Nemi, Vairo Canterani: “I ragli degli asini non arrivano in cielo”

NEMI (RM) – Non si è fatta attendere la replica di Vairo Canterani alla nota della segretaria Pd Azzurra Marinelli: “Ciò che dice la Marinelli contiene un enorme bugia o inesattezza perché la lottizzazione dei Corsi non è figlia solo della destra ma anche del PD perché è stata approvata ai livelli di Regione Lazio e del Parco Regionale dei Castelli e, come noto, i due Enti sono diretti da personale del Partito Democratico.

Pertanto lei – dice Vairo Canterani – non si può chiamare fuori essendo un terminale locale di questo partito e, visti i risultati, evidentemente, non si è voluta spendere ne a livello regionale ne al livello del Parco con i suoi diretti superiori.

Ho fatto battaglie a difesa dell’ambiente durante il corso di tutta la mia vita e non basta il raglio di asino a chiudermi la bocca perché in queste battaglie ci ho messo sempre la faccia, il cervello e il cuore.

Piuttosto questa signora si dovrebbe interrogare circa le cause profonde che hanno portato la sinistra nemese a toccare il fondo avendo raggiunto il più basso livello storico di consenso e cioè 200 elettori.

Le cause sono da ricercarsi nel fatto che ella ha messo in condizione la maggior parte dei cittadini di Nemi di sinistra di non poter andare alle urne. Infatti con una sua lista costruita intorno alla sua persona, che è risaputo essere invisa a tutti, costruita nel chiuso di qualche stanza, ha impedito la costruzione di una compagine condivisa, ben più ampia e solo a Babbo morto è andata cercando consensi a posteriori. La gente non ha avuto altra scelta che quella di non andare alle urne e non ha potuto neppure costruire una lista alternativa di sinistra per non peggiorare la situazione di divisione.

Quello che meraviglia è che il Pd locale non abbia avviato una pubblica riflessione su questo fallimento storico colpevole e che non s’interroghi sulle cause dell’enorme astensionismo, di cui un elemento è sicuramente la sua stessa persona.

Pertanto sarebbe cosa buona e giusta che Marinelli si dimettesse e cedesse il passo a persone con energie più fresche e lungimiranti”.