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Roma

NEMI, TEMPIO DI DIANA E MUSEO DELLE NAVI: LA DISAVVENTURA DI UN RICERCATORE UNIVERSITARIO

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Tempo di lettura 3 minuti Giovannelli: "Le cose sembrano essere peggiorate"

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Redazione
Nemi (RM)
– Il dottor Tiziano Giovannelli dell'Università di Roma Tor Vergata interviene, dopo la denuncia fatta su queste colonne lo scorso 12 gennaio 2016, su quello che era, e oggi purtroppo ancora è, il disastroso stato in cui versa il Museo delle Navi di Nemi che ancora oggi non sembra rispecchiare nessuno degli standard museali definiti dal ministero dei Beni Culturali e ad occhio nudo sembra una spugna imbibita di acqua che pian piano, grazie all’alta concentrazione di umidità, sta rovinando tutte le ricchezze storico culturali in essa contenute.

Giovannelli, dopo tanti anni che mancava da Nemi, è tornato nel paese delle fragole la scorsa domenica 5 giugno, in occasione della sagra delle fragole, e ha voluto rendersi conto di persona di quello che è lo stato in cui versa il Museo delle Navi di Nemi riscontrando altre criticità che interessano  l'area sacra a Diana che risulta praticamente non visitabile se non passando attraverso una proprietà privata.

Di seguito la nota del dottor Tiziano Giovannelli ricercatore presso l'Università di Roma Tor Vergata:

"Mi chiamo Tiziano Giovannelli e sono un Dottore di Ricerca di Roma Tor Vergata. Durante i miei studi di Laurea, insieme alla prof.ssa Anna Pasqualini più volte ho visitato il sito di Nemi (parliamo della seconda metà degli anni '90) per studiarlo alla luce degli scavi che dal 1989 la Soprintendenza aveva iniziato ad effettuare.
Lo stesso sito fu oggetto di un corso specifico per l'esame di Antichità Romane all'interno del programma di Laurea in Storia Antica e Archeologia a Tor Vergata. Ricordo benissimo le fasi dei lavori e l'attenzione che mettemmo nello studio del sito anche se  ora faccio un lavoro lontano anni luce dagli studi classici…

La scorsa domenica 5 giugno sono tornato a Nemi dopo tanti anni, dopo la Laurea nel 2001 e dopo il Dottorato di Ricerca nel 2008. Quello che ho visto è assolutamente scandaloso! Alla luce della pubblicazione nel 2014 del Volume sul Santuario di Nemi curato da Coarelli e Ghini, mi aspettavo una almeno minima valorizzazione del sito.

Parto dal Museo delle Navi: pur consapevole della difficoltà di gestione di uno spazio museale del genere, rimango comunque stupito di quanto e come sia "poco" sfruttato e utilizzato: muffa sui muri, assenza di guide sul posto e audioguide non funzionanti; mancanza di illuminazione nelle nicchie adibite alla custodia dei reperti numismatici.
Al di fuori, erba alta a coprire parti di trabeazioni (alcune iscritte) giacenti a terra in quelli che immagino dovessero essere giardini/aiuole; alle spalle dell'edificio museale vaschette con reperti di scavo catalogati lasciati alle intemperie. Ribadisco, per evitare di fare demagogia e retorica, la difficoltà di gestione di uno spazio del genere, ma non comprendo lo stato di incuria dovuto alla mancanza d volontà e non di fondi economici.

Ma la sorpresa peggiore è stata sicuramente quella di vedere l'area sacra a Diana praticamente non visitabile. Non che anni fa lo sia stato, ma le cose sembrano essere peggiorate. Il mio più grande stupore è stato quello di aver appreso alla biglietteria del Museo delle Navi che non esiste la possibilità di visita al Santuario e che l'unico modo di potersi "avvicinare" alle antiche strutture, sia quello di dover entrare in una specie di "Agriturismo/Ristorante". ho provato a rintracciare il sentiero che permetteva l'accesso a noi studenti all'area sacra, dalla parte del lago poco spostata rispetto al prospiciente paese modero di Nemi, ma la fitta vegetazione impedisce ormai il passaggio.

Trovo ancora più curioso come sulle strade carrozzabili alle spalle del Museo vi siano indicazioni turistiche che indirizzano al Tempio di Diana, ma che, di fatto, indicano praticamente il nulla...
come già scritto, la retorica potrebbe (o forse lo ha già fatto), impadronirsi delle mie parole, ma credo che sia davvero allucinante solo pensare che un sito di una tale bellezza paesaggistica  e così ricco di fonti antiche, debba essere praticamente abbandonato. Mi ha fatto tristezza vedere, lo scorso 5 giugno il paese di Nemi stracolmo di persone per la sagra delle Fragole e, contemporaneamente, poche centinaia di metri a valle, constatare l'incuria e l'indifferenza nei confronti di quello che ha tutte le carte in regola per diventare un parco archeologico in grande stile. L'antica strada ancora visibile all'interno dei locali museali, è lasciata scoperta per puntare in maniera decisa verso il Bosco di Diana in un'idea di connubio inscindibile tra i due siti… in maniera diversa è devastante ugualmente per l'anima constatare il fallimento moderno di una grande intuizione antica che, negli anni '30, ha provato a riprendere vita, ma che i politicanti di oggi (e spero di sbagliarmi) stanno provando a distruggere nelle strutture e nella memoria.

Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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