NEMI MAXI RISSA: "ELVIS" E I RETROSCENA

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Slitta ad ottobre l’udienza in occasione della quale verrà decisa la pena per i 10 arrestati attori della maxi rissa avvenuta a Nemi la notte dell’8 luglio scorso in piazza Umberto I.

Il 9 luglio il Giudice ha convalidato l'arresto a carico delle 10 persone applicando per il gruppo di Nemi la misura di divieto di dimora nel territorio di Rocca di Papa e per il gruppo di rocchegiano la misura di divieto di dimora nel territorio di Nemi.

Sembrerebbe che i ragazzi di Rocca di Papa, almeno una decina, siano partiti in una vera e propria “spedizione punitiva” nei confronti di “Elvis”, così è soprannominato Giacomo Cavalieri, un ragazzo nemese di bell’aspetto che gira sempre su una motocicletta e diciamo che è conosciuto per la sua fama di Latin Lover.

Insomma Giacomo, con la passione per il cinema e il grande rock di Presley, è un personaggio nel vero senso della parola, non passa inosservato e sembra uscito dal cinema americano degli anni ’60, tant’è che ha anche partecipato come attore in diversi films italiani. Infatti, da voci di corridoio, pare che fosse più di un anno che Elvis era vittima di bullismo, insulti e minacce da parte di un personaggio della “Rocca” tale A.F. che sostanzialmente lo aveva preso di mira proprio a causa dell’aspetto di Elvis e del suo comportamento stravagante che aveva attirato probabilmente le attenzioni di una ragazza sostanzialmente contesa da entrambi.

Insomma “Elvis” era probabilmente un soggetto da “punire” perché forse dava “fastidio” sulla piazza di Rocca di Papa. “L’affronto” è invece avvenuto con la carica di difesa al seguito. A.F. e Giacomo si sono sentiti nelle ore prima della rissa. Sembrerebbe che A.F. abbia detto a Giacomo di voler chiarire gli attriti fra di loro e per questo lo avrebbe raggiunto a Nemi. Solo che A.F. all’appuntamento si è presentato con una decina di suoi amici al seguito e quando Giacomo gli allungato la mano per una stretta in segno di riappacificazione è partito il cazzotto di A.F. e in rinforzo sono arrivati gli amici con bastoni, roncole e spranghe. Ciononostante Elvis aiutato da suo fratello è riuscito a tenerli a bada fin quando non sono intervenuti i carabinieri di Velletri e la rissa si è placata. Certo, questi episodi da “Gioventù Bruciata” andrebbero assolutamente evitati. Adesso ci sono dieci ragazzi in attesa di giudizio.

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