ORTE, INTERPORTO SPA: ALESSANDRO ROMOLI E' IL NUOVO PRESIDENTE.

Redazione

Orte (VT) – Il nuovo presidente dell’Interporto di Orte è Alessandro Romoli. La nomina è arrivata nel pomeriggio del 1 marzo 2013.  “Saluto con grande soddisfazione questo nuovo e prestigioso incarico – ha dichiarato Romoli – e non posso che ringraziare i consiglieri, tutti i soci azionisti, in particolare il presidente della provincia Marcello Meroi, per la fiducia accordatami”. Romoli ricopre dunque la carica che fu di Giuseppe Fiaschetti, fino allo scorso novembre.

Entusiasta della nomina Francesco Bigiotti  sindaco di Bagnoregio che come appresa la notizia ha dichiarato: “Rivolgo i miei più sinceri auguri personali ad un amico giovane, serio, capace ed onesto; qualità queste, professionali ed umane, che lo rendono all’altezza del ruolo importante che oggi gli è stato affidato”.

Nota comune di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo e di Giulio Marini sindaco del Comune di Viterbo che hanno dichiarato:

A seguito dell’assemblea dei soci della “Interporto spa”, svoltasi questa mattina, ci preme fare alcune precisazioni. Nel porgere i migliori auguri di buon lavoro al neo eletto presidente del consiglio di amministrazione, Alessandro Romoli, dobbiamo prendere atto, non senza stupore, anche della contestuale nomina del membro cooptato del cda. Riteniamo doveroso sottolineare l’irritualità e l’inopportunità di questa scelta, convinti che il membro cooptato non andasse nominato questa mattina in quel consesso, senza un previo confronto con le istituzioni e le amministrazioni locali. Ricordiamo, infatti, che “Interporto spa” è una società che ha come soci maggioritari le pubbliche istituzioni, e che quindi le stesse avrebbero dovuto assolutamente essere coinvolte prima di giungere ad una simile decisione. Sottratto questo passaggio alla preventiva valutazione di Provincia e Comune di Viterbo, ci sentiamo in diritto di richiedere agli organi di rappresentanza un immediato confronto per poter, in tempi brevi, formalizzare la convocazione dell’organo assembleare che dovrà trovare una soluzione compiuta, partecipata e condivisa per ciò che concerne un’equilibrata composizione del consiglio direttivo. Una soluzione che deve essere rispettosa del territorio della Tuscia e dei soci pubblici e delle istituzioni locali che lo rappresentano.