OMICIDIO MEREDITH: SPUNTANO CLAMOROSE DEFAILLANCE INVESTIGATIVE

di Angelo Barraco

Si torna a parlare di Amanda Knox, di Raffaele Sollecito e del misterioso omicidio di Meredith Kercher. Sono state depositate stamane dalla Quinta sezione penale della Suprema Corte, le motivazioni che hanno portato all’assoluzione dell’ex coppia Knox-Sollecito. Si legge che il processo per l’omicidio di Meredith ha avuto un iter “obiettivamente ondivago, le cui oscillazioni sono, però, la risultante anche di clamorose defaillance o "amnesie" investigative e di colla pevoli omissioni di attività di indagine”. Per i giudici, questo è un dato di “indubbia pregnanza” ed è a favore di Amanda Knox e Raffaele Sollecito poichè, "esclude loro partecipazione materiale all’omicidio, pur nell’ipotesi della loro presenza nella casa di via della Pergola e l' assoluta mancanza di tracce biologiche a loro riferibili” nella stanza in cui si è consumato il delitto.

L'omicidio. Meredith fu uccisa a Perugia la sera del 1 novembre del 2007. La studentessa inglese di 22 anni pugnalata con una coltellata alla gola all'interno della propria abitazione, era in Italia per l'Erasmus. Il suo corpo fu trovato il giorno dopo nella camera da letto, coperto da un piumone.

Gli arresti. La Polizia si occupa subito delle indagini. Il 6 novembre finiscono in manette Raffaele Sollecito, Patrick Lumumba e Amanda Knox. Quest’ultima, di Seattle, era la coinquilina di Meredith e studiava presso l’università di Perugia. Sollecito invece, laureato, aveva una relazione con la studentessa americana. Lumumba gestiva in pub in cui lavorava anche Amanda Knox. I soggetti si dichiarano estranei all’omicidio. Il 9 novembre viene convalidato il fermo dal gip. Il 15 novembre la svolta, vengono trovate delle tracce di dna di Meredith e di Amanda su di un coltello presente in casa Sollecito. Il 20 novembre viene scarcerato Lumumba e viene riconosciuta la sua estraneità all’omicidio, viene però arrestato Ruby Guade perché una sua impronta insanguinata viene trovata nel cuscino della stanza dove giaceva morta Meredith. Il 28 ottobre Ruby Guede viene condannato dal gup a 30 anni di reclusioni e viene disposto il processo per Amanda Knox e per Raffaele Sollecito. In data 18 gennaio 2009 ha inizio il dibattito nei confronti di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. In data 5 dicembre la Corte d’Assise di Perugia condanna Amanda Knox a 26 anni di carcere e Raffaele Sollecito a 25 anni di carcere. La pena per Guede viene ridotta da 30 a 16 anni il 22 dicembre. Data importante quella del 4 marzo 2010, in cui vengono depositate le motivazioni della sentenza di primo grado per Amanda e Raffaele che sono “erotico, sessuale, violento”, per Guede invece le motivazioni sono “Concorse pienamente” e vengono depositate il 22 marzo.

 Il processo d’Appello per Raffaele e Amanda.   Il processo d’Appello per Knox e Sollecito si apre il 24 novembre. Il 18 dicembre la Corte d’Assise d’Appello di Perugia accoglie la richiesta di una nuova perizia sui coltelli, il 4 ottobre 2011 la Corte d’Assise assolve i due imputati per non aver commesso il fatto. Il 25 marzo 2013 il pg chiede l’annullamento dell’assoluzione. Il 26 marzo 2013 La Suprema corte annulla la sentenza e rinvia alla corte d’appello di Firenze ad un nuovo processo che si aprirà il 30 settembre 2013. Il 26 novembre vengono chiesti 30 anni per Amanda e 26 per Raffaele. Il 30 gennaio 2014; 28 anni e sei mesi ad Amanda e 25 a Raffaele. Per la Knox c’è il divieto di espatrio. Il 29 aprile vengono depositale le motivazioni della sentenza di condanna, le rispettive difese hanno fatto ricorso. Il processo in Cassazione ha inizio il 25 marzo 2015.

La Corte di Cassazione assolve Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith. Assoluzione per non aver commesso il fatto dopo 8 anni di processo. Sollecito in lacrime.

Dopo l’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito ci si chiedeva se per Ruby Guede fosse stata avviata una richiesta di revisione del processo. Gli avvocati di Ruby Guede dal canto loro riferiscono che la richiesta di revisione del processo al momento non è un’ipotesi avvalorata. I legali hanno scritto una lettera al senatore Pietro Grasso “per richiamare il comportamento del senatote Andrea Augello, per un uso non corretto della prerogativa parlamentare di visitare gli istituti di pena per conoscere le condizioni carcerarie dei detenuti”. Il senatore Andrea Augello, nella nota dei legali, avrebbe fatto conoscere i pensieri di Guede . Nella lettera,si legge che  “Guede Rudy non ha mai avuto nessuna intenzione di rendere pubbliche eventuali sue, presunte dichiarazioni”.