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Cronaca

NUORO: GIOVANE FREDDATO CON TRE COLPI DI FUCILE: DUE GIOVANI SOTTO TORCHIO

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Tempo di lettura 3 minutiA Nule è scomparso un ragazzo, Stefano Masala, di 28 anni. Il ragazzo non sembra legato all’omicidio ma la sua storia si lega a quella della tragica morte di Gianluca Monni

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di Angelo Barraco

Nuoro –  I militari stamane hanno compiuto un’operazione di battuta nelle campagne di Nule, operazione con il fine di cercare il 28enne Stefano Masala scomparso giovedì scorso. I militari si sono avvalsi delle unità cinofile che, grazie agli indumenti di Masala forniti dai familiari, hanno ispezionato il territorio il giovane potrebbe essere stato fatto sparire. Sono stati messi sotto torchio due giovani di Nule, uno di essi è minorenne. Proprio il ragazzo minorenne è la persona su cui si concentrano i sospetti maggiori poiché è stato protagonista della rissa avvenuta ad Orune lo scorso dicembre in cui fu infastidita la ragazza di Monni e qualcuno uscì una pistola. Il giovane scomparso invece sarebbe una vittima dei suoi “amici”. Nel momento in cui scompare chiede al padre l’auto per un appuntamento galante, ma da allora scompare. L’auto però sarebbe stata utilizzata per l’omicidio e ci sono dei riscontri oggettivi, come i testimoni che notano la presenza dell’auto Opel al momento dell’agguato. L’auto aveva una particolarità, aveva degli addobbi che risalivano al matrimonio del fratello della madre. La pista investigativa seguita è la rissa dove per vendetta sarebbero stati uccisi i due ragazzi.
 
Ieri c’è stato a Nuoro un vertice in procura per fare il punto della situazione in merito all’omicidio di Gianluca Monni. Ad uccidere il giovane sarebbero stati due uomini a volto coperto che, dopo aver sparato, sarebbero fuggiti in auto. Alla riunione ci sarà il Procuratore Andrea Garau, il sostituto Andrea Vacca, gli investigatori e i Carabinieri. L’incontro servirà per mettere dei punti fermi sulla torbida e inquietante vicenda. Le indagini comunque proseguono senza sosta e hanno condotto gli investigatori a Nule, un paese alle porte di Orune. A Nule è scomparso un ragazzo, Stefano Masala, di 28 anni. Il ragazzo non sembra legato all’omicidio ma la sua storia si lega a quella della tragica morte di Gianluca Monni. L’ipotesi è che il killer abbia utilizzato l’auto di Stefano Masala –un’Opel Corsa- che è stata trovata carbonizzata poche ore dopo il delitto presso le campagne di Pattada, in provincia di Sassari. L’ipotesi è che Masala sia rimasto vittima di uno scontro tra due gruppi rivali. I gruppi rivali sono quello di Orune e quello di Nule e i fatti risalgono al dicembre scorso, quando durante una festa, nel Nuorese, alcuni giovani avrebbero importunato la ragazza di Gianluca Monni. Tale situazione avrebbe fatto nascere una lite violenta dove qualcuno avrebbe estratto una pistola. 
 
L’OMICIDIO: Gianluca Monni, di 19 anni,  è stato ucciso da tre colpi di fucile. La tragica vicenda è avvenuta intorno alle 7.30 dell’8/12/2015. Gianluca Monni è stato ucciso mentre  stava aspettando l’autobus che lo portava a scuola. Ad uccidere il giovane sarebbero stati due uomini a volto coperto che, dopo aver sparato, sarebbero fuggiti in auto. Il ragazzo non era da solo poiché al momento dell’omicidio vi erano altri ragazzi seduti con lui alla fermata. I Carabinieri stanno raccogliendo informazioni per risalire ai killer. Un professore di Gianluca ha commentato così quanto accaduto: “Gianluca Monni era uno dei più bravi ragazzi della scuola, sia per profitto che per disciplina. Uno studente pacifico, attivo e cordiale con tutti, per lui non ci sono mai stati problemi disciplinari, mai neanche una nota. Per noi è incredibile e sembra una cosa che non possa appartenere a noi. Gianluca era un ragazzo educatissimo perbene. Nella sua carriera scolastica non è mai stato bocciato. E' sempre stato impegnato, era stato per due anni rappresentante per gli studenti del consiglio d'istituto, ruolo che aveva svolto con senso di responsabilità. Mai avremmo potuto immagine che proprio a lui potesse capitare una sorte del genere”. Il sindaco di Orune, Michele Deserra ha commentato così i fatti accaduti: E' una tragedia, non ci sono parole che possano definire il sentimento di sgomento che stiamo provando, Gianluca era un ragazzo d'oro, così come la sua famiglia è gente perbene, gente fuori dai fatti di cronaca che hanno riguardato il paese. Non riesco a capacitarmi a capire. Per noi questa è l'ennesima prova. Non riesco a capire le cause di tanto male. L'unica cosa può essere la maledizione divina a cui non riusciamo a sottrarci. Non ci sono altre spiegazioni. Stamattina appena sono accorso sul luogo del delitto ho visto i ragazzi che stavano aspettando il pullman con Gianluca sconvolti, choccati. Una visione dolorosa sconvolgente. Posso solo dire che questo continua ad essere un paese di frontiera. Quando si parla di paesi del malessere si pronuncia spesso la frase con leggerezza, ma bisogna fare riflessioni profonde su questi fatti. Siamo tutti colpevoli e allo stesso tempo tutti impotenti.  Ma le nostre comunità non possono essere abbandonate a se stesse, bisogna provare a cambiare una volta per tutte”.