PAKISTAN: TERRORE DA CAMPAGNA VACCINAZIONE MORBILLO

 

Nonostante il report della prima morte di un bambino, la somministrazione continua e  sta provocando ricoveri ospedalieri degli studenti, oltre altre morti in vari distretti, senza alcuna apertura di indagine tesa a individuarne le cause della morte improvvisa.

 

di Cinzia Marchegiani

Khyber Pakhtukh (Pakistan) – Alle prime ore dell’alba è apparso in Italia l’aggiornamento del Daily Time Pakistan in merito alla campagna vaccinazione avviata nella provincia di Khyber Pakhttukh grazie alla giornalista Meena Gabeena. Facendo una costruzione cronologica degli avvenimenti si apprende che il governo ha avviato una campagna di vaccinazione massiccia lo scorso 19 maggio 2014, in seguito alla segnalazione di 79 morti in cinque mesi causata da una probabile epidemia di morbillo. L’obiettivo del governo messo subito in azione è stato quello di fare una vaccinazione di massa, volendo raggiungere 9,6 milioni di bambini che abbiano un’età inferiore ai 10 anni, impegnando un costo sanitario di circa 10 milioni di dollari. Si legge che appena iniziata la somministrazione della dose di vaccino ci siano state morti fatali in vari distretti della provincia tra cui Charsadda, Peshawar, Kohat e Hangu dei soggetti appena immunizzati. Non solo, il 21 Maggio nel distretto di Kohat ben 21 bambini dopo la vaccinazione sono caduti privi di senso. E’ accaduto anche in Jangal Khel dopo che un team di funzionari della sanità è andato in una scuola privata per vaccinare i bambini contro il morbillo, anche lì gli studenti sono caduti in stato di inconscio e per questo portati al Memorial Hospital Liaqat. Sembra un bollettino di guerra, il 19 maggio si registra che almeno 23 studenti del Governo Ragazze Scuola Primaria in Dalan consiglio unione di Thal, Hangu sia caduto privo di sensi dopo aver ricevuto le suddette somministrazioni vaccinali, mentre sono state segnalati due decessi il 1 ° giugno a Charsadda sempre dopo la pratica vaccinale attuata contro il morbillo. Alle gravi reazioni avverse il ministro provinciale per la salute, Shahram Tarakai, ha annunciato un'indagine sulla materia. I rapporti iniziali acquisiti documentano che il governo incolpava il personale che ha somministrato il vaccino di una non adeguata formazione, ma altri rapporti sui decessi indicano invece l’utilizzo di vaccini scaduti. Comunque vada non si ha alcuna certezza della causa dei decessi e degli immediati malori, l’unico dato certo che riporta la giornalista è che centinaia di bambini in tutta la provincia sono stati ricoverati in ospedale dopo aver ricevuto i vaccini, di cui molti hanno già perso la vita. I danni delle vaccinazioni subite nonostante siano state segnalate nel corso delle ultime due settimane, come la prima morte di un bambino post vaccinato, sembra non abbiano fatto riflettere abbastanza il governo, purtroppo la stessa campagna vaccinale è proseguita senza prima poter accertarne le cause scatenanti. In merito a questo atteggiamento incoerente Khushal Khattak, presidente centrale del Partito Nazionale Awami (ANP) ha espresso la propria severa e critica accusa:” "Nella società civilizzate, quando un evento del genere accade, i ministri incaricati di solito presentano le loro dimissioni mentre il governo si impegna ad indagare a fondo la questione per garantire la sicurezza dei cittadini che sono esposti a tali pericoli. Questo sarebbe troppo chiedere ai governi del Pakistan in generale, e del governo di Pakhtunkhwa, guidata dal PTI in specifico. Il motivo è il modo in cui il governo di Pakhtunkhwa ha costantemente difeso le sue decisioni, nonostante le loro conseguenze a carico del popolo di Pakhtunkhwa durante il loro primo anno al potere.” Lo scenario fotografato dall’editoriale mette evidenzia che nella città di Pakhtunkhwa e Fata ci sono stati sempre problemi con le campagna di vaccinazione, soprattutto nelle campagne NO-STOP come quella dell’antipolio e ora anche l’antimorbillo che hanno fatto precipitare la fiducia dei cittadini in queste zone. Sembra che proprio il governo provinciale sia diventato il diretto responsabile per le scelte delle politiche sanitarie. I partiti dell’opposizione in questo caso, l’ANP denuncia il disinteresse del partito PTI che sembra non abbia attuato una strategia e agito in merito ai ricoveri e le morti avvenute dopo la vaccinazione nelle scuole.

Domande inquietanti che dovrebbero trovare risposte, soprattutto capire in primis quale fosse lo stato reale della salute dei bambini nel momento in cui hanno affrontato l’avvenuta epidemia di morbillo  ma soprattutto individuare le cause che hanno innescato le morti nonché gravi reazioni avverse dopo le pratiche vaccinali di massa che, dalle news appena diramate, non hanno sollecitato indagini sulla qualità dei vaccini somministrati e interrotto le somministrazioni delle stesse. Infine  sarebbe interessante conoscere il nome dell’azienda farmaceutica che ha consegnato i lotti dei vaccini…

Continueremo a seguire questa vicenda sui problemi legati alla vaccinazione poiché come in Italia anche il resto del mondo si è generato un allarme soprattutto in merito alla poca trasparenza e volontà di profondere sicurezza ai bambini con atti documentali e non solo con i soliti slogan propagandistici.