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Nemi, non solo Charmed: i finanziamenti milionari continuano. Seconda parte

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NEMI (RM) – Il viaggio dentro e intorno al progetto Charmed continua. In realtà c’è un mondo di progetti finanziati dall’Europa che ruota intorno a Nemi.

Riprendiamo le fila per capire in quanti progetti è coinvolta la cittadina castellana che conta appena duemila abitanti e che sembra essere diventata l’ombelico del mondo.

Intanto è importante dire che questi progetti hanno nomi diversi, ma sempre, grosso modo, gli stessi partners che si ripetono e sempre i soliti soggetti che a Nemi hanno acquistato 12 immobili che si sono cointestati. Perché cointestarsi degli immobili insieme?

Chi sono questi signori? Katja Bierau e Alan Chan sono forse marito e moglie? No! Sono partner in vari progetti di Horizon 2020 che coinvolgono la cittadina di Nemi di sole 2 mila anime? Si!

I partecipanti al progetto “CHARMED” sono:

Percuros, Progredum, Preventia, Tacit Bio, Bournemouth University, Leiden University Medical Center, NP Immobiliare, Teco Medical Group, Unicam, VDM, Uniwersytet Jagiellonsky W Krakowie, Castelli Romani Green Tour, Augeas e Max Planch Gesellchaft

Il Coordinatore responsabile di CHARMED è Alan Chan il quale condivide ben 12 immobili con la signora Katja Bierau, un’ottima biologa dicono alcuni, fondatrice di una compagnia tedesca PILOTALITY (PILO) che nel progetto CHARMED risulta tra i tre partners con sede in Netherlands.

Ecco le proprietà:

Piazza Roma, 20 – piano T
Via Solferino, 32 – piano 1
Via del Municipio, 15 – piano T
Vicolo delle Scalette, 10 – piano 1
Via dei Laghi, 2 – piano T-1
Via dei Laghi, 14 – piano T
Corso Vittorio Emanuele, 32 – piano 1
Via Principe Umberto, 5 – piano T-1-2
Via Nemorense, 39 – piano T Int 1
Via Nemorense, 39 – piano 1 Int 6
Terreno censito al Foglio 3 Particella 923
Terreno censito al Foglio 3 Particella 380

Dulcis in fundo…

C’è anche un altro appartamento al piano secondo in via del Plebiscito, 21 a Nemi, comprato nel 2015 al costo di 125 mila euro, che però acquista Alan Chan (partner a pieno titolo di CHARMED) insieme a sua moglie (tale Tatiana). Nell’atto di compravendita Katja Bierau interviene con procura in nome e per conto dei coniugi Chan per la compravendita dell’immobile.

Proseguiamo… Arriva il progetto “PRISAR 2” con altri due milioni e mezzo di euro

Ritroviamo Alan Chan in un altro progetto europeo denominato “PRISAR 2” finanziato per due milioni e mezzo di euro. Alan Chan è fondatore di PERCUROS, una compagnia tedesca che si occupa di immunoterapia e oncologia che oltre ad essere uno dei partecipanti del progetto “CHARMED” è componente del consorzio ACORN. Insieme a Chan ritroviamo TOURISM uno dei maggiori partner di CHARMED. Ricordiamo che la sede di TOURISM si trova in un immobile cointestato tra Alan Chan e Katja Bierau e sempre l’associazioe TOURISM promuove le iniziative di CHARMED.

I due signori sono attivissimi nei progetti europei… E continuano ad avere molta attenzione per il piccolo paesino di Nemi anche quest’anno. Il progetto milionario PRISAR 2 è iniziato in aprile del 2020 con scadenza marzo 2024.

Chi sono i partecipanti al progetto “PRISAR 2”?

Prima di tutto è importante dire che sono tanti e che anche in questo caso non manca la presenza di Nemi. Ecco i partecipanti:

Che cosa spicca all’occhio? Che ci sono ben tre associazioni con sede a Nemi che partecipano anche a quest’altro progetto europeo “PRISAR 2“: ASSOCIAZIONE TOURISM, ASSOCIAZIONE HAND IN HAND, NEMI TERRITORIO E TURISMO. Ma chi sono questi soggetti? Sono associazioni con sede a Nemi… e quindi troveremo forse altri link con il territorio.

Iniziamo con TOURISM a cui dedichiamo questa seconda parte di una lunga serie

Il caso ha voluto che la sede di TOURISM si trovi proprio in un immobile acquistato da Alan Chan e Katja Bierau in piazza Roma al civico 20.

