Connect with us

Cultura e Spettacoli

PALERMO: IL LUCANO PATRICE MAKABU CONQUISTA IL PREMIO "ARTISTA DELL'ANNO 2015"

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Prossime importanti tappe che vedranno impegnato Patrice Makabu a partire da luglio sono Hollywood, New York, Washington e Dubai

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

di Domenico Leccese

Palermo – L'Artista Lucano, Patrice Makabu, V/Presidente della Associazione Culturale Borgo Antico Portasalza di Potenza, ha ricevuto il premio "Artista dell'anno 2015".

A Palermo lo scorso 16 gennaio si è svolta alla presenza di autorità politiche e culturali la cerimonia di premiazione "Artista dell' anno 2015", il premio è stato conferito ai principali interpreti del mondo dell' arte e della cultura: Patrice Makabu è uno degli artisti dell' anno 2015 tra i più apprezzati,  che per l' occasione ha presentato al pubblico “Who is the criminal now?”, l' ultima fotografia realizzata nell' anno 2015 in commemorazione dei sanguinari attentati dell' Isis a Parigi. Il prestigioso riconoscimento è stato promosso dalla rivista Effetto Arte, ldiretta da Paolo Levi, e opere degli artisti premiati con questo riconoscimento di rilevanza nazionale sono contenute in uno speciale volume distribuito alle principali gallerie d' arte d' Italia, ai più conosciuti critici internazionali, ai collezionisti ed alle biblioteche pubbliche dei capoluoghi italiani. Prossime importanti tappe che vedranno impegnato Patrice Makabu a partire da luglio sono Hollywood, New York, Washington e Dubai, all' artista sarà dedicato ad aprile uno spazio all' interno della rivista promotrice del premio appena consegnato. 

Le dichiarazioni di Patrice Makabu "Grazie a tutti! – ha dichiarato Patrice Makabu appena appresa la notizia -Questo premio è per me, inutile dirlo, una grande soddisfazione. Palermo é una città che mi vuole bene – ha proseguito Makabu – a quanto sembra ed aver ricevuto questo importante riconoscimento con la mia ultima opera del 2015 'Who is the criminal now?' è stata la chiusura di un lungo anno di sperimentazioni in bellezza. La mia opera tanto contestata è invece piaciuta a tutti, il mio voler rappresentate la realtà senza mezzi termini ha dato i suoi frutti. Grazie Palermo – ha concluso Makabu – e grazie a chi durante la biennale dello scorso anno mi  ha segnalato come uno tra gli artisti più innovativi."

Patrice Makabu è un' artista con un' interessante percorso di crescita, la sua passione per l' arte e l' originalità inizia grazie al web design nel 1999, quando internet era agli albori ed in molti ancora non sapevano che cosa fosse un sito web. Per Patrice Makabu un sito web di successo doveva essere necessariamente costruito intorno ad un design d' impatto, frutto di soluzioni distintive con fotografie ed immagini fortemente caratterizzanti volte a catturare subito lo sguardo e l' attenzione del visitatore. Sono state proprio le immagini infatti – oltre ad alcune creazioni design di alto gradimento presentate insieme alle produzioni di famosi stilisti internazionali – la chiave di un successo che oggi vede l' artista muoversi in diversi ambiti, come ad esempio nella regia di alcuni cortometraggi di grande impatto, che hanno tracciato parte del suo percorso. Patrice Makabu è stato in grado di rappresentare in video in maniera a dir poco alternativa tematiche drammaticamente attuali, come la violenza sulle donne, l' abuso di social network e non ultima la disabilità che si scontra con le barriere architettoniche con “Uccidere la Libertà”, cortometraggio con il quale vince ad agosto 2015 l' International Film Festival di Pescara con il plauso dell' attivista per i diritti umani Rita El Khayat. Patrice Makabu è un artista che ama rappresentare la realtà nelle sue opere, la vita quotidiana vista sotto la luce del surrealismo, le ideologie, la politica e lo fa sempre con grande spinta comunicativa.

