Nemi, svelato il mistero della riunione al Parco Regionale dei Castelli. Corrieri si sfoga sul degrado: “Sono stanca!”

NEMI (RM) – Uno sfogo quello della consigliera di Ricomincio da Nemi Patrizia Corrieri che sembra frutto non solo della cronaca di un territorio allo sbando ma anche delle ultime notizie apparse sui giornali. Si è parlato del fenomeno delle mini discariche a cielo aperto che ormai hanno invaso il territorio dei Castelli Romani e tra le criticità c’è anche il sito abusivo in via della Radiosa a Nemi dove vengono accumulati i rifiuti in un area che non dovrebbe esistere a soli 200 metri da un pozzo che fornisce l’acqua potabile a tutta Nemi.

Oltre a questo c’è tanta incuria come dimostrano le fotografie di degrado scattate da Patrizia Corrieri lungo il suggestivo sentiero Le Prata che unisce la zona di Parco dei Lecci al centro del Paese. Secondo Sandro Caracci, presidente del Parco Regionale dei Castelli Romani il problema dell’abbandono dei rifiuti ad opera degli incivili dovrebbe essere preso in carico in maniera collettiva con uno spirito di collaborazione tra Comuni ed enti sovra comunali.

Per questo Caracci ha proposto un protocollo d’intesa a 15 Comuni dei Castelli in occasione di una riunione di agosto per fare in modo che si inizi a ragionare non più in maniera campanilista ma sinergica e coordinata. per risolvere in maniera efficace la rimozione dei rifiuti (che comunque, collaborazione a parte, rimane competenza del Comune in cui ricadono), la pulizia delle strade, il taglio dell’erba (tutte operazioni che effettuano più soggetti partendo dalla città Metropolitana).

Di questi 15 Comuni, da agosto ad oggi, solo Lanuvio ha aderito finora e Nemi, tramite il suo portavoce ha fatto sapere di non essere riuscito a partecipare alla riunione di agosto ma di essere aperto e ben disposto a leggere questa proposta del Parco.

Peccato che Caracci abbia poi specificato che un consigliere di maggioranza di Nemi fosse presente alla riunione di agosto (ha firmato la presenza) e che in realtà il Parco ha inviato via Pec tutta la documentazione al Comune stesso per la firma del protocollo d’intesa ma che ancora non è stato siglato nulla.

Insomma sembrerebbe che il Parco abbia fatto la sua parte

Lo sfogo del consigliere comunale Corrieri è sostenuto da un ampio dossier fotografico pubblicato sul suo profilo social. Ecco la nota: “Sono stanca. Stanca di dover constatare che l’abbandono dei rifiuti, del vandalismo, dell’incuria generale sono problemi che nel nostro territorio peggiorano di giorno in giorno. Se a questa emergenza non si riuscirà a contrapporre una soluzione condivisa, non tarderà a tramutarsi in disastro.

Per la questione delle discariche abusive un solo Comune, tra i 14 che ricadono nell’area del Parco, ha siglato il Protocollo d’intesa avviato nello scorso agosto. Il Comune di Nemi “non ha potuto partecipare” a quella riunione, non di certo perché fosse impegnato ad avviare la raccolta differenziata e l’isola ecologica come proclamato nelle campagne elettorali.
Vandalismo e incuria non si possono e non si devono più tollerare. È arrivata l’ora in cui, con un atto di umiltà, i responsabili ammettano che la loro linea amministrativa è fallimentare e accettino di aprirsi all’esterno, di farsi supportare da tutte quelle forze e risorse – che siano politiche o associative – disperse e frammentate, coagulandole intorno ad un unico progetto, più ampio e strutturato. Un programma che coinvolga tutti gli strati, dalla scuola agli anziani, passando per i commercianti, i turisti, che non preveda solo il controllo e la repressione, ma soprattutto la sensibilizzazione e la costruzione delle coscienze. Ambiente e territorio sono un bene comune e la “Bellezza”, proprio quella che insegnava il caro Prof. Perniola, è un valore, una misura morale: in queste terre, ahimè, rovinosamente perduta”.