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Roma

NEMI, LOTTIZZAZIONE "CORSI": IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI SI ESPRIMERA' ENTRO 40 GIORNI

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Tempo di lettura 3 minuti Gli ambientalisti, dato che il proponente è il Comune di Nemi, dovrebbero insistere con quest’ultimo ai fini della partecipazione alla conferenza dei servizi di cui la prima seduta si è già tenuta.

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Chiara Rai

Nemi (RM)Il Parco ha 40 giorni per esprimere un nuovo parere così come richiesto dalla Regione Lazio e dal proponente Comune di Nemi. Stiamo parlando della lottizzazione in zona Corsi a Nemi.  E' iniziata il 16 ottobre la conferenza dei servizi alla Regione Lazio. Il Comune di Nemi intende concludere in fretta il “Programma integrato di intervento di iniziativa privata” che permetterà alle figlie di Renzo Cavaterra detto Massimo, amico e sostenitore dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, di edificare in località Corsi a Nemi. Tante villette, residence, addirittura un centro sportivo ed estetico. Tanto cemento per un Paese di appena duemila anime che dovrebbe conservare e preservare le sue ricchezze naturalistiche.

Questo non è un particolare che si può trascurare e quindi lo evidenzieremo ancora una volta: il Comune di Nemi è il proponente. Sebbene il giudizio del Parco, in tutta questa storia, abbia un peso: il suo parere, come testualmente ci ha detto il direttore del Parco Tommaso Mascherucci, è “endoprocedimentale”.

Prima di arrivare ad un provvedimento amministrativo finale, quando la valutazione è molto complessa, come nel caso di una licenza edilizia o dell’approvazione di un programma integrato di intervento di iniziativa privata, spesso è opportuno acquisire dei pareri o atti da altre pubbliche amministrazioni, atti che non hanno vita propria ma che sono strumentali al provvedimento finale e quindi endoprocedimentali. In parole povere il proponente, cioè il Comune di Nemi acquisito il parere del Parco, può decidere se questo abbia un peso tale da compromettere l’approvazione della lottizzazione oppure può procedere con l’approvazione senza tenere conto del parere dell’Ente.

Insomma se il Parco dice “ok” e conferma la linea presa da Matteo Mauro Orciuoli, sostenitore anch’esso insieme all’allora assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il quale, con un colpo di spugna e in soli 12 giorni ha annullato il parere negativo del precedente commissario Peduto, non ci saranno problemi di sorta e i Cavaterra potranno realizzare il loro agognato progetto.

Infatti ricordiamo sotto il commissario Gianluigi Peduto l’Ente Parco dette parere negativo. Poi lo stesso ente Parco è tornato indietro sui suoi passi e il 13 agosto del 2012 ha prontamente comunicato l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009.

Parere negativo che ha di fatto impedito che si concludesse l’iter di approvazione del progetto delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra.

Se invece il Parco dovesse esprimere un parere negativo il proponente Comune di Nemi potrebbe non considerare suddetto parere. Ma ricordiamo che già una volta la Regione non prese alcuna decisione ma ribadì all’ente il parere negativo espresso dal Parco.

I criteri di valutazione del direttore del Parco Tommaso Mascherucci

Il parere del Parco sarà di carattere agrovegetazionale. Il direttore Mascherucci verificherà la sussistenza dei requisiti di allora controllando se il progetto in questione ha o meno subito modifiche. Verranno studiati in maniera approfondita sia i contenuti del diniego che la perizia dell’agronomo di parte che di fatto ha inciso sul successivo annullamento in autotutela dell’ex direttore del Parco Giuntarelli (commissario Orciuoli).

Il ruolo di associazioni ambientalistiche

Gli ambientalisti, dato che il proponente è il Comune di Nemi, dovrebbero insistere con quest’ultimo ai fini della partecipazione alla conferenza dei servizi di cui la prima seduta si è già tenuta. Soltanto in questo modo le associazioni finalizzate alla tutela del territorio, potranno monitorare da vicino la situazione ed evoluzione dell’iter di approvazione del programma d’intervento di iniziativa privata in località corsi. L’Ente Parco, essendo stato chiamato ad esprimere un parere, no ha la medesima facoltà di poter accordare l’entrata al tavolo della conferenza di servizi da parte degli ambientalisti.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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