Nemi, nuovo plesso scolastico. Nessuna notizia dal Comune: preoccupazione di preside, genitori e insegnanti

NEMI (RM) – Mancanza di qualsiasi forma di comunicazione istituzionale riguardo l’apertura del nuovo plesso scolastico di Nemi. Questo quanto lamentano i rappresentanti delle classi I, II, III, IV, V della scuola elementare, la rappresentante della scuola dell’infanzia, sez. B e il rappresentante d’Istituto. Eppure l’amministrazione comunale, già da qualche anno, ha implementato il servizio di informazione e di comunicazione istituzionale affidando l’incarico ad un giornalista per 22.500,00 euro l’anno.

Incertezza e tensione tra genitori, insegnanti e preside

“Noi rappresentanti dei genitori riteniamo questa vicenda abbastanza grave e non siamo solo noi a sollevare dubbi o perplessità perché una forte preoccupazione è emersa anche da parte della Preside e delle insegnanti, oltre che da parte di molti genitori. Vogliamo sperare che questa mancanza di comunicazione sia dovuta esclusivamente all’attesa delle autorizzazioni necessarie all’apertura del nuovo plesso e non finalizzata a creare un clima di incertezza e tensione, per arrivare poi ad una facile soluzione solo a scopo politico e propagandistico, perché se così fosse saremmo veramente dispiaciuti che la questione scuola venisse utilizzata a discapito della comunità, perché si tratta di un bene di tutti e troppo prezioso per essere strumentalizzato”.

L’apertura della nuova scuola, rimane dunque per il momento, solo una voce di corridoio e non è dato ancora avere certezze o chiarimenti sulla tempistica prevista. “Siamo felicissimi di questa notizia, o forse sarebbe più corretto dire che siamo felici delle “voci” che girano in paese. – Fanno sapere i rappresentanti delle classi I, II, III, IV, V della scuola elementare, la rappresentante della scuola dell’infanzia, sez. B e il rappresentante d’ Istituto. – Purtroppo oggi è l’8 agosto – proseguono – e non è stata diffusa nessuna nota ufficiale sul destino della scuola di Nemi per l’anno scolastico 2018-2019”.

L’incontro sulla scuola disertato dal sindaco

Eppure proprio su questo tema lo scorso 4 giugno è stato organizzato dalla Dirigente Scolastica, Laura Lamanna, un incontro con i docenti Enrica Fabi, vicaria e reggente per il plesso di Nemi, Stefania Osmari, i rappresentanti dei genitori e l’Amministrazione comunale. E all’incontro era stato invitato il Sindaco di Nemi o un suo rappresentante. “Vista l’assenza degli interlocutori (Sindaco o un responsabile dell’ufficio tecnico) – hanno detto ancora i rappresentanti delle classi I, II, III, IV, V della scuola elementare, la rappresentante della scuola dell’infanzia, sez. B e il rappresentante d’Istituto – e l’impossibilità di avere risposte certe sulla situazione relativa all’esatta collocazione dei nuovi spazi scuola, nonché alla rimodulazione degli altri locali tra cui la nuova aula mensa, si è ritenuto importante con i presenti, fare un elenco delle priorità necessarie per un buon avvio del prossimo anno scolastico: spostamento delle classi, ampliamento della mensa, sistemazione definitiva dell’impianto di riscaldamento, sistemazione/rifacimento degli impianti igienico sanitari, perché anche con l’apertura del nuovo edificio, le problematiche relative alle attuali sedi permangono”.

Un confronto ritenuto “necessario”, considerata anche la necessità dell’amministrazione scolastica di programmare in tempo utile la sistemazione delle classi e l’assegnazione del personale. Il termine ultimo per poter ricevere queste comunicazioni e organizzare i trasferimenti era stato fissato dalla Preside per lo scorso 27 luglio, ma anche a questa seconda scadenza non è stata pubblicata nessuna nota ufficiale.

Il diritto di essere informati

“E comunque – hanno concluso i rappresentanti delle classi I, II, III, IV, V della scuola elementare, la rappresentante della scuola dell’infanzia, sez. B e il rappresentante d’ Istituto – anche se il problema era l’attesa delle autorizzazioni necessarie, i genitori hanno il diritto di essere informati. Insomma, con le adeguate comunicazioni e informazioni saremmo stati più tranquilli, insegnanti e genitori, e avremmo potuto confrontarci, come è normale che sia, su un argomento che ci sta tanto a cuore per il bene dei nostri figli, dando il nostro contributo di genitori alla comunità scolastica, senza essere fraintesi o accusati o di voler fare altro”.