Omicidio Desirée Mariottini, è caccia al quarto uomo.

ROMA – Tre persone sono state fermate per la morte di Desirée Mariottini ed è caccia la quarto uomo. In serata altre persone sono state interrogate in Questura: non si tratta di sospetti ma sono informate dei fatti. “Fosse per me castrazione chimica per gli stupratori. Un po’ di carcere in Italia, ma le carceri in Nigeria, in Senegal, in Congo o in altri Paesi penso siano un tantinello più duri. A me non dispiacerebbe che tornassero anche da dove sono arrivati”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ai microfoni di ‘Stasera Italia’, in onda alle 20.30 su Retequattro, commenta i fermi eseguiti dalla polizia per la morte di Desiree. “Mi fa arrabbiare il doppio – ha detto ancora Salvini – perché sono persone che hanno abusato della buona fede e della generosità degli italiani, stuprando e spacciando. Secondo me lo stupro vale l’omicidio. Lo stupro di uno che ha abusato della buona fede del mio Paese vale doppio”.

I tre fermati sono due senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Il terzo è un nigeriano di 40 anni. Hanno tutti e tre precedenti per spaccio di droga. I capi di imputazione sarebbero gli stessi: omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Mamadou Gara aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed aveva ricevuto un provvedimento di espulsione. L’uomo si era reso irreperibile. Era stato poi rintracciato dal personale delle volanti a Roma il 22 luglio 2018 ed era stato richiesto nulla osta dell’autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico.

Raggi proclama lutto cittadino

La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso di proclamare una giornata di lutto cittadino in concomitanza con i funerali di Desirée Mariottini. La giovane è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. E spunta un testimone che all’ANSA racconta: “Quella notte ero nel palazzo. Ho visto Desirée stare male. Era per terra e aveva attorno 7-8 persone. Le davano dell’acqua per farla riprendere”, racconta, dicendo di essere stato ascoltato in Questura. Il teste racconta anche che quella notte, attorno all’una, “qualcuno chiamò i soccorsi”.

Desirée sarebbe stata non cosciente per ore a causa di un mix micidiale di droghe e poi sarebbe stata abusata più volte da più persone. A quanto ricostruito, la 16enne avrebbe assunto droga già nel pomeriggio del 18 ottobre e avrebbe perso coscienza per poi morire nella notte del 19 ottobre. In quel lasso di tempo, mentre dallo stato di incoscienza si passava alla morte, si sarebbero consumati gli abusi.

“Ora voglio giustizia per Desirée, voglio che questa tragedia non accada ad altre”, dice Barbara Mariottini, la mamma della ragazza. “Io oggi sono felice, perché tre bestie che hanno stuprato una ragazza sono state prese, e la quarta verrà presa nei prossimi minuti”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia”, aveva detto il ministro poche ore prima.

E in serata a San Lorenzo è stata organizzata una fiaccolata in memoria di Desirée

‘Ronde’ in azione a San Lorenzo. “Stamani ci hanno chiamato da un pub – racconta Valerio, uno delle ronde – dove uno straniero infastidiva le ragazze che stavano andando a scuola. Abbiamo chiamato la polizia ed è stato bloccato”. Valerio, corpo palestrato e pieno di tatuaggi, aggiunge: “Siamo una decina di persone. I giustizieri” dice ridendo. “Ma non abbiamo mai contatti, ci limitiamo a chiamare la polizia”.

La tragedia di Desirée “deve essere l’ultima che accade in Italia e a Roma, una città abbandonata, il degrado è evidente, morale e sociale, servono più controlli in città, servono più uomini e donne delle forze dell’ordine, soprattutto la notte”, ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.