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Roma

NEMI, SAGRA DELLE FRAGOLE: TRA GIOSTRE, SICUREZZA, PARCHEGGI E 80ANNI DI STORIA

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Tempo di lettura 2 minuti E’ stato accuratamente controllato il rispetto della sicurezza?

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Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Insieme per Nemi

Nemi (RM) – La famosa Sagra delle Fragole entrerà nel vivo questo fine settimana e come sempre i nemesi sapranno tenere alto il nome della splendida cittadina.

Ci sarà la rinomata sfilata delle fragolare e un paese pronto ad accogliere al meglio migliaia di visitatori. Fa piacere che si sia pensato ai bambini, come si legge nella delibera di giunta che ha approvato il programma. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DELIBERA DI GIUNTA ]

Ci sono le “giostre, i gonfiabili (i gonfiabili?), trenini, elastici volanti per tutti i bambini e ragazzi”. In grande, sulla delibera di Giunta, a carattere stampato maiuscolo, c’è anche scritto “INGRESSO GRATUITO PER TUTTI OFFERTO DAL COMUNE DI NEMI”. Questo è lodevole ma c’è anche scritto, vicino, in stampato minuscolo e con le parentesi che “l’ingresso è gratuito solo per tre giorni di sagra ovvero il 25 maggio e il 10 e 11 giugno”.  Non si può non notare che il 10 e 11 giugno sono giornate che non rientrano nei giorni contemplati dalla sagra che da calendario è iniziata il 25 maggio e terminerà il 9 Giugno. Il 10 e 11 giugno cadono invece di lunedì e martedì, giorni feriali che certamente non vedranno l’affluenza che invece è prevista nel fine settimana. Dunque la certezza è una: le giostre si pagano durante i giorni più importanti della sagra delle fragole. 

Per le giostre che richiamano quell’atmosfera gitana, affascinante e degna di un film di Pasolini che amava ritrarre le borgate romane, si sono distratti una cinquantina di posti auto. Poco male, per la Sagra si fa questo ed altro. 

Se non fosse poi per la soddisfazione di vedere i bambini felici sulle giostre, alla vista datate anni ’70 / ‘80 / '90 o giù di lì, il commento che verrebbe spontaneo è: “ma proprio lì dovevano metterle? Ma c’era bisogno di dare il benvenuto ai turisti con delle giostre all’ingresso del Paese che festeggia gli 80 anni della Sagra delle Fragole? (la più antica del Lazio).

Inoltre, proprio perché si pensa ai bambini, ci si chiede: E’ stato accuratamente controllato il rispetto della sicurezza?

Le giostre posano su un terreno in pendenza e su sampietrini che verosimilmente rendono precaria la stabilità delle stesse (le foto allegate all’articolo sono esplicative a riguardo).

Ci sono strutture visibilmente deteriorate e precarie, come le traversine del trenino che presentano vistose crepe dovute all’usura. Per non parlare della struttura che ospita l’autoscontro posizionata in modo tale che su due lati esiste un dislivello con il terreno di circa un metro o del “calcinculo” per cui sono stati necessari 4/5 spessori per metterla in piano).

Inoltre sono sovente incustodite, così non sorprende  vedere i ragazzi saltare sui tappeti elastici senza reti di protezione con il pericolo che possano farsi davvero del male.

Insomma queste giostre non sono certo nuove di zecca, non paiono rispettare gli standard di sicurezza e non sono certo gratuite, tranne i due giorni rimasti, fuori sagra.

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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