NEMI (RM) – Ufficializzata a Nemi, la costituzione dell’Associazione “Corsi-Parco dei Lecci”, che vede la partecipazione di un centinaio di cittadini residenti nella parte alta del paese e che si propone la salvaguardia e la tutela ambientale del posto.
“L’Associazione, – fanno sapere dal direttivo – in realtà si era cià costituita lo scorso anno, sottoforma di Comitato spontaneo “I Corsi-la Radiosa”, raccogliendo oltre 200 firme di adesione, per dire No al progetto avallato dall’Amministrazione Comunale di Nemi, relativo all’edificazione di un’isola ecologica in Via della Radiosa, nella immediata vicinanza dell’unico pozzo d’acqua potabile, gestito da ACEA, che insieme con gli altri impianti sempre di ACEA (acquedotto del Simbrivio ed il pozzo di Pian dei Gerri, nel territorio di Velletri), serve al mantenimento del livello nel serbatoio ACEA del Calvarione. Iniziativa – proseguono – grazie alla quale, venne successivamente istituito un Tavolo Tecnico, organizzato dalla garante ACEA al Servizio Idrico, all’epoca dei fatti, l’avvocato Dott.ssa Paola Perisi. Tavolo Tecnico rivelatosi risolutivo per il dietro front del Comune di Nemi che dal lontano 2016 tentava di realizzare quel sito distante appena 30 metri dal “Pozzo Calvarione” di estrazione acqua potabile. Tutto all’interno della zona residenziale di villini e con una viabilità inidonea a dover e poter sostenere il continuo via vai dei mezzi di operatori ecologici sotto le abitazioni di cittadini. Quel Comitato, nato all’epoca spontaneamente, ma oggi divenuto “Associazione Corsi e Parco dei Lecci, ha avuto il sostegno sia dei Consiglieri di Minoranza Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomincio da Nemi” e di Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi”, ma anche dal Consigliere Regionale di “Europa Verde” Marco Cacciatore.
Chiederemo all’Amministrazione Comunale – concludono dal direttivo – la garanzia che con un atto formale, annulli la delibera di Consiglio Comunale N° 19 del 22 aprile 2021 dalla quale prevalse l’approvazione di esecuzione del progetto, già dichiarato definitivo sui disegni di progetto datati Novembre 2020, in quel sito.
Abbiamo rivolto alcune domande alla Presidente dell’Associazione, la Sig.ra Rosa Lenci su quelle che saranno le iniziative che verranno intraprese.
Perchè avete deciso di costituirvi formalmente in Associazione
Abbiamo voluto fondare l’Associazione per avere un’entità definita, per avere un dialogo possibilmente costante con l’Amministrazione Comunale. Poter aprire una serie di Dialoghi sinceri per raggiungere finalmente obiettivi comuni.
Ad oggi, avete aperto un canale di dialogo con l’attuale amministrazione anche al fine di risolvere definitivamente la questione isola ecologica in Via della Radiosa?
Beh, questa sarà la nostra prima azione. Presentarci all’Amministrazione Comunale per formalizzare la nostra presenza e far convalidare le nostre intenzioni
Ad oggi, in Via della Radiosa, ancora persiste la presenza dei mezzi della Società che si occupa della raccolta dei rifiuti di Nemi. Esattamente all’interno di un’area che risulta essere riservata al Ricovero della Popolazione in caso di una qualsiasi calamità. Come pensate di poter affrontare questo problema? Ricordando che ci troviamo in un’area vulcanica, dove per struttura geologica, il terreno è estremamente permeabile, in quanto ricco di fratture sotterranee. La sua è un’ineccepibile affermazione. La nostra idea è che si tratta di un’altra defezione dell’Amministrazione Comunale, ma anche della Regione, che non controlla tramite la Protezione Civile, sotto scritto dal cartello AR001
Mezzi nettezza urbana parcheggiati in un’area dedicata all’accoglienza in caso di calamità
Oltre queste criticità, ci sono altre tematiche che intendete affrontare e portare avanti?
Beh, sicuramente un punto molto critico è sicuramente la sicurezza del pozzo del Calvarione, giudicata fatiscente.
Cancello di ingresso all’area protetta del pozzo Acea Cancello lasciato aperto all’area protetta del pozzo Acea Foro nella rete di recinzione dell’area protetta del pozzo AceaIngombrante abbandonato nell’area protetta del pozzo Acea Altro foro nella recinzione dell’area protetta del pozzo Acea
Questo Pozzo estrae acqua, con una pompa singola, in questo sito ci sono delle additivazioni (gestite da ACEA) di chimici, di cloruri per evitare lo sviluppo di flora batterica e di radiazioni per i germi. La recinzione fatiscente ricca di buchi, manifesta tutta la sua vulnerabilità e addirittura con un cancello accostato, apparentemente chiuso con lucchetto, ma assolutamente aperto, poiché impossibile da chiudere. Strano che i tecnici di ACEA, venendoci a lavorare, ne trascurino l’importanza.
