OMICIDIO VERONICA BALSAMO: LE ACCUSE CHE PENDONO SUL FIDANZATO EMANUELE CASULA

di Christian Montagna

Soltanto pochi giorni fa la notizia dell'arresto di Emanuele Casula, il fidanzato diciottenne della giovane vittima. Posto dapprima in stato di fermo e successivamente arrestato, il giovane è stato incastrato dalle macchie del DNA. Quella tragica notte d' agosto, oltre Veronica, un' altra persona rischiò di perdere la vita: è Gianmario Lucchini, l'uomo disabile che fu ritrovato in una pozza di sangue e privo di sensi. Sin dai primi rilievi, la morte di Veronica non sembró accidentale; il giovane era stato il primo ad essere indagato poiché ultimo ad aver visto la Balsamo in vita. Diciamo che,sostanzialmente, Emanuele, non ha mai convinto nessuno. Opinione pubblica, magistrati e inquirenti hanno da subito emesso il proprio verdetto: il colpevole è lui.

L'ESAME GENETICO

Nessun dubbio trapela dai risultati degli esami genetici effettuati. Sul pantalone che quella sera indossava Emanuele, erano state isolate tracce ematiche del ragazzo stesso di Veronica e di Lucchini. Le stesse tracce appartenenti al Casula, sono state rinvenute sul cacciavite che utilizzó per colpire il chirichetto. Nessun dubbio dunque per la magistratura che ha proceduto secondo i termini di legge ad accusare il giovane di omicidio e di tentato omicidio per la vicenda del testimone che quella sera avrebbe potuto vedere qualcosa di troppo.

L'ELEMENTO CHIAVE

Un altro elemento ritenuto dagli inquirenti fondamentale ha contribuito all'arresto del giovane. Sulla spalla sinistra di Veronica, al momento del ritrovamento del cadavere, è stata rinvenuta un'impronta di scarpa che corrisponde perfettamente a quella che la sera del delitto indossava Emanuele. Scatterebbe dunque l'ipotesi di una violenta lite prima dell'omicidio. E se il testimone avesse assistito alla lite? Quale potrebbe essere stato il movente di questo atroce delitto? Secondo le ricostruzioni della magistratura, la gelosia che ossessionava Veronica,sarebbe potuta essere la principale causa della lite terminata poi in tragedia.

LE ACCUSE

Diversi dunque sono i reati a cui dovrà rispondere Emanuele. Su di lui pendono molte accuse: omicidio volontario aggravato da futili motivi, l' aver agito in luoghi e circostanze tali da ostacolare la difesa della vittima, occultamento di cadavere, tentato omicidio, furto di medicinali, furto di auto e furto di bicicletta. Una lista lunga che se la giustizia facesse bene il proprio corso, un bel po' di anni in carcere non glieli toglierà nessuno. In attesa della seconda autopsia che sarà effettuata sul corpo di Veronica lunedì sei Ottobre, l'impianto accusatorio potrebbe ancora cambiare e per Emanuele potrebbero peggiorare ancora di più le cose.