NEMI: RICHIESTA DI RETTIFICA DOTTOR IVANO MORESCHINI

Riceviamo e pubblichiamo dal Dottor Ivano Moreschini, Segretario Generale

Spettabile Direttore, Chiedo con la presente una richiesta di rettifica ai sensi delle norme in oggetto, in relazione all'articolo NEMI: PROBLEMI DI STIPENDI E INDENNITA' AL COMUNE, pubblicato il 30.11.2014. L'articolo, firmato da lei, è costruito a tesi, senza una adeguata documentazione e citazione delle fonti, ed è lesivo della mia reputazione ed immagine professionale, ai limiti della diffamazione. E' un preciso obbligo del giornalista citare le fonti, soprattutto quando si parla di dati personali come la retribuzione. Lei si basa sull'assunto che sia stata la legge di stabilità 2014, entrata in vigore il 1 gennaio 2014, a dichiarare decaduto il principio della reformatio in peius per i Segretari Comunali. Invece la fonte è una circolare della Ex Agenzia Autonoma dei Segretari, emanata il 9 giugno 2014, con effetto retroattivo dal 01.01.2014. Altra fonte da lei non controllata è il Decreto del Sindaco n.8 del 7 agosto 2014, prontamente predisposto dal sottoscritto. Se lo avesse fatto avrebbe forse potuto capire che la mia retribuzione era diminuita dal giugno 2014, e che per restituire le somme da gennaio a maggio sono state utilizzate le somme di € 4.655,55. Anche in questo caso lei interpreta in modo fazioso e diffamatorio definendo “compensazione” l'istituto dell'indennità di risultato, previsto dal CCNL per tutti i dirigenti, compresi i Segretari. In sostanza lei è riuscita a trasformare la restituzione in sei mesi piuttosto che in un anno di una somma ben più alta di € Ancora in un tentativo di raggiro all'Ente. Per tacere poi del sottinteso che ci sia stata una sorta di “scambio” con il Sindaco per motivi poco commendevoli. La invito pertanto a pubblicare la presente rettifica, riservandomi comunque di adire le sedi competenti per altre azioni. La diffido inoltre a non permettere l'indicizzazione nei motori di ricerca del mio nome rispetto all'articolo di cui è parola, riservandomi di adire il Garante della Privacy in caso di mancata osservanza.