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Cronaca

Palermo, accordi Almaviva Contact e Sindacati: è rottura

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Tempo di lettura 2 minuti Ritornano possibili i trasferimenti in Calabria

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di Paolino Canzoneri


PALERMO – Ieri a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico si è affermato definitivamente lo strappo tra l'azienda Almaviva Contact e i sindacati. Nel tavolo del dicastero a via Molise le posizioni sono rimaste salde senza che le parti abbiano ceduto o concesso niente riguardo proposte di accordo. Il comunicato dell'azienda non lascia alcun margine di dubbio: "Preso atto della totale indisponibilità ad accettare il percorso industriale presentato dall’azienda, ribadita anche adesso dalle organizzazioni sindacali con toni perentori, Almaviva Contact non può che considerare superata la propria proposta che quindi viene ritirata.
 
Il piano di riorganizzazione avviato da Almaviva Contact il 5 ottobre scorso costituisce una responsabilità inevitabile e necessaria per mettere in sicurezza l’attività dell’Azienda e salvaguardare, nella misura possibile, la continuità occupazionale. L'accordo raggiunto nel maggio scorso aveva stabilito la stipula di un contratto di solidarietà per un periodo di sei mesi, definito azioni stringenti per consentire alla società di recuperare capacità competitiva, previsto misure di riforma strutturale del settore dei call center nella comune convinzione che solo un effettivo cambio di quadro e di regole di mercato avrebbe permesso un percorso alternativo alla ristrutturazione“.
 
Si conclude quindi nel peggiore dei modi un botta e risposta che dura oramai da tempo e che porta l'azienda a ritirare ogni precedente proposta d'accordo a causa dell'indisponibilità al percorso industriale proposto alle organizzazoni sindacali e istituzioni e torna il timore, questa volta più concreto, del possibile trasferimento a Rende nella provincia di Cosenza in Calabria dei 398 dipendenti del call center inizialmente scongiutato grazie all'accordo firmato dai sindacati al MISE con il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova lo scorso 8 novembre, accordo che prevedeva assunzioni volontarie entro inizio dicembre per 295 operai in scadenza di contratto, impiegati nella commessa ENEL da parte di Exprivia; i restanti operatori sarebbero dovuti rimanere in Almaviva Contact che avrebbe proceduto al trasferimento degli operai palemitani della commessa ENEL in Calabria. Commenta il componente della segreteria nazionale dell'Unione Territoriale Lavoro Di Palermo Telecomunicazioni Antonio Vitti: "La nostra sensazione è che non ci sia un’effettiva volontà dell’azienda di costruire un percorso valido di uscita dalla crisi. Non è accettabile che i piani dell’azienda si basino sulla riduzione del costo del lavoro la quale, oltretutto, contrasta con le norme del settore contro delocalizzazioni e gare al massimo ribasso che abbiamo fortemente sostenuto a livello nazionale. Come UGL siamo disponibili al confronto su un nuovo piano di ammortizzatori sociali per le attività di call center di tutte le sedi, purché supportato da un serio progetto industriale e ci aspettiamo una riflessione seria da parte dei vertici Almaviva e che, nella prossima riunione, arrivino dunque proposte valide”.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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