Connect with us

In evidenza

Olimpiadi di Pechino 2022, una delegazione cinese condivide le buone pratiche di gestione della sicurezza dei Giochi di Torino 2006

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Una delegazione cinese proveniente dalla provincia di Hebei interessata alla gestione dei XXIV Giochi olimpici invernali che si svolgeranno a Pechino dal 4 al 20 febbraio 2022, è giunta a Milano per condividere le esperienze in materia di safety e security in occasione dei grandi eventi e in particolare delle Olimpiadi invernali Torino2006.

All’incontro con i 5 Funzionari cinesi Yao Aiguo, Zhu Ye, Zhang Bingfeng, Zhao Guangyu e Li Yajie sono intervenuti anche Maria Grazia Santini Presidente di Forum Security è il Prefetto Francesco Tagliente ex Questore di Roma, che per anni, dal 2000 fino alla conclusione delle Olimpiadi del 2006, si è occupato della pianificazione e gestione della sicurezza di tutti i grandi eventi ospitati in Italia, nella veste di direttore dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno.

Al miting hanno partecipato, tra gli altri, il Vice Prefetto di Milano Alessandra Tripodi, il Segretario Generale Associazione Consiglieri regionali della Lombardia Alessandro Patelli, il Segretario Generale di Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza Marco Barbieri, il Vice Dirigente Comando Vigili del Fuoco di Milano Edoardo Cavalliere d’Oro, il Chief Security Officer Fiera Milano S.p.A. Manuel Di Casoli nonché Iacopo Mazzetti dell’Assessorato Turismo, Sport e qualità della vita del Comune di Milano e Gloria Zavatta Chief executive officer AMAT Srl (Agenzia per l’ambiente, la mobilità e il territorio)

Dopo il saluto introduttivo del segretario Generale dell’associazione Consiglieri regionali della Lombardia Alessandro Patelli ha preso la parola Il direttore nazionale della Federazione del turismo organizzato Gabriele Milani il quale ha detto che “Un legame stretto con la città che ospiterà le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 può portare grandi benefici di turismo con i giochi olimpici di Milano Cortina 2026. Grazie a questi grandi eventi, infatti, si devono cogliere da subito le opportunità per la promozione del territorio e favorire le attività delle imprese turistiche. Milioni di cinesi, tesserati di federazioni sciistiche, stanno iniziando a scoprire la meraviglia delle Alpi. Oltre allo sci si stanno sviluppando nuovi prodotti sperimentali, si pensi ai cd. “Lung-Wash Tours” ; dato il livello di inquinamento di alcune città della Cina sono richiesti tour nei luoghi di aria pulita. Ed infine possiamo far leva sulla forte attrattivita che il nostro Paese, ed in particolare Milano, sta riscontrando nel mondo”.
Il Prefetto Tagliente ha premesso la sua gratitudine per la richiesta dell’incontro della delegazione cinese perché rappresenta anche la conferma che per la gestione dei grandi eventi l’Italia è considerata un esempio perfetto di quello che va fatto in occasione di eventi in cui esistono minacce anche di tipo terroristico.

Tagliente poi ha trattato sinteticamente le tematiche più significative, premettendo lo scenario critico che si presentava alla vigilia delle Olimpiadi Invernali: dalla inziale incertezza sulla catena di comando in tema di gestione della sicurezza, alla costituzione di differenti tavoli tecnici per la pianificazione dei dispositivi di sicurezza; dalla proliferazione di offerte tecnologiche da parte di società presentate da altri Paesi, al rischio della presenza di un numero eccessivo di addetti alla sicurezza armati al seguito dei dignitari esteri compreso il pericolo di alimentare allarme terrorismo da parte di soggetti non informati, desiderosi di apparire a tutti i costi.
Ha concluso il suo intervento mettendo l’accento sul valore del Centro Nazionale di Informazione sulle Olimpiadi (CNIO) che si è rivelato uno strumento di importanza strategica anche per gli ufficiali di collegamento dei Paesi partecipanti e per il Comitato Organizzatore. Un grande punto di forza che ha consentito all’Italia di riscuotere il plauso dei vertici delle istituzioni governative e sportive italiane e internazionali.
L’ex presidente del CNIO ha ricordato le parole dette alle agenzie di stampa dall’allora Ministro dell’Interno Pisanu: “Il modello italiano di gestione dei grandi eventi è stato all’altezza, suscitando l’ammirazione del Direttore dell’Interpol, degli osservatori internazionali e dell’ex sindaco di New York.
Rudolf Giuliani infatti, dopo aver partecipato ad una riunione del CNIO insieme con l’Ambasciatore USA Ronald Spogli, per esprimere il suo apprezzamento per il lavoro compiuto per la gestione della sicurezza delle Olimpiadi affermò che “L’Italia e Torino hanno avuto un grande successo, per quel che riguarda la sicurezza olimpica che è un esempio perfetto di quello che dobbiamo fare in altre occasioni in cui esistono minacce anche di tipo terroristico”.