A luglio del 2019, giorno 11, Katja Bierau e Alan Chan acquistano da un imprenditore di Nemi (nella compravendita, Katja Bierau rappresenta Chan perché assente) il locale al piano terra, 43 metri quadri calpestabili (superficie catastale 56 metri quadri) accatastato categoria C/2 ovvero magazzino e locale di deposito a 55 mila euro.

Interessante sapere che Chan e Bierau hanno richiesto l’applicazione delle tasse di registro ipotecarie e catastali sulla base del valore dell’immobile determinato ai sensi di legge in 14 mila euro.

Nell’atto di compravendita si specifica che la cessione è tra PERSONE FISICHE che NON AGISCONO NELL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ COMMERCIALI, ARTISTICHE O PROFESSIONALI ed ha per oggetto PERTINENZE DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO, fattispecie quest’ultima che ha permesso di ridurre gli onorari notarili del 30 per cento.

I due dichiarano che l’immobile in questione costituisce PERTINENZA di altro appartamento acquistato ovvero di un immobile situato in via Nemorense, 39 piano terra, interno 1.

Un magazzino e locale di deposito pagato 55 mila euro e diventato sede di un’associazione (anche se dichiarato come pertinenza di una abitazione) che è partner di più progetti europei tra cui “CHARMED” e “PRISAR 2”

Associazione Tourism in collaborazione con il Comune di Nemi e la Associazione Pro-Loco locale, al “Progetto Charmed”

E’ inoltre interessante sapere che ad Aprile del 2018 la Giunta comunale di Nemi ha deliberato di riconoscere all’Associazione Tourism, con sede legale in Colleferro, Via Tiziano 14 e sede operativa a Nemi in collaborazione con il Comune di Nemi e la Associazione Pro-Loco locale, l’adesione al “Progetto CHARMED”.

CLICCARE SULL’IMMAGINE PER LEGGERE LA DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE

Che cosa fa TOURISM che è parte integrante del progetto CHARMED?

Intanto TOURISM offre servizi balneari ai propri tesserati presso il GIARDINO DEL LAGO in via delle Pantane 2/3 (DUE TERRENI AGRICOLI comprati per un totale di 43 mila euro nel 2017 e nel 2018 da Katja Bierau e da Alan Chan) dove ai tesserati sono offerti servizi e c’è anche “semplicemente Pippo”, un camioncino con bevande e panini per dissetare e sfamare i bagnanti.

VIDEO PROMO ASS. TOURISM PER “IL GIARDINO DEL LAGO”

Nelle tante giornate organizzate c’è anche la degustazione di NEMETON, una birra “artigianale locale”, dicono quelli di TOURISM, dove sull’etichetta è impresso il simbolo NEMI, il logo è uguale a quello di CHARMED. La bevanda però è di origine Belga(non ci pare di ricordare che tra le finalità del progetto di ricerca fosse contemplata la partecipazione nella produzione e somministrazione di birra, i terreni adibiti a stabilimenti ecc… ma andiamo avanti).

Un ombrellone 3 euro, un lettino 5 euro e poi c’è anche la possibilità di prenotare il servizio navetta chiamando l’autista direttamente al numero che è sul sito… sulla navetta c’è il simbolo CHARMED! Un altro bene acquistato con i soldi della ricerca scientifica?

E gli aperitivi vanno alla grande sui terreni agricoli! Ci sono anche i listini con i prezzi! Ma il Parco che fa? Le Istituzioni che dicono?

Non vogliamo mettere troppa carne sulla brace perché poi si rischia di bruciare tutto. Ancora dobbiamo analizzare bene i partners dei vari progetti. Ancora seguiranno altre puntate su CHARMED e i suoi derivati con altre importanti novità. Per ora sappiamo che non si parla solo di ricerca scientifica… [Continua]

ORDINANZA TRIBUNALE DI VELLETRI (CLICCARE PER INGRANDIRE)

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Montecompatri, neonato morto dopo circoncisione: in manette due donne accusate di omicidio preterintenzionale

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Indagata anche la mamma del piccolo
 
MONTECOMPATRI (RM) – Sono state fermate dai Carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Frascati e della Stazione di Colonna, su decreto di fermo del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Velletri, per i reati di omicidio preterintenzionale aggravato ed esercizio abusivo di una professione, due donne nigeriane gravemente indiziate di avere operato l’intervento di circoncisione sul bambino nigeriano morto la mattina del 24 marzo scorso.
 
