NEMI, MASSIMILIANO CONTE (PD):"QUANDO LA SINISTRA NEMESE PERDE PERCHE' HA COMPAGNI SENZA VOLTO"

Riceviamo e pubblichiamo da Massimiliano Conte, Segretario del Pd di Nemi

Nemi (RM) – Il  7 Dicembre abbiamo pubblicato una nota pervenutaci da un "compagno nemese" dal titolo NEMI, QUANDO SI E' DI "SINISTRA PER CASO". Il "compagno nemese" ha inteso criticare la precedente intervista effettuata a Massimiliano Conte, segretario Pd in merito al Castello Ruspoli. Ecco la replica del segretario Pd Massimiliano Conte: 

Cara Direttrice,

ho letto poco fa la nota, che lei cortesemente ha pubblicato, di un sedicente "compagno nemese" al quale la nostra intervista di qualche giorno fa non è piaciuta. 

Ovviamente, la mia non è una controreplica ad una lettera che rasenta la farneticazione, che fraintende concetti, che non comprende l'ironia di certi passaggi del testo, che forse è stata scritta sotto dettatura e male, stando a qualche errore di interpunzione, agli errori storici (Marx non era Proudhon) e ad una memoria corta nel citare il grande Enrico Berlinguer, che fu, ricordo, anche quello del Compromesso Storico (che personalmente ho compreso ma mai condiviso), osteggiato dai vecchi "compagni che sbagliano" (BR), o da Autonomia Operaia e Lotta Continua. 

Per non parlare del "fumo di pipa" che a Nemi siamo notoriamente almeno in due a produrre!

E' evidente la trappola, ingenua ma malevola, di chi vuole tirarti in ballo per montare una polemica, se non una rissa, magari con un agguato alla mia persona in stile "anni di piombo", di cui molti di noi sono stati testimoni al tempo dell'università o del liceo.

E dico consapevolmente "anni di piombo" in quanto quella nota, al di là delle questioni di merito che pone pur nella sua faziosità, oltre a riecheggiare quell'approccio comunicativo di quasi quarant'anni orsono, fa emergere un problema di carattere morale, etico e di certo politico in quanto nessuno può definirsi "compagno", ma direi soprattutto Persona che è un concetto più alto e nobile, senza metterci la faccia, il suo nome e cognome per esteso. A me non interessa chi si celi dietro a quella missiva o chi abbia voluto celebrare il culto del "Compagno C.", a mio parere depotenziandone l'indubbio carisma tra diversi cittadini nemesi. Ma non posso tacere che questa pratica del "non apparire" ricorda molto l'avvertimento, l'elevazione dell'asticella della tensione per intimorire un interlocutore politico, l'attesa di punire chi non la pensa come te, la volontà di creare un nemico a tutti i costi, da colpire verbalmente e magari fisicamente appena entri nel mirino di questo cecchino senza volto.

Per questo, gentile Direttrice, faccio appello, per l'ultima volta, a tutti i nemesi "di sinistra" ma di buon senso e con sguardo lungo ad abbassare i toni della polemica, ad evitare figure meschine a mezzo stampa o tramite bacheche e a prendere coscienza che sono vent'anni che Nemi è stata consegnata, direi regalata, alla gestione del centro-destra. Fino ad oggi, nessuno ha avuto il coraggio, sempre da sinistra, di dire perché siamo cronicamente perdenti, litigiosi, divisi e isolati in un ruolo di opposizione anziché di governo. Non è possibile che la colpa sia sempre di un "altro", magari del solito PD, e mai individuale! Questa è la domanda cruciale a cui dobbiamo rispondere, con onestà intellettuale, serietà, responsabilità, senso della comunità, direi anche fiducia, mettendoci la faccia e facendo pubblica ammenda e senza nostalgie di un passato glorioso che fu, che non è non sarà mai più, per reinventare un modello nuovo di governo di Nemi, autonomo dai potentati e autoctono, che sappia convincere tutti i cittadini nemesi e non solo alcune enclave di storiche famiglie locali. E ciò per mandare a casa finalmente il centro-destra e tutti i suoi derivati, evitando di commettere gli errori del passato, che tutti, nessuno escluso almeno dal 2012, ben conoscono e su cui non ci sono più alibi o giustificazioni da accampare per mantenere la propria rendita di posizione. PD incluso. E ora, per favore, basta di giocare col tempo e l'intelligenza della gente!