La dottoressa Maria Grazia Santini Presidente di Forum Security ha affrontato il tema della prevenzione e gestione delle nuove minacce terroristiche attraverso la mirata specializzazione formativa dell’aumento factotum strategicamente connesso con la crescita della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Uno sguardo particolare agli ultimi investimenti firmativi sulla materia del profilo comportamentale .

Il vice prefetto Alessandra Tripodi trattando dell’esperienza di Expo2015 ho detto che “La prefettura di Milano ha assunto un ruolo di coordinamento nell’organizzazione e nella gestione del grande evento Expo 2015 sia attraverso una pianificazione puntuale e dedicata alla prevenzione dei possibili rischi correlati alla manifestazione, sia attraverso una sala operativa attiva per tutto il semestre Expo, con tutte le componenti del soccorso pubblico.
La riuscita dell’evento da Merito della piena sinergia di tutte le istituzioni coinvolte e della società Expo 2015, sinergia che si e realizzata sia nella fase preparativa della esposizione mondiale, sia durante la manifestazione stessa. Milano ancora beneficia degli effetti positivi di valorizzazione delle città, che è derivata da Expo, con un turismo che in città è diventato sempre più esponenziale. E grazie ad Expo che a Milano è iniziata una vera e propria rinascita”.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Prevenzione e contrasto dei crimini informatici: siglato accordo tra Polizia di Stato e BCC Banca Iccrea

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

È stato siglato a Roma l’accordo tra la Polizia di Stato e BCC Banca Iccrea, capogruppo del Gruppo BCC Iccrea, per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto le reti e i sistemi informativi di supporto alle funzioni istituzionali della società.
La convenzione, firmata dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e da Mauro Pastore, Direttore Generale di BCC Banca Iccrea, è finalizzata a sviluppare una collaborazione strutturata tra le parti, per l’adozione ed il potenziamento di strategie sempre più efficaci in materia di prevenzione e contrasto al cybercrime, considerato il delicato e strategico settore di intervento del Gruppo.
Il Gruppo BCC Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano e il quarto gruppo bancario in Italia per attivi. BCC Iccrea, in qualità di Capogruppo esercita le attività di direzione, coordinamento e controllo sulle Società del Perimetro di Direzione e Coordinamento e, in tale ambito, supporta l’operatività bancaria delle BCC, fornendo prodotti, servizi e consulenza al fine di soddisfare le esigenze dei loro Soci, clienti, famiglie e territorio di riferimento.
La tutela delle infrastrutture critiche informatizzate di istituzioni e aziende che erogano servizi essenziali è una delle mission specifiche della Polizia Postale, l’articolazione specialistica della Polizia di Stato deputata alla prevenzione e contrasto della criminalità. La Polizia di Stato assicura attraverso la Polizia Postale e delle Comunicazioni, Organo del Ministero dell’Interno deputato alla sicurezza delle comunicazioni. In particolare, tale compito viene assolto attraverso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto per la gestione degli eventi critici delle infrastrutture di rilievo nazionale operanti in settori sensibili e di importanza strategica per il Paese.
Alla firma della convenzione erano presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Prefetto Renato Cortese, il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Dott. Ivano Gabrielli mentre per BCC Banca Iccrea erano presenti Renato Alessandroni,
Responsabile Sicurezza e Continuità Operativa, Chief Information Security Officer, Pasquale De Rinaldis, Responsabile Sicurezza delle Informazioni, Giuseppe Cardillo, Head of Architecture & Innovation e Raffaella Nani, Responsabile Comunicazione Istituzionale.



Continua a leggere

Ambiente

Clima, osservatorio ANBI: “Dopo l’estate anticipata, l’inverno ritardato”. Ecco il quadro nazionale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Assieme a raffreddori ed influenze, nonché al rischio di gelate per le colture, lo sbalzo termico verso il basso dei giorni scorsi ha portato una benefica discesa nelle temperature dei mari italiani, ricondotte a livelli più in linea con le medie del periodo. Secondo i dati del Programma europeo Copernicus e dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), a livello mondiale si registrano, da oltre un anno, le acque marine più calde di sempre, così come conferma il report “European State of the Climate 2023” per quelle, che bagnano i confini esterni del Vecchio Continente.

“Un aspetto della crisi climatica poco percepito dall’opinione pubblica è la sua complessità: la biosfera è unica e l’alterazione di un elemento influisce sull’equilibrio generale – evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Per questo, confinare la siccità come un problema meramente agricolo è un gravissimo errore, perché molteplici sono i servizi ecosistemici apportati: dall’equilibrio ambientale all’attrattività turistica.”

Secondo il report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, chi non pare beneficiare dell’instabilità climatica di questi giorni sono la Sicilia e la Calabria dove, ad esempio, il fiume Lao è al 43% della portata media di questo periodo e l’Ancinale tocca addirittura -95% (fonte: Centro Funzionale Regionale Protezione Civile Calabria); entrambe le regioni sono caratterizzate da enormi deficit idrici, a causa di molti mesi privi di significative precipitazioni.

In Puglia, nei giorni scorsi, si sono registrate piogge sull’Alto Salento (quasi 10 millimetri) e sul Leccese (fino a mm. 5), ma i bacini del Tavoliere trattengono il 37% di acqua in meno rispetto al 2023, cioè mancano oltre 112 milioni di metri cubi.

Non va meglio in Basilicata, dove è impietoso il confronto tra la quantità d’acqua invasata quest’anno e negli anni passati: nella seconda metà di Aprile 2023, rovesci torrenziali avevano fatto confluire ben 14 milioni di metri cubi d’acqua nei bacini della regione; attualmente le disponibilità idriche sono più che dimezzate (-54%) ed il deficit, nonostante un recente apporto di piogge (mln. mc. 2,74), si attesta a quasi 124 milioni di metri cubi (fonte: Autorità Bacino Distrettuale Appennino Meridionale).

Notizie preoccupanti arrivano anche dall’Abruzzo, dove il deficit pluviometrico registrato nei primi 4 mesi del 2024, unitamente alla poca neve caduta sull’Appennino, ha pressochè dimezzato la quantità d’acqua trattenuta nel bacino di Penne, il principale ad uso irriguo, dove mancano all’appello circa 3.600.000 metri cubi; fiducia si ripone nello scioglimento del manto nevoso ora presente a Campo Imperatore (cm. 34) e che potrebbe incrementare la portata del fiume Tavo, che alimenta l’invaso.

Nel Lazio il livello del lago di Bracciano rimane, come un anno fa, 1 metro al di sotto dello zero idrometrico, mentre continua a calare il piccolo lago di Nemi, ora 34 centimetri sotto il livello del 2023. Il fiume Tevere rimane largamente sotto media, così come decrescente è il livello dell’Aniene, mentre incrementi si registrano nei flussi della Fiora.

In Umbria crescono le portate dei fiumi Velino e Topino, mentre cala il Chiascio e l’altezza idrometrica del lago Trasimeno scende a -cm. 1,28.

“E’ la persistente condizione di allarme ecosistemico nel principale lago dell’Italia centrale, l’immagine di un Paese che, al di sotto degli Appennini, non riesce a recuperare il deficit idrico, dovuto a mesi di insufficienti apporti pluviali. E’ quantomai urgente prepararsi a gestire, in maniera condivisa e nel rispetto delle priorità di legge, una condizione d’emergenza che, seppur in maniera non uniforme, appare inevitabile nei mesi a venire” commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

Restano modesti, nonostante gli incrementi registrati questa settimana, i livelli dei fiumi nelle Marche. A far da contrappeso rimangono i circa 53 milioni di metri cubi invasati nei bacini e che, pur essendo inferiori a quelli del 2023 caratterizzato da fenomeni meteorologici estremi nei primi 4 mesi dell’anno, rappresentano una garanzia d’approvvigionamento per i mesi più caldi e secchi.

Sull’Appennino di Toscana è apparsa tardivamente la neve, che era mancata in inverno: cm. 44 sull’Abetone, oltre 30 centimetri in Garfagnana, mentre sull’Amiata il manto è superiore ai 20 centimetri. Ricchi d’acqua sono i principali alvei con l’eccezione dei bacini più a Sud (Ombrone, Albegna, ecc.).

In Liguria tornano a crescere le portate dei fiumi Vara e Magra, mentre registrano un abbassamento quelle dell’Entella e dell’Argentina.

In Emilia Romagna, oltre mezzo metro di neve è ora presente sui monti bolognesi, reggiani e parmensi (cm. 63 a Lagdei), mentre su quelli romagnoli la cumulata si attesta tra i 15 ed i 30 centimetri.

In Veneto, il bilancio idrico resta ampiamente positivo, nonostante drastiche riduzioni di portata per i fiumi Adige, Piave, Livenza, mentre Bacchiglione, Brenta e Muson dei Sassi scendono addirittura sotto media.

Anche in Lombardia le riserve idriche restano largamente confortanti (+45% sulla media), seppur il fiume Adda cali, pur mantenendo una portata superiore a quella degli scorsi 7 anni.

Ad eccezione del lago di Como, i grandi bacini naturali del Nord restano vicini al colmo: Maggiore 97,7%; Sebino 93,6%; Benaco 98,6%.

I fiumi sono in calo anche in Piemonte ad iniziare dal Po, che resta comunque sopra la media, mentre Tanaro e Stura di Lanzo tornano sotto.

In Valle d’Aosta, infine, il manto nevoso supera i 2 metri e mezzo nelle stazioni sopra i m. 2200; terminati temporaneamente gli apporti dalla fusione nivale, dovuta all’anomalo anticipo d’estate della scorsa settimana, le portate dei corsi d’acqua hanno subìto una decisa contrazione: a Nus, la Dora Baltea in 7 giorni è passata da mc./s 29 a mc/s 6,50 (fonte: Centro Funzionale Regionale Valle d’Aosta)!

Continua a leggere

Costume e Società

Le note disciplinari a scuola: perché?

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print


Secondo il parere di alcuni docenti, da quando si utilizza il registro elettronico si è più propensi a cliccare sulla voce note per richiamare il comportamento non corretto di alcuni alunni.

Questa modalità è molto più diffusa nelle scuole secondarie di II grado piuttosto che negli altri gradi scolastici. Il perché di questo spartiacque rispetto agli altri gradi d’istruzione dipende dall’età degli alunni.

Nell’immaginario collettivo l’adolescente attua comportamenti più atipici rispetto ad altre età, nonché “degni” di una nota disciplinare in cui viene esplicato l’errore del comportamento dell’alunno da parte del docente.

Perché l’adolescente?

L’adolescente è maggiormente coinvolto nella fragilità del suo cambiamento e pertanto più volubile nel mettere in atto atteggiamenti non coerenti. È un’età di passaggio tra la pubertà e l’adolescenza costellata dai primi amori, le prime relazioni e i primi atteggiamenti di rivalsa sociale.

Un’età in cui il ragazzo/a si pensa in un’ottica di indipendenza da tutto e da tutti, in cui l’ego si esprime in modo alto, pensando di essere leader e di poter assumere comportamenti di ogni tipo. A volte la scaltrezza di un adolescente è peggiore di quella che può assumere un adulto.
In tutto ciò, la genitorialità e, a volte nemmeno la scuola, riesce a scalfire atteggiamenti non congrui alla convivenza sociale da parte di alcuni adolescenti.

È una fase di vita in cui ci si sente “grandi”, in cui ci si oppone alla correttezza e alla presa di coscienza di sé e dell’altro. Un passaggio difficile per la maggioranza dei ragazzi/e: alcuni adolescenti non riescono a darsi una collocazione nel mondo circostante, cadendo spesso in situazioni poco sicure (es. alcool, droga, fumo etc …).

Di concerto tali atteggiamenti vengono riflessi nel contesto domestico e scolastico.
In quest’ultimo caso, il docente è costretto a segnalare, mediante una nota disciplinare, il comportamento incoerente dell’alunno/a.

È in tal senso che il giovane mette in atto comportamenti spesso oppositivi e ribadisce la sua “innocenza”. Qui nascono i dissapori tra alunni e docenti e si spezza una sorta d’incantesimo che segna il percorso dello studente. Nascono raffronti con il docente che ha segnalato una nota disciplinare sia da parte dell’alunno che dei genitori. Quest’ultimi “pretendono” spiegazioni dall’insegnante e spesso sono contrari alla nota assegnata al figlio/a. In casi più sporadici, invece, è lo stesso genitore che chiede aiuto agli insegnanti poiché non riesce a tollerare il comportamento del figlio/a.

In questo contesto, i docenti e i genitori ricoprono un ruolo essenziale per la crescita e l’evoluzione del ragazzo/a. Queste due figure educative devono premunirsi di pazienza, stabilendo le regole da seguire e cercando di accompagnare il giovane verso la strada migliore per lui/lei.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti