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Cronaca

OMICIDIO ANDREA LORIS STIVAL: VIOLENTATO E UCCISO

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Tempo di lettura 2 minuti E' stata una notte di lavoro per gli investigatori di polizia e carabinieri che indagano sulla morte del bambino di otto anni trovato cadavere sabato pomeriggio

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Redazione

Ragusa – Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto sabato pomeriggio a Santa Croce Camerina (Ragusa) e' stato violentato e poi ucciso. Lo conferma l'autopsia, conclusasi questa mattina. Dall'esame del medico legale, Giuseppe Iuvara, sarebbe emerso anche che il piccolo aveva gia' subito in passato abusi sessuali. La morte sarebbe stata causata da strangolamento. Una tragedia enorme, che ha gettato nel dolore e nella preoccupazione il paese del Ragusano, dove e' stato proclamato il lutto cittadino in occasione del giorno dei funerali, non ancora fissato. Ieri il padre si era lasciato andare alla rabbia, facendo intendere di avere sospetti sul l'assassino. "Perche' prendersela con mio figlio? Questa volta lo ammazzo con le mie mani" aveva detto. Una frase che oggi e' stata confermata dalla zia del piccolo Andrea Loris, Antonella Stival. "Si', quella frase e' vera – ha dichiarato la Stival – E' una frase che penso rientri nella normalita' per la tragedia che si sta vivendo. E' normale che si dia la colpa a qualche altro. IL padre , preso dal nervosismo, ha detto questa frase e non so, non so di piu'". E' stata una notte di lavoro per gli investigatori di polizia e carabinieri che indagano sulla morte del bambino di otto anni trovato cadavere sabato pomeriggio nel canalone del Mulino Vecchio a Santa Croce Camerina (Ragusa).
  Oggi e' stata completata l'autopsia sul corpo del bimbo, iniziata ieri dal dottor Giuseppe Iuvara, medico legale incaricato dalla Procura di Ragusa, che ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti, "a scopo cautelare e senza indagati". I nodi da chiarire sono molti, a partire dall'ora del decesso che, dai primi elementi dell'esame autoptico, dovrebbe collocarsi diverse ore prima del ritrovamento del corpo. Bisogna stabilire anche se Andrea Loris sia morto nel canalone, o altrove e le spoglie siano state poi trasportato dove sono state rinvenuto. Intanto continuano le ricerche sullo zainetto del bambino, un 'ovetto' di colore blu, con la scritta "Toy Story". Ieri sera la polizia di Ragusa ha sequestrato l'auto del cacciatore che ha trovato il corpo del bambino, Orazio Fidone. Un sequestro dovuto al fatto, chiariscono fonti investigative, "che l'auto del cacciatore era in zona e tutta l'area del ritrovamento e' sotto sequestro".
  Nessuna pista e' esclusa. A testimonianza della psicosi che il piccolo paese ragusano sta vivendo, le parole del Parroco di Santa Croce Camerina che ieri, durante l'omelia domenicale, ha affermato: "Bambini, state sempre insieme e se vedete qualcosa di strano, chiamate subito gli adulti"

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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