Connect with us

Cronaca

NUORO: ARMI, DROGA E SOLDI FALSI, INDAGATI IN 28

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Altre 13 persone sono state sottoposte alla misura cautelare dell'obbligo di dimora e ad altre due è stato imposto di presentarsi, quotidianamente, alla polizia giudiziaria.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Nuoro – Armi, droga e soldi falsi erano all'origine del traffico messo in piedi da un gruppo di malviventi dall'Albania alla Sardegna e al Nord Italia.

All'alba di questa mattina, con l'operazione "Cassiopea", la Polizia di Stato, in collaborazione con la polizia romena, ha chiuso il cerchio su 28 persone.

Un nuorese e sei albanesi sono finiti in carcere mentre altri sei nuoresi, tutti pregiudicati, sono finiti agli arresti domiciliari.

Altre 13 persone sono state sottoposte alla misura cautelare dell'obbligo di dimora e ad altre due è stato imposto di presentarsi, quotidianamente, alla polizia giudiziaria.

I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Nuoro, Sassari, Brescia e in Romania.

Nelle investigazioni, iniziate alla fine del 2011, sono state 30 le persone indagate per concorso nei reati di acquisto, detenzione a fine di spaccio e cessione di stupefacenti. Uno degli albanesi finiti in manette dovrà rispondere anche del reato di detenzione e trasporto illecito di armi da guerra. A tre degli arrestati è stato contestato anche il reato di spendita di monete false.

L'attività di indagine degli uomini della sezione antidroga della Squadra mobile di Nuoro ha fatto luce su una fitta rete di spaccio nella provincia di Nuoro e nel nord-est della Sardegna.

Gli indagati operavano divisi in due gruppi indipendenti ma con un'unica fonte di rifornimento della droga: gli albanesi. Un gruppo si occupava dello spaccio nel nord-est della Sardegna e l'altro nella provincia di Nuoro.

Le direttrici d'importazione degli stupefacenti erano l'Emilia Romagna e le città di Milano e Brescia.

Dall'Albania arrivavano decine di chili di cocaina, hashish e marjiuana e alcuni degli arrestati albanesi erano in affari anche per importare in Sardegna fucili da guerra Ak-47 Kalashnikov, notevoli quantità di euro falsi e eroina.

Le piazze dello spaccio nelle quali i 30 indagati operavano erano principalmente le città di Nuoro, Olbia, Macomer e i centri costieri da Posada sino a Golfo Aranci e La Maddalena.

Il giro d'affari dello spaccio è stato calcolato in oltre un milione di euro.

Il prezzo della cocaina oscillava tra i 60 e i 120 euro al grammo, a secondo della quantità acquistata; quelli dell'hashish e della marjiuana fra i 7 e i 9 euro al grammo.

La droga, di ottima qualità, arrivava in Sardegna al porto di Olbia, con corrieri, a bordo di auto o furgoni. A settembre del 2012 e marzo del 2013, due corrieri Albanesi erano stati arrestati dalla Squadra mobile di Nuoro, appena sbarcati dal traghetto con 11 chili di hashish e 600 grammi di cocaina purissima. Altri due corrieri con 2 chili di hashish e 600 grammi di marjiuana erano stati arrestati a Nuoro, a dicembre del 2011 e a maggio del 2014.

Nel corso delle indagini, la Polizia ha sequestrato anche molti euro falsi soprattutto banconote da 50 e 100 euro che venivano spese prevalentemente nelle zone costiere e nei luoghi di vacanza, durante il periodo estivo.

Nell'operazione di oggi, durante la quale sono state effettuate anche 35 perquisizioni domiciliari, sono stati impiegati oltre 120 poliziotti delle questure di Nuoro, Sassari e Brescia, del commissariato di Olbia, del reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e tre unità cinofile antidroga.

Cronaca

Andria, blitz nei negozi e ristoranti: boom di “lavoratori in nero”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Numerosi i controlli effettuati dai militari dell’Arma a diversi esercizi commerciali bar e ristoranti nel centro di Andria dove sono state rilevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 20.000 euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale del Nucleo
Ispettorato del Lavoro eseguivano delle attività ispettive in alcuni ristoranti del comune di
Andria dove venivano riscontrate diverse violazioni del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
entrato in vigore nel 2008, che costituisce indubbiamente il principale riferimento legislativo sul tema della sicurezza dei lavoratori.
Gli articoli contestati sono diversi e riguardano principalmente l’omessa sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori nonché la presenza di alcuni lavoratori senza relativo contratto, i cosiddetti “lavoratori in nero”, privi della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali.
Sono state elevate sanzioni amministrative e ammende pari a circa 20.000 euro e nel contesto
ispettivo veniva applicato anche il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito degli accertamenti dei lavoratori irregolari e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Continueranno nei prossimi giorni i controlli da parte dei militari in tutta la Provincia BAT al
fine di ridurre, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, il fenomeno del lavoro a nero.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Cronaca

Settimo Milanese, tenta di violentare due minorenni : in manette un 22enne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

A Settimo Milanese, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un ventiduenne di nazionalità ecuadoriana, ritenuto responsabile del reato di tentata violenza sessuale ai danni di due minori, una classe 2010 e l’altra 2012, entrambe residenti in quel centro.

La misura scaturisce dall’attività investigativa, avviata dalla Stazione di Settimo Milanese nel mese di gennaio del 2023, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata due distinti episodi avvenuti rispettivamente il 30 gennaio 2023 ed il 19 febbraio 2024 e che hanno visto quali vittime le due ragazze.

Dalle indagini condotte si è accertato che la prima vittima, mentre stava passeggiando con il proprio cane, veniva pedinata dall’uomo che dopo averla raggiunta all’interno dello stabile condominiale in cui la stessa vive, la avvicinava in prossimità dell’ascensore ed improvvisamente iniziava a stringerla a sé con la forza. In tale circostanza solo la pronta reazione della ragazza che riusciva a divincolarsi dalla presa riusciva ad interrompere il proposito delittuoso dell’uomo.

Nel secondo caso gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che lo stesso soggetto, con un’azione criminale pressoché identica, aveva avvicinato un’altra ragazza minore all’uscita da scuola, pedinandola fino all’ingresso del condominio in cui la stessa abita e dopo essere salito con quest’ultima all’interno dell’ascensore, all’apertura delle porte l’uomo, con una mossa repentina, la afferrava per il maglione tentando di tirarla verso di sé. Anche in questo caso la pronta reazione della minore, che riusciva a guadagnare la fuga, aveva consentito di evitare ulteriori conseguenze.

L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti