a vecchie logiche, quando si riferisce alle divergenze sul Prg, dico che in quel caso ho condiviso il piano e Vairo no, resta comunque il fatto che Nemi ha un Prg che non favorisce la cementificazione.

 

Ha letto le ultime affermazioni di Canterani?

Non condivido nulla di quello che dice Canterani, poteva parlare prima, quando ad agosto ci siamo salutati ripromettendoci di vederci quanto prima per organizzare un fronte comune contro Biaggi – Cocchi. Canterani dice che umanamente gli sono simpatico, ma ritengo che ci vorrebbe più onestà intellettuale. Quando Canterani dice di non essere stato invitato è fuori strada, è chiaro che prima si riuniscono i partiti e dopodiché si decide di allargare alle liste civiche

 

Adesso che intende fare, suggellare la nuova intesa? E, altra domanda, Alberto Bertucci fa squadra con l’Udc?

Io, Alberto Bertucci e Edi Palazzi, i tre che hanno sfiduciato la Pdl, siamo d’accordo su tutto e insieme abbiamo posto le nostre strategie sia a Sel che al Pd e se loro vorranno condividerle si può certamente correre insieme. Per me la politica è passione, è perseguire il bene di Nemi nell’interesse dei cittadini. Sono una persona che per un fatto di principio politico e di legalità si farebbe ammazzare. Mi impegno a prescindere e garantisco che andremo avanti lo stesso. O da soli o in coalizione,  ci presentiamo lo stesso. Farò una battaglia di bandiera ma rimanendo equidistante sia da Biaggi che da Canterani perché ritengo che abbiano fatto il tempo loro.

 

E Federazione di Sinistra? Correrete anche assieme a loro?

Il segretario di Federazione di Sinistra Giacomin ha detto sostanzialmente che da solo non può decidere nulla e l’Udc non è propenso a fare un alleanza con Federazione di Sinistra che all’ultimo incontro ha avanzato le primarie specificando che il loro candidato è Canterani e non la Osmari. Io mi sono alzato e me ne sono andato perché è improponibile.

 

Avete un candidato? Oppure pensa di candidarsi lei?

Un candidato come Alberto Bertucci è un nome più che spendibile. Per quanto mi riguarda, posso andare in giro per Nemi a testa alta e non so se altre persone possono fare altrettanto. Al 99 per cento non mi candido anche perché ho assunto un incarico che non mi permette di avere molto tempo a disposizione (consigliere di amministrazione in Cotral), ma poi non è detto, la decisione è come si dice “sub iudice”, sono a disposizione per dare assolutamente un contributo a Nemi.  

 

Niente avvicinamenti con il Pdl?

Nel Pdl non si sa neppure chi è il segretario, chi è il segretario? Ci sarebbero persone con cui dialogare ma decisamente sono poche, in linea di massima possono andare bene tutti, tranne Biaggi e Cocchi. Bisogna, una volta per tutte, far capire alla gente chi è Biaggi e chi è Cocchi.

 

 Come vi siete avvicinati con Pd e Sel?

C’è innanzitutto un’amicizia con Francesca Bertucci e Azzurra Marinelli, anzi ringrazio Francesca Bertucci per aver fatto un tavolo allargato e se poi si dovesse trovare un’intesa, sarebbe un contributo di rinnovamento non indifferente. Di fatto, si sono messi a tavolino con l’Udc anziché con Canterani e già questa è una risposta.

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

Continua a leggere

Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

Continua a leggere

Litorale

Tor San Lorenzo, tiene oltre 11 chili di droga in cantina: arrestato 40enne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Anzio hanno arrestato un 40enne del Marocco gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
A seguito di numerosi servizi perlustrativi nel territorio del comune di Ardea – frazione Tor San Lorenzo, i Carabinieri hanno notato che l’indagato, già noto per i suoi precedenti, da qualche mese, aveva aperto un negozio di abbigliamento e aveva un tenore di vita particolarmente alto.
Individuata l’abitazione dell’uomo, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una verifica. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato la chiave di una cantina di pertinenza e, una volta avuto accesso all’interno, hanno rinvenuto un trolley pieno di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio, vi erano oltre 11 kg di hashish, divisi in panetti, e circa 170 g di cocaina. Durante le operazioni, il 40enne ha opposto resistenza e tentato di darsi alla fuga ma è stato prontamente bloccato e arrestato. Nella circostanza, due Carabinieri hanno riportato lesioni guaribili in dieci giorni.
Sequestrati anche 2.760 euro in contanti, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento in dosi. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti