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Roma

NEMI, SERVIZIO COTRAL IN GINOCCHIO: CITTADINI STANCHI DEI DISSERVIZI

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Tempo di lettura 5 minuti L'efficienza del servizio Cotral è stato cavallo di battaglia in campagna elettorale e garantito da Libanori e Bertucci durante l'ultimo Consiglio comunale

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Chiara Rai


Nemi (RM) – Nemi è una comunità, una grande famiglia e quando il capo famiglia promette benessere e lascia tutti i parenti a patire il malessere, significa che non è in grado di condurre. Non è in grado di gestire circa duemila anime in un paese che è un gioiellino che potrebbe luccicare e che invece sembra un pezzo di vetro opaco e frantumato.


Voci ufficiose sono arrivate fino alla nostra redazione: sembrerebbe che a palazzo si dica ai cittadini:"risolviamo la cosa tra di noi, senza mettere in mezzo la stampa".


Ecco i cittadini ci provano a segnalare i disservizi direttamente ai responsabili della gestione amministrativa di palazzo, ma non trovano risposte. E’ il caso della signora Rosa che ha scritto più volte al sindaco Alberto Bertucci e ha parlato anche con il consigliere di maggioranza ed ex aspirante presidente del Consiglio Comunale Giovanni Libanori.


Rosa a ragion veduta, ha segnalato più volte l’annoso problema del trasporto Cotral a Nemi, oggetto di continue lagnanze dei cittadini. Questo problema è stato anche oggetto di una interrogazione del consigliere di opposizione Stefania Osmari.


L’interpellanza ha avuto risposta in occasione dell’ultimo consiglio comunale di fine novembre, una seduta animata, come al solito, più da autocelebrazioni della giunta che da resoconto di fatti concreti.  [ Cfr. Articolo del 29/11/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI ]


Si ricorda che partendo dall’interrogazione di Osmari, Alberto Bertucci ha riassunto in maniera approssimativa la richiesta avanzata in forma di interrogazione (senza chiedere alla Osmari di leggere il testo della interrogazione) che concerne il trasporto pubblico a Nemi. Ovvero i problemi continui di Cotral che sovente salta le corse.


Bertucci non ha specificato che la Osmari ha sollevato il problema delle continue carenze nella corsa Nemi – Genzano delle 7:20 del mattino, ma si è limitato ad annunciare in pompa magna, coadiuvato da Libanori, che ha provveduto ad annoverare la corsa Nemi – Velletri come tratta protetta, garantendo che in futuro non si verificheranno più disservizi e mancate corse se non per motivi di malattia del conducente o guasto del mezzo.


Il sindaco ha detto che non essendo pervenute lamentele rispetto la corsa Nemi – Genzano non può affidarsi a lagnanze non circostanziate e riportate dal consigliere Osmari in maniera strumentale.


Purtroppo la realtà è un’altra e nel 2013 non si può contare su una rete di trasporto pubblico efficiente pur avendo un amministratore, Giovanni Libanori, che è addirittura consigliere di amministrazione Cotral e percepisce un lauto stipendio garantito direttamente dalle nostre tasche. [ Cfr. Articolo del 25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA ]


Eppure questo non basta neppure a far funzionare due misere tratte: Nemi – Velletri e Nemi – Genzano. 


Per opportuna conoscenza riportiamo le lettere inviate a mezzo posta elettronica dalla signora Rosa C. indirizzate al sindaco Alberto Bertucci e al Consigliere Giovanni Libanori rimaste a tutt'oggi senza riscontro e al contempo garantiamo che torneremo su questo argomento.


Ecco le due lettere:


 


———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Rossella C………… <rosa………………@gmail.com> (Indirizzo email indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
Date: 09 gennaio 2013 08:20
Oggetto: trasporti cotral
A: segreterianemi@pec.provincia.roma.it

All'attenzione del sindaco Bertucci e dell'assessore Libanori

Sono finite le feste natalizie ed è ricominciata la scuola e tutto è ritornato nella normalità,compresi i trasporti……..magari fosse vero……
L'8 gennaio 2013 l'unica corsa cotral delle 14.10 che da Velletri porta a Nemi è saltata con il risultato di dover andare a prendere i ragazzi ,ma non basta, anche questa mattina alle 7.15,sempre unica corsa,la corsa è saltata.
Non c'è che dire ogni qualvolta parliamo di trasporto pubblico che coincide con gli orari scolastici,siamo veramente allo sbando.
Oggi alle 14.15 ci sarà il cotral per riportare i ragazzi a casa? Booh è un enigma e via con lo spreco di telefonate e disagi per noi genitori che ci preoccupiamo di andarli a riprendere nonostante i nostri impegni.
Venite a vedere la mattina alle 7.00 in piazza De Santis alle Colombe il gruppo numeroso di ragazzi che aspettano alla fermata con annessi genitori in macchina che sgombrano la piazzetta con le loro macchine solo all'arrivo del pullman……..noi non viviamo in un paese civile.
Nemi è stato insignito come comune arancione e ribadito da questa amministrazione…noi genitori che viviamo di realtà e non di belle parole riteniamo che Nemi sia il paese zimbello dei castelli romani, il paese jolly sul quale si può giocare a proprio piacimento.Sarebbe più corretto denominarlo così.

Rosa C………….. (Cognome indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
3…………………………(Numero di cellulare indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)

 


———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Rossella C………… <rosa………………@gmail.com> (Indirizzo email indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
Date: 11 gennaio 2013 09:58
Oggetto: cotral
A: segreterianemi@pec.provincia.roma.it

All'attenzione del sindaco Bertucci e dell'assessore Libanori

questa mattina alle 7.00 tutti alla fermata cotral in attesa del pullman.
Alle 7.25 noi genitori li abbiamo dovuti trasportare con le varie macchine (anche a rischio patente) a Genzano anche se un ragazzo è tornato a casa poiché più di 6 persone in una macchina era veramente impossibile .
Alle 7.30 incrociamo su via Nemorense un pullman  GENZANO-NEMI in prossimità del parcheggio del ristorante La panoramica.
Probabilmente dopo la sosta a Nemi ha proseguito alle Colombe per poi andare a Velletri, MA SICURAMENTE UNA CORSA A VUOTO DA GENZANO A VELLETRI….QUESTE SONO LE INEFFICIENZE E I COSTI.
Arrivo alle 7.35 a Genzano per poter prendere il pullman.
Alle 7.50 i ragazzi stanno ancora alla fermata e quindi si entrerà a scuola in seconda ora.
A VOI SEMBRA NORMALE?
L'ORARIO UFFICIALE COTRAL ESPONE LA CORSA ALLE 7.10……..
LA SERIETA' DI UN'AZIENDA SI ESPRIME ANCHE CON IL RISPETTO DELLE REGOLE ANCHE SE HA PROBLEMI FINANZIARI.
Non so se mai mi risponderete , non c'è problema, perché ormai noi tutti abbiamo la nostra idea
e anche se vi mascherate dietro delle scusanti citando il vostro impegno io me lo ricorderò a tempo debito.
Distinti saluti e buon lavoro se siete ancora capaci.

Rosa C………….. (Cognome indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
 

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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