Nemi, processo scuolabus: ci si rivede il 28 febbraio 2017

 

di Ivan Galea

 

NEMI (RM) – Rinviata al prossimo 28 febbraio 2017 alle ore 12 l’udienza del processo sull’acquisto dello scuolabus di Nemi, una storia che risale al 2010 e nella quale sono imputati Giampaolo Miglietta quale responsabile all’epoca del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi, l’allora vicesindaco Alberto Bertucci, Mauro Cesaretti titolare della ditta Car Ind Srl e Riccardo Schiaffini, allora titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi.

 

Il rinvio è stato dovuto alla mancanza dei testi del Pm. Ad assistere Miglietta l’avvocato Fabrizio Aliotta, Bertucci Giada D’Eletto, Schiaffini Marco Fagiolo, Cesaretti Franco Di Boi. Lo scorso 5 luglio 2016, sono stati ascoltati i primi test del Pm: l’ex sindaco di Nemi Cinzia Cocchi e l’ex segretario comunale Vincenzo Galluccio oltre a tale Fabrizi responsabile commerciale della Romana Disel, una delle 4 ditte che hanno partecipato alla gara per l’acquisto del pulmino poi revocata in autotutela a seguito del sequestro del fascicolo da parte delle forze dell’ordine, sequestro che è avvenuto dopo l’esposto contro ignoti presentato dall’allora sindaco Cocchi che aveva rilevato delle anomalie e irregolarità, confermate dal segretario Galluccio, nell’espletamento della gara per lo scuolabus.


Il caso, come abbiamo già detto, è probabilmente destinato alla prescrizione se consideriamo che ancora devono finire di essere ascoltati i test dell’accusa e dovranno essere ascoltati anche quelli della difesa. È molto probabile che si arriverà alle prossime elezioni comunali di Nemi della prossima primavera con questa situazione ancora non conclusa.


I test che non si sono presentati lo scorso 5 luglio non erano presenti il 25 ottobre scorso:
  Per quanto riguarda l'ex comandante dei Carabinieri di Nemi Fabio Adinolfi. il Pm non aveva prova della notifica. Lo scorso luglio, è stata notificata la richiesta di comparizione in Aula in veste di testimoni ma nessuno di loro ha giustificato la non presenza. Per la Pacchia il Giudice aveva ordinato una sanzione di 300 euro per la mancata comparizione senza giustificazione mentre per il maresciallo Capo dell'Arma Fabio Adinolfi, Ilari aveva inteso ritenere che fosse occupato nella sua attività ma ha ordinato di notificargli la richiesta urgente di comparizione per la prossima udienza, quella dello scorso 25 ottobre. Adesso se ne riparla a febbraio.