NEMI MOUNTAIN BIKE: CICLISTI ESPOSTI A RISCHIO. IGNOTO TOGLIE DUE CARTELLI DI PERICOLO

Redazione

Nemi (RM) – E' importante l'azione intrapresa dall'associazione Biciclo Team New Limits che ha organizzato a Nemi una gara nazionale di mountain bike. L'associazione si è rivolta ai carabinieri in quanto ignoti hanno tolto due cartelli di pericolo in un tratto molto delicato del percorso. Ciò espone a rischi maggiori di caduta i ciclisti che senza segnaletica di pericolo possono essere indotti a pensare che sul tracciato non vi sia alcuna difficoltà.

Il nostro giornale, visti i precedenti episodi, è molto lieto di sapere che al termine della gara nazionale, verrà effettuata una ricognizione, ai fini della pulizia dell'ambiente, dell'associazione assieme agli operatori del Parco Regionale dei Castelli Romani. Auspichiamo che il dare notizia dell'assenza di questa segnaletica di pericolo possa aiutare i ciclisti a conoscere lo stato dei fatti.

Ecco la nota pervenuta da Alice Galloppa

Gentile direttore,

le scrivo innanzitutto come ciclista (pratico da 15 anni la mtb) e poi come socia dell'associazione Il Biciclo Team New Limits che sta organizzando la Marathon "La Via Sacra", gara nazionale di mountain bike FCI che si terrà il prossimo 11 maggio nei boschi di Monte Cavo e dell'Artemisio, con partenza e arrivo a Nemi.

Premetto subito che la manifestazione ha ottenuto tutti i permessi necessari e che dopo la pulizia finale, il Parco – Ente Parco Regionale dei Castelli Romani – svolgerà con noi la ricognizione del percorso per verificare che tutto sia a posto. In questi giorni abbiamo completato il posizionamento della segnaletica sul tracciato e oggi, durante un sopralluogo ci siamo accorti che sulla discesa finale che conduce a Nemi sono stati tolti due cartelli di pericolo: si tratta di un tratto tecnico con sassi che può essere introdotto in una gara di mtb, ma che deve ovviamente essere segnalato.

Mi lasci esprimere tutta la mia indignazione per il fatto verificatosi: non credo si tratti di uno scherzo, penso più al gesto di qualche persona che evidentemente non apprezza la nostra manifestazione. Mi lasci dire, però, che si tratta di un gesto da sconsiderati: la mia squadra controlla il percorso in modo assiduo, ma togliere un cartello di pericolo significa esporre i ciclisti al rischio di farsi veramente male.

Da parte nostra, non abbiamo potuto fare a meno di recarci dai carabinieri e sporgere denuncia contro ignoti.
Se fosse possibile, mi piacerebbe che il suo giornale segnalasse l'accaduto: sono infatti convinta che soltanto vivendo il bosco in modo eco-compatibile si possano combattere alcuni fenomeni tristemente presenti nel nostro Parco, primi tra tutti le discariche e i tagli abusivi, la prostituzione. La mia squadra è impegnata attivamente nella conservazione del bosco: in occasione di ogni gara il percorso viene pulito due volte: prima si toglie la sporcizia, specialmente plastica e vetro, poi si tolgono i nastri e i cartelli usati per le segnalazioni nonché eventuali residui delle barrette e degli integratori usati dai ciclisti.

Anche in occasione della gara di domenica 11 maggio stiamo svolgendo lo stesso lavoro: credo che chi passeggia a cavallo e a piedi se ne sia accorto, perchè sono sparite le bottiglie di plastica e di vetro (e molto altro), dai sentieri di Monte Cavo. Certo, non è stato possibile ripulire tutti gli 80 km del percorso della gara, ma confidiamo che un pò per volta la situazione possa migliorare ed in questo senso vogliamo esprimere il nostro ringraziamento ai Comuni del territorio che ci stanno dando una mano.

Per il futuro auspico una sempre più stretta collaborazione tra chi desidera vivere il bosco nel rispetto del territorio, ma soprattutto nel rispetto di chi pratica attività diverse dalla propria e in questo senso credo che il suo giornale possa svolgere una preziosa opera di sensibilizzazione.

LEGGI ANCHE:

21/07/2013 NEMI, CROSS COUNTRY: ALTRI INCIDENTI