Anche la madre del bambino è indagata in stato di libertà, gravemente indiziata per concorso in omicidio preterintenzionale. L’autopsia accerterà le cause della morte del bimbo. L’ininterrotta attività di indagine svolta dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, dal momento in cui il bambino era deceduto, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che la madre del neonato avesse richiesto per il tramite di una delle due donne l’intervento della seconda al fine di praticare la circoncisione al figlio presso la propria abitazione di Montecompatri; che la seconda donna avesse effettuato l’intervento con l’aiuto della prima. La mattina del 24 marzo scorso la mamma disperata, dopo il malore del bambino, ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto a una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Colonna che stava eseguendo un posto di controllo in via Casilina, all’altezza del capolinea della metro C; inutile la corsa in ospedale dell’ambulanza scortata dai Carabinieri. Sono stati sequestrati i cellulari di tutti i coinvolti nella vicenda e, presso l’abitazione della seconda donna, la somma di euro 4.240, ritenuta provento dell’esercizio abusivo della professione, numerose siringhe e medicinali vari. Entrambe le donne fermate sono state tradotte presso la casa circondariale di Roma Rebibbia-Femminile in attesa della convalida.
 



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Colonna, un borgo pieno di strade dedicate alle donne

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Il Comune ha deciso di cambiare la toponomastica per ben sei vie cittadine e contrastare così la forte disparità di genere

Ci sono storie di donne che hanno contribuito a rendere ricca di valori la società. Vanno ricordate e il fatto che esistano amministrazioni talmente sensibili da intraprendere un percorso virtuoso in questa direzione è qualcosa che dona speranza e desiderio di coltivare ancora quei valori che un tempo erano molto floridi. Ci sono sei strade dedicate alle donne che si sommano alle altre quattro già esistenti . È  nel piccolo borgo di Colonna ai Castelli Romani che il Comune ha deciso di cambiare la toponomastica per ben sei vie cittadine e contrastare così la forte disparità di genere che, censimento alla mano, esiste nelle titolazioni. 

Da oggi nella cittadina che conta poco più di 4 mila abitanti, troveremo via Rosalia Marazzano, la storica levatrice di Colonna e poi via Rita Atria, la collaboratrice di giustizia che si uccise pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio e via Eunice Kennedy, figlia della famiglia stanutitense Kennedy impegnata nel sociale e nella disabilità e fondatrice di Special Olympics.

Oltre a queste tre grandi donne le cui storie sono ricche di valori, ci sono tre strade che omaggiano tutte le lavoratrici della terra di Colonna, terra ricca di vigneti e di uliveti: via delle Sermentatrici, via delle Scacchiatrici e via delle Legatrici: «Ci alzavamo alle quattro e andavamo nei campi – ha raccontato una donna di 96 anni –oggi i ragazzi che fanno i vandali dovrebbero andarea lavorare in campagna per capire bene il valore della vita». 

Sabato alla presentazione di queste sei nuove strade c’è stata una grande partecipazione da parte della comunità colonnese, donne e uomini del territorio che hanno apprezzato: «Ci siamo mossi – ha detto il sindaco Fausto Giuliani – ancor prima che l’Anci esortasse in maniera virtuosa i Comuni a dedicare tre aree a tre donne, una di rilevanza locale, una nazionale e una straniera. Noi questo percorso lo abbiamo già intrapreso diverso tempo fa, oggi abbiamo cambiato la toponomastica di sei strade e possiamo raccontare le storie delle donne che abbiamo scelto».

E  l’assessora alla Scuola e Pari Opportunità Valeria De Filippis insieme all’assessora alla Cultura Serena Quaglia hanno aggiunto: «Il nostro percorso teso a colmare il divario di genere – dice – non si esaurisce con questa iniziativa perché intraprenderemo prossimamente un progetto con le scuole per titolare alcune classi alle donne costituenti».

Chi era Rosalia Marazzano? La levatrice del paese che tra il 1950 e il 1975 fece nascere a Colonna 625 bambini e bambine. Oggi la strada a lei intitolata si trova in pieno centro storico, sotto palazzo Colonna e ha sostituito una parte di via Della Madonnella che continua ad esistere. Una donna, tra le prime negli anni ’60  a prendere la patente, costantemente aggiornata e soprattutto empatica con le famiglie e con le donne che ha aiutato a partorire: «dare il nome di una strada alla levatrice del paese – ha detto l’insegnante Rossana Laterza dell’associazione Toponomastica Femminile – significa contribuire a dare una identità a questo luogo. La media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5 per cento e sono in prevalenza sante, mentre quelle dedicate agli uomini sono circa il 40 per cento. C’è ancora molta strada da fare».

E poi l’assessora alla Cultura serena Quaglia ha fatto un passaggio su via Via Rita Atria, che si trova nella parte superiore di Colle Sant’Andrea: «È stata una testimone di giustizia – ha detto – che ha 17 anni si è tolta la vitauna settimana dopo che venne ucciso il magistrato Borsellino. Era una donna che ha deciso di mettersi contro la mafia e di credere nella giustizia».

Via Eunice Kennedy prende una parte di via Colle Sant’Andrea di Sopra e un pezzo di via dei Mattei: «Una donna che ha fatto la differenza per le persone con disabilità intellettive – hanno detto l’insegnante Gabriella Giuliani e la responsabile di Special Olympics Silvia Merni – ha coltivato una cultura del rispetto e inclusione che passa anche per una pratica sportiva condivisa».  

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Ariccia, la Locanda Martorelli partecipa alle Giornate Nazionali delle Case dei Personaggi Illustri italiani

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Sabato 1 e domenica 2 aprile 2023, la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour di Ariccia partecipa alla seconda edizione delle Giornate Nazionali delle Case dei Personaggi Illustri italiani, patrocinata dal MIC e dall’Icom Italia. Una giornata dedicata ai luoghi che custodiscono la memoria e il lascito dei “Grandi” alla quale parteciperanno ben 114 case museo.
 
È per celebrare questi luoghi carichi di suggestione che l’Associazione Nazionale Case della Memoria ha deciso di promuovere in tutta Italia la Giornata nazionale delle Case dei personaggi illustri, in programma per il prossimo sabato 1 e domenica 2 aprile. Piccole case o ville storiche, abitazioni o veri e propri musei, residenze stabili o “rifugi” estivi, in cui si respira un’atmosfera diversa, in cui la Storia si mescola con il presente, per mantenere vivo il ricordo di chi, pur non essendo più in vita, ha ancora molto da dire. Tutte unite idealmente per due giorni sotto la stessa insegna: valorizzare la memoria del passato per tramandarla alle nuove generazioni.
 
“Due giorni di porte aperte per riaccendere l’attenzione sulle tantissime case di personaggi illustri di cui è disseminato il nostro Paese – spiega Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un modo per ‘unire le forze’ e dire: noi ci siamo. Quello che da quasi vent’anni anima la nostra associazione è proprio la voglia di non lasciare indietro nessuno, ma anzi fare il più possibile rete per arrivare a un fine comune: che si parli delle case dei ‘Grandi’, per alimentare la voglia di scoprirle e immergersi nella loro atmosfera”.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante” del Programma UNESCO “Memory of the World” (sottocomitato Educazione e Ricerca).
 
La Locanda Martorelli, di proprietà del Comune di Ariccia – (Roma), è un edificio storico sul corso Garibaldi ad Ariccia ed affaccia sulla Piazza di Corte realizzata nella seconda metà del ‘600 su progetto di Gian Lorenzo Bernini. Nella seconda metà del ‘700 era di proprietà dell’artista Giovan Battista Stazi e a questo periodo risalgono le tempere murarie a carattere storico mitologico opera del pittore polacco Taddeo Kuntze e degli artisti suoi collaboratori. Il pregevole ciclo pittorico si compone di 11 tempere murarie che raccontano la storia dell’antica città di Aricia e dei suoi culti quali Diana e Ippolito.
 
Il Casino Stazi nell’800 viene acquistata da Antonio Martorelli che la trasforma in un albergo che ha ospitato numerosi artisti quali Massimo D’Azeglio, Nino Costa, William Turner, Camille Corot, Henry Wadswort Longfellow e tanti altri. Dal 2009 il Comune di Ariccia ha affidato il servizio di custodia e visite didattiche all’Associazione Archeoclub Aricino Nemorense aps (iscritta al Registro Unico del Terzo Settore) che ha musealizzato alcuni ambienti con un percorso dedicato al Grand Tour e all’Appia Antica.
 
“Sono estremamente soddisfatta – ha commentato la consigliera comunale Irene Falcone – per essere riuscita, insieme alla collega Anita Luciano e a tutta l’amministrazione comunale, a portare la Locanda Martorelli all’interno della rete nazionale delle Case Museo. Questi due giorni di visite guidate saranno importanti per continuare quel processo di marketing culturare del territorio che stiamo portando avanti da qualche anno e che sta mettendo Ariccia sempre più al centro dell’area dei Castelli Romani, non solo per le sue eccellenze enogastronomiche ampiamente riconosciute, ma anche per il valore storico, artistico e culturale del proprio territorio”



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