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Cronaca

PADOVA, DROGA E MERCI PROIBITE IN CARCERE: 16 ARRESTI

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Tempo di lettura 2 minuti La merce arrivava anche ad importanti cosche mafiose. Perquisizioni svolte in tutta italia

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Redazione

Padova – Avevano organizzato un fiorente commercio i 16 appartenenti al gruppo criminale arrestati questa mattina dagli uomini della Squadra mobile di Padova, al termine dell'operazione "Apache", con l'accusa di traffico di sostanze stupefacenti e corruzione di pubblici ufficiali. Una trentina le perquisizioni svolte in diverse città italiane.

Il gruppo criminale era specializzato nel far arrivare merce proibita all'interno del carcere padovano, soprattutto droga e materiale tecnologico come telefoni cellulari, chiavette usb, hard disk e schede sim.

La merce arrivava così ai detenuti, alcuni dei quali in massima sicurezza perché appartenenti a importanti cosche mafiose.

Le indagini, coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalla Direzione centrale servizi antidroga (Dcsa), hanno accertato che il traffico avveniva grazie a sei agenti penitenziari corrotti, arrestati insieme a un avvocato del foro di Rovigo e altre otto persone che si occupavano di reperire la merce da consegnare in carcere. L'ultimo a finire in manette è stato un uomo che durante una perquisizione è stato trovato in possesso di oltre due chili di marijuana.

L'attività investigativa si è sviluppata partendo dal monitoraggio svolto su un gruppo di spacciatori attivo nel centro cittadino. Dalle intercettazioni telefoniche è emerso il contatto con gli elementi del gruppo criminale per il rifornimento di droga da vendere ai detenuti.

L'organizzazione agiva come una specie di tribù, che manteneva stretti contatti con i detenuti, i loro familiari e con ex reclusi.

Il leader della banda era chiamato "Grande capo", come il comandante degli indiani Apache (da cui deriva il nome dell'operazione), ed era colui che percepiva, anche tramite vaglia postali, i pagamenti per le merci consegnate. I prezzi oscillavano tra 200 e 500 euro, a seconda che si trattasse di eroina, cocaina, hashish, metadone, o altri tipi di oggetti.

Ai fini del buon esito delle indagini, si è dimostrata essenziale la collaborazione investigativa con la Polizia penitenziaria, che ha strettamente cooperato con la Squadra mobile di Padova.

L'operazione di questa mattina, è stata condotta a termine con l'ausilio Reparto prevenzione crimine di Padova, delle Squadre mobili di Belluno, Lecce, Matera, Napoli, Rovigo, Salerno, Torino, Trieste, Venezia, Varese, Verona, Vicenza e del commissariato di Porto Tolle (Rovigo).

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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