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Roma

NEMI, VIA PERINO: A.A.A. CERCASI 165 MILA EURO… E CERCASI DITTA CHE HA FATTO I LAVORI

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Tempo di lettura 2 minuti E’ stato indetto un bando di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori? Quale ditta ha vinto?

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di Angelo Parca

Nemi (RM) – “E io pago” avrebbe detto anche in questa occasione l’intramontabile Antonio De Curtis in arte Totò. Altri soldi della comunità nemese che se ne vanno. Oltre al danno di vedere andato in fumo un finanziamento regionale di 165 mila euro per illuminare un tratto di via Perino con faretti a terra, vi è anche la beffa di vedere uno scenario di abbandono. I cavi di rame non ci sono più, i faretti non si vedono (non sappiamo se erano stati posizionati o meno).

Questo progetto è stato approvato con deliberazione di giunta, alla presenza del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vice sindaco Edy Palazzi e dell'assessore Pietro Pazienza a marzo del 2014. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA DELIBERA DI GIUNTA ]

Siamo ad agosto 2014 e la collettività avrebbe potuto godere di una illuminazione pubblica degna di un finanziamento della Regione più che congruo, plaudendo sicuramente all’amministrazione comunale. 

Con un finanziamento di 165 mila euro, ci chiediamo però dove sia finito il bando di gara per l’affidamento dei lavori. Sull’albo pretorio non vi è traccia. E’ stato indetto un bando di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori? Quale ditta ha vinto?

La storia sembra essere proprio un’altra. Dulci sin fundo, per avere questo bel risultato il Comune di Nemi non si è avvalso del proprio ufficio Tecnico per progettare questo intervento che diciamo non è accostabile ad un opera “straordinaria” e impossibile, ma ha incaricato il solito ingegnere, straordinariamente “tuttologo” Nando Mastrostefano che per la redazione del progetto, il piano ed il coordinamento della sicurezza del cantiere, la direzione lavori, contabilità e anche per lo svolgimento di attività tecnico amministrative per la realizzazione dell’opera ha presentato un conto di 19 mila euro oltre Iva per un totale di 24 mila euro. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA DETERMINA DI AFFIDAMENTO ALL'ING. NANDO MASTROSTEFANO ]

Dalle foto si evince che il marciapiedino in cubetti di porfido in alcuni punti è già sconnesso, dei cavi elettrici e dei faretti neppure l’ombra.

A parte l’opinabilità sull’opportunità o meno di realizzare un simile progetto, considerando che i ladri sono riusciti ad asportare anche l’illuminazione al centro storico di Nemi (figuriamoci in un posto lontano dal centro abitato e privo di vigilanza), chi è responsabile di questo foto – finish?

Se l’ingegner Nando Mastrostefano è stato incaricato della redazione del progetto definitivo ed esecutivo, ha valutato quest’ultimo la possibilità che tutto finisse con lo scenario odierno? Durante un cantiere del genere, ricordiamo costato 165 mila euro, non sarebbe stato opportuno predisporre un servizio di vigilanza? Altra curiosità: Il Parco Regionale dei Castelli Romani ha autorizzato la posa in opera di fari a terra che puntano verso l’alto e che presumibilmente provocano inquinamento luminoso?

Ricorrono sempre i soliti “professionisti” negli incarichi che conferisce il Comune di Nemi e sembrerebbe agiscano con tempi fulminei: Il 6 marzo Mastrostefano riceve l’incarico e il 10 marzo vengono approvati i lavori che iniziano addirittura il 17 marzo! L’ingegnere ha redatto il progetto in soli quattro giorni? Quanta fretta per arrivare alle immagini immortalate soltanto ieri. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE L'ORDINANZA DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE GABRIELE DI BELLA ]

 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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