Opere d’arte, acquistare in sicurezza: arriva “Artist Rating” l’App che rivoluziona il mondo dell’arte

Arte vera o falsa? Come difendersi dai bidoni nell’era della contraffazione? Come difendersi da acquisti d’arte che sembrano una vera occasione e invece il più delle volte sono un bidone, cioè delle opere d’arte vendute come vere a che invece sono contraffatte. Cosa deve fare, insomma, un collezionista o un normale cittadino per non essere truffato?

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/3/2019

Ecco qualche consiglio

1 – Diffidare degli acquisti facili, cioè fatti troppo velocemente, da persone che propongono l’opera come una “occasione da non perdere” a prezzo bassi, inventando vari motivi e scuse: bisogno di soldi immediato per una improvvisa crisi economica, ad esempio.

2 – Tutelarsi: la legge punisce non solo chi vende opere false ma anche chi compra un falso, anche senza accorgersene. Il reato non è ricettazione, che prevede la consapevolezza di comprare un bene oggetto di furto, ma l’acquisto di oggetti o beni di sospetta provenienza, l’incauto acquisto. Si può finire gabbati, quindi, addirittura due volte.

3 – Una volta innamoratisi di un’opera, prima di comprarla è necessario, da parte dell’acquirente, consultare il catalogo dell’autore di quella opera. In questo modo si può capire se il prezzo di vendita è congruo: se è troppo basso rispetto alle quotazioni, allora qualcosa puzza ed è meglio diffidare. Può trattarsi di un falso.

4 – Quasi tutti non sanno che all’atto dell’acquisto di una opera d’arte, il venditore è tenuto per legge, e non per cortesia o su richiesta, o per eccesso di zelo, a fornire insieme all’opera anche una fotografia della stessa opera. La foto, sul retro, deve riportare una dichiarazione di autenticità, di indicazione della provenienza della opera, con la firma del venditore. Foto e dichiarazione possono essere anche distinte ma vanno consegnate entrambe all’atto di acquisto. Di norma questo certificato è attaccato dietro all’opera, nel caso dei quadri, ad esempio.

5 – Devono rilasciare questo certificato tutto coloro che vendono un’opera d’arte: gallerie d’arte, negozi di antiquariato, mercanti d’arte e, a sorpresa, anche gli hobbisti. Anche coloro che incontriamo nei mercatini delle pulci, quelli di paese, che si sono diffusi in maniera esponenziale negli ultimi anni. L’hobbista, infatti, ha sì delle agevolazioni fiscali, cioè non deve rilasciare la ricevuta, ma è tenuto per legge pure lui a consegnare il certificato con foto, dichiarazione di autenticità e sua firma.
6 – Fare il pagamento non in contanti ma con bonifico o assegno circolare non trasferibile; così resta traccia di chi ha venduto e di chi ha acquistato nel caso poi l’opera si riveli un falso o comunque una opera rubata.

7 – Gli acquisti tra amici. In questo caso la trattativa va di norma in fiducia. Chi compra da una persona che conosce non chiede il certificato e paga come vuole. Nessuno dei due amici ha vincoli. Se poi però chi ha comprato in fiducia scopre di essere stato gabbato e di avere in mano un “tarocco” ha meno fonti di prova nel momento in cui decide di denunciare alle autorità l’amico che l’ha preso per i fondelli.

8 – Diffidare o comunque fare molta attenzione agli acquisti online e anche delle televendite di quadri e oggetti d’arte fatte con trasmissioni “gridate”, che tanto vanno di moda. Non è una regola, ma questo tipo vendita presenta aspetti molto insidiosi: è meglio toccare con mano, guardare con i propri occhi. Nel caso si prenda un bidone, poi, è difficile rintracciare i venditori.

Quali opere d’arte vengono contraffatte di più?

La maggior parte sono opere di arte contemporanea, di autori viventi o comunque realizzate nell’arco degli ultimi 70 anni. Il mercato dell’arte contemporanea è molto fiorente: va di moda, tra i nuovi ricchi, comprare opere di questo tipo per abbellire la propria casa, pagandole cifre considerevoli. Ma non tutti i nuovi ricchi, però, conoscono bene la normativa e rischiano il bidone.

Quali opere d’arte vengono contraffatte di meno?

Sembra assurdo ma sono quelle di arte antica, romana, greca. Perché? Perché di pezzi e reperti di questi periodi storici ce ne sono a tonnellate, sono milioni di pezzi. Non serve contraffarli, anche se esiste sempre il “furbetto” che tenta di imitare le vecchie monete e rifilarle al “pollo di passaggio”. Per l’arte antica greca e romana si parla più di traffico di opere vere, soprattutto online: vendute senza problemi sotto gli occhi di tutti i naviganti della rete.

Artist Rating l’App che rivoluziona il mondo dell’arte

La video presentazione della App Artist Rating trasmessa a Officina Stampa del 28/3/2019

E nell’era delle APP è arrivata quella che rivoluziona il mondo dell’arte figurativa. È stata, infatti, messa a punto “Artist Rating”, l’app gratuita grazie alla quale è possibile inquadrare, scattare e con poche semplici informazioni avere la valutazione del quadro che si sta osservando, sia che lo si abbia attaccato alla parete di casa, sia che lo si stia ammirando in una galleria durante una mostra. Pensata dai fondatori del primo sito di servizi per l’arte d’Italia, www.venderequadri.it, Nazzareno Trevisani e Pierluigi Polidori, Artist Rating funziona grazie ad un sofisticato algoritmo elaborato da un team tecnico-scientifico di analisti in collaborazione con critici ed esperti d’arte. Una App perfetta per collezionisti, artisti e curiosi che ambisce a diventare in breve tempo il più grande albo di pittori del mondo.