Nemi: rischio macigno sulle casse comunali e… due atti tutti da rifare

 

di Ivan Galea

NEMI (RM) – Il Comune di Nemi rischia di dover pagare circa 123mila euro, oltre interessi legali, spese, competenze e onorari per un decreto ingiuntivo con il quale il Tribunale di Frosinone, in persona del Curatore del Fallimento della Ditta Buonanotte Nando, avvocato Erika Silenzi, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Maria Gazzoni, ha chiesto al Giudice di ingiungere con urgenza al Comune di Nemi di pagare in favore del Fallimento “Buonanotte Nando”, la somma relativa al Certificato di pagamento n. 3 emesso dalla medesima ditta a fronte dei lavori di completamento della scuola media di Nemi “De Sanctis” VI stralcio funzionale.

L’amministrazione comunale ha conferito, con deliberazione di Giunta 78 datata 31 luglio 2017, per la cifra di 8.019,30 euro, l’incarico all’avvocato Marco Napoleoni di Albano Laziale di difendere l’Ente per l’opposizione al decreto ingiuntivo. Una delibera, però, che presenta delle incongruenze. A parte la singolare composizione della Giunta comunale che ha visto la presenza del vice sindaco e assessore alla Cultura Edy Palazzi e dell’ex consigliere di maggioranza ed ex o ex novo assessore Pietro Pazienza che dopo la surroga dello scorso 28 luglio 2017 in favore di Sara Scarselletta ad oggi non si è ancora compreso se ha mantenuto la carica di assessore.  Si legge che per l’assistenza e rappresentanza dell’Ente viene incaricato l’avvocato Marco Napoleoni, mentre il sindaco viene autorizzato a conferire l’incarico all’avvocato Gianluca Piccinni. Ora fermo restando che i due avvocati sono tra i più gettonati dall’Ente e che quindi è evidente l’errore di copia e incolla, dovuto probabilmente alle svariate delibere presenti agli atti del Comune di Nemi che interessano i due professionisti, nella pubblica amministrazione occorre essere molto precisi e quindi l’atto – delibera 78 datata 31 luglio 2017 –  va rifatto e con lui quello successivo – determina 424 del 2 agosto 2017 – che  richiama la delibera e attraverso il quale è stato concesso un anticipo di 1.600,00 euro all’avvocato Napoleoni.
 
La vicenda
L’impresa Nando Buonanotte di Anagni, che si era aggiudicata l'appalto per il completamento dei lavori nel 2009 per 385mila euro circa oltre Iva si era poi vista risolvere il contratto, per non aver rispettato il termine di ultimazione dei lavori fissato al 30 settembre 2015.

Nel 2009 l'impresa Nando Buonanotte aveva vinto la gara negoziata con un ribasso del 4.02%
sull'importo dei lavori posto a base di gara, ma nel 2014 a seguito di una perizia suppletiva fatta dal direttore dei lavori, l'architetto Luca Sevieri, si resero necessarie ulteriori opere, come la protezione delle lavorazioni di finitura eseguite, il ripristino degli intonaci interni ed esterni danneggiati dalle infiltrazioni delle acque meteoriche e  la manutenzione del manto impermeabile posto sul solaio di copertura. Venne quindi rimodulato il quadro economico e con verbale di ripresa dei lavori, dell’11 giugno 2015, si fissò quale termine la data del 30 settembre 2015. Il 21 dicembre 2015 venne quindi effettuato un sopralluogo, da parte del Comandante della Polizia Municipale di Nemi e della responsabile dell'ufficio Tecnico del Comune alla presenza dell’impresa Nando Buonanotte e del direttore dei Lavori, dove venne appurato che l’impresa non aveva ultimato i lavori nel termine fissato.

Il Comune di Nemi aveva quindi deliberato di risolvere il contratto d’appalto all'Impresa Nando Buonanotte
per i lavori di realizzazione e completamento della scuola media “De Santis” VI° stralcio funzionale“ determinando che l’Impresa Nando Buonanotte doveva provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze nel termine di 20 giorni dal ricevimento del provvedimento e che in caso di mancato rispetto del termine assegnato, il Comune di Nemi avrebbe provveduto d'ufficio addebitando all'appaltatore i relativi oneri e spese. Inoltre era stato determinato anche che il direttore dei Lavori Arch. Luca Sevieri doveva provvedere entro 25 giorni dal ricevimento dell'atto, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori eseguiti, l’inventario dei materiali, macchine e mezzi d’opera e la relativa presa in consegna; a calcolare la penale da applicare ai sensi dell’art. 24 del Capitolato Speciale d’Appalto; a calcolare i danni dovuti dall’appaltatore e subiti dalla Stazione appaltante, in seguito alla risoluzione del contratto, comprese le eventuali maggiori spese connesse per il completamento dei lavori da affidare a terzi. Infine nella determina dell'ufficio Tecnico del Comune di Nemi si era specificato che per il risarcimento dei danni la Stazione appaltante, poteva trattenere qualunque somma maturata a credito dall’appaltatore in ragione dei lavori eseguiti nonché sulla garanzia fideiussoria. E a predisporre tutti gli atti necessari per l’approvazione del SAL Finale dei lavori e al Certificato di Regolare esecuzione dei lavori di quanto fino allora effettuato dalla ditta Nando Buonanotte.

E così, ancora una volta, risuonano le parole del consigliere di maggioranza e assessore ai Lavori pubblici, Ufficio stampa, Bilancio e Relazioni esterne, Giovanni Libanori e del primo cittadino
quando durante un Consiglio comunale della prima legislatura Bertucci, con voce altisonante, nel mentre si trattava il tema del contenzioso ILCESA, sostenevano che “questa amministrazione” a differenza di quelle passate cercava di non creare contenziosi e anziché spendere soldi per difendere l’Ente, loro erano per cercare le soluzioni.

Si vedrà quindi quali “soluzioni” emergeranno per questo contenzioso che rischia ora di pesare come un grosso macigno sulle casse comunali di Nemi.