Altro punto importate è il traffico dei mezzi degli operatori ecologici, che per le loro esigenze di sbrigarsi, sfrecciano in questa angusta e fatiscente rete stradale, che dovrebbe solo portare a casa i residenti, anche contromano.
Le mattine, il travaso veloce dell’immondizia, provoca un alto livello di rumori dei mezzi meccanici che si aggiungono al fracasso dei vetri nei cassoni dei camion, inoltre questa è ulteriore costrizione a farci respirare gli odori sgradevoli, come invece si sta facendo da ben 17 mesi a questa parte, cioè dal Novembre 2020.
La si prenda come sfogo, ma vorrei far presente, che tanti di noi hanno scelto quest’area ai grandi centri, proprio per vivere in un posto giudicato protetto. Il nostro scopo è continuare a proteggerlo al massimo.
Ascanio Cascella è il nuovo Sindaco di Velletri. Il nuovo primo cittadino è sostenuto da una coalizione di centrodestra composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Difendere Velletri ha battuto al ballottaggio l’avversario politico Orlando Pocci sostenuto da una coalizione di centrosinistra (PD, Noi domani, Verdi/Sinistra e Velletri Beni Comuni, Energia per Velletri, Movimento 5 Stelle, ViviamoVelletri).
Massimiliano Calcagni è il nuovo sindaco di Rocca di Papa. Il nuovo primo cittadino, sostenuto dalla coalizione composta da Fdi, Fi, Lega e da una lista civica, ha battuto al ballottaggio, con un vantaggio di circa 700 voti, l’avversario del centrosinistra Francesco De Santis.
E con Calcagni la destra e il centrodestra di Rocca di Papa segnano il risultato storico, dal dopoguerra fino ad oggi, con un proprio esponente alla guida della città.
Manca davvero poco e andrà in scena la manifestazione tra le più antiche d’Italia che nasce ai Castelli Romani, l’area a ridosso di Roma Sud: la tradizionale Infiorata di Genzano. Arrivata alla 245 edizione l’evento di quest’anno si terrà il 10, 11 e 12 giugno.
Le fonti bibliografiche narrano che nell’anno 1792 fu realizzata su iniziativa del Sacerdote Don Angelo Loffredi la prima vera e propria infiorata che non era più una comoda “via ricoperta semplicemente di fiori sparsi alla rinfusa” ma “una via di fiori spogliata dai petali scelti e posati con tale disposizione artistica da formare nei propri colori qualsiasi disegno e figura”. Il Comune di Genzano di Roma dunque, organizza da oltre due secoli una grande manifestazione popolare che accomuna arte fede e cultura. L’Infiorata di Genzano è oggi considerata uno dei più grandi tappeti policromi del mondo; si svolge su una superficie di 1.890 metri quadri e si estende per 250 metri lungo l’antica Via Livia, oggi via Italo Belardi. Ogni anno attira una media di 150 mila visitatori con dei picchi registrati di 200 mila presenze. La scelta delle date non è casuale ma ricalca quelle del Corpus Domini. Entusiasta il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti per le novità e i temi trattati: «Il tema che l’amministrazione ha scelto quest’anno porta il titolo “Io sono l’Altro”. Una scelta che vuole riportare al centro della riflessione la fratellanza, l’accoglienza e l’amore per il prossimo. Il passo tratto dal vangelo secondo Giovanni, preso a testimonianza della scelta, riporta infatti: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri amici». D’ispirazione anche lo scrittore Italo Calvino, nella ricorrenza del centenario della nascita, e il libro “Momo”, scritto proprio a Genzano da Michael Ende, nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione.Il tappeto floreale lungo via Italo Belardi si comporrà di 15 quadri, più quello iniziale e quello finale sulle scalette un quadro rotondo ispirato all’opera “Momo” da posizionarsi in piazza Tommaso Frasconi. Elaha Rahgozar è l’artista ospite dell’Infiorata, una giovane e apprezzata pittrice afgana. Oggi Elaha vive a Parigi dove il padre ha ottenuto una cattedra all’Inalco (Institut national des langues et civilisations orientales), le sue opere sono ospitate presso la Casa internazionale delle Donne a Roma, con un progetto di raccolta fondi finalizzato a destinare il ricavato della vendita delle opere al finanziamento del corridoio umanitario organizzato per supportare altre giovani artiste impossibilitate a lasciare l’Afghanistan. Il sindaco evidenzia: «L’invito a collaborare con queste giovani artiste e con altri musicisti e pittori provenienti dall’Afghanistan – dice – è per noi espressione concreta degli intenti che guidano le nostre scelte amministrative volte all’accoglienza e alla valorizzazione dello scambio culturale». Qualche numero. I tappeti floreali sono della misura di 11 metri per 7. Ci sarà anche quadro floreale di 4 metri per 5 davanti alla Collegiata della Santissima Trinità e, per la prima volta, un quadro anche dentro la chiesa, largo 1,5 metri e lungo 40 metri. Intanto questo fine settimana c’è l’Infiorata dei Ragazzi, il 27 e 28 maggio, su via Bruno Buozzi.