Nemi, lo stadio mondezzaio e le dichiarazioni del sindaco

Proseguono le operazioni con i rifiuti nelle vicinanze del pozzo di acqua potabile nonostante la legge lo vieti espressamente

NEMI (RM) – Proseguono in barba alla legge le operazioni con i rifiuti all’interno dello stadio comunale “Luciano Iorio” di Nemi, ormai ridotto a mondezzaio e dove nelle vicinanze è presente il pozzo di acqua potabile che serve la popolazione.

Una attività, quest’ultima che va avanti ormai da mesi e che è stata opportunamente segnalata a tutte le Autorità competenti.

Il Sindaco di Nemi lo scorso 7 giugno in risposta ad una interrogazione comunale riguardo le attività svolte dalla società Minerva all’interno dell’impianto sportivo aveva detto che: “La presenza di veicoli di Minerva sul campo sportivo è soltanto temporanea, la prospettiva è restituire il campo sportivo alla sua destinazione naturale affidandola ad una associazione sportiva.”

In effetti il Comune di Nemi ha deliberato di dare in gestione a privati l’impianto sportivo “I Corsi” a condizione però che l’utilizzo degli spogliatoi venga concesso nelle ore del mattino ai dipendenti della società Minerva che si occupa della raccolta rifiuti.

Sempre in quell’occasione il primo cittadino aveva tacciato le opposizioni di fare strumentalizzazione politica rispetto la presenza di mezzi all’interno dello stadio parlando di sole “due apette” parcheggiate. A questo punto i residenti del quartiere “I Corsi” non riescono a comprendere il concetto di temporaneità riguardo i mezzi della nettezza urbana dentro lo stadio soprattutto, vista l’intenzione di far diventare il “Luciano Iorio” spogliatoio per i dipendenti della società che si occupa proprio della raccolta dei rifiuti. Insomma a quanto pare se non è zuppa è pan bagnato.