E' difficile non riuscire a comprendere il significato delle opere di Patrice Makabu, tutto risulta essere di facile intuizione e a partire dal titolo, niente è lasciato al caso o alla voglia di creare interrogativi nascosti o fuorvianti. La fotografia per Patrice Makabu non è la classica finestra sul mondo, è invece uno spazio all' interno del quale cogliere i particolari meno visibili ed usarli come nuova chiave di lettura, un microcosmo che cattura la mente per prepararla a ricevere nuovi e provocanti impulsi, che ogni giorno sono presenti intorno a noi e che ci muovono avviandoci verso un dato percorso. La maggior parte delle fotografie di Makabu si fa apprezzare per la spiccata eleganza, ricordando in tutto e per tutto dipinti su tela, è difficile, anche a detta di alcuni tra i critici d' arte più conosciuti, capire che si tratta di fotografie se non ci si avvicina ad osservarle con attenzione spesso facendo ricorso al tatto. L' estrosità, unita all' esperienza maturata in circa sedici anni nell' ambito della comunicazione, nel lavoro e nella formazione professionale, stanno portando Patrice Makabu ad accogliere un numero sempre più ampio di consensi, partendo dall' attenzione riservatagli nella sfera del collezionismo privato e del cover album design.

Prossime importanti tappe che vedranno impegnato Patrice Makabu a partire da luglio sono Hollywood, New York, Washington e Dubai, all' artista sarà dedicato ad aprile uno spazio all' interno della rivista promotrice del premio appena consegnato.

 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

L’eterna grandezza di Anna Magnani: 50 anni senza “Nannarella”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Celebrazioni in tutta Italia per ricordare l’attrice simbolo del neorealismo. Loren: “Unica e inimitabile, la sua forza vive ancora oggi”

La giornata di oggi, 26 settembre 2024, segna il 51º anniversario della morte di Anna Magnani, una delle figure più iconiche del cinema italiano e internazionale. L’attrice, simbolo indiscusso del neorealismo, è ancora oggi ricordata per la sua intensità espressiva, la sua forza e la sua capacità di incarnare donne autentiche, radicate nella realtà, lontane dagli stereotipi di Hollywood. A mezzo secolo dalla sua scomparsa, l’Italia rende omaggio alla “Nannarella” con una serie di iniziative culturali, proiezioni speciali e testimonianze di personaggi dello spettacolo, del cinema e della politica.

Proiezioni, mostre e rassegne: Un omaggio a “Nannarella

In occasione di questo importante anniversario, diverse città italiane, da Roma a Milano, da Napoli a Firenze, stanno organizzando eventi per celebrare la memoria dell’attrice. A Roma, sua città natale e luogo di molte sue indimenticabili interpretazioni, il Teatro Sistina e il Museo Nazionale del Cinema hanno allestito una mostra fotografica che ripercorre la carriera di Magnani attraverso scatti iconici, scene dai set e immagini inedite della sua vita privata.

Le principali sale cinematografiche della Capitale hanno in programma una rassegna dedicata ai suoi film più celebri, tra cui Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata, pellicola che le valse l’Oscar come miglior attrice nel 1956, la prima italiana a ricevere l’ambito riconoscimento.

Il Centro Sperimentale di Cinematografia ha organizzato una maratona di film e incontri con registi e critici cinematografici che ripercorreranno la carriera di Magnani, esplorando il suo contributo alla storia del cinema mondiale.

A Napoli, città che Magnani amava profondamente, sarà allestito un concerto in sua memoria presso il Teatro San Carlo, con brani tratti dalle colonne sonore dei suoi film più noti.

I Commenti del mondo dello spettacolo e della critica

Il tributo ad Anna Magnani non si ferma alle iniziative culturali. Diversi esponenti del mondo dello spettacolo hanno voluto ricordare la grande attrice con parole commoventi.

La regista e attrice Sophia Loren, collega e amica di Magnani, ha dichiarato: “Anna era unica. Nessuno come lei sapeva portare sullo schermo la sofferenza e la bellezza delle donne italiane. Aveva una forza emotiva incredibile, che ci ha lasciato in eredità nei suoi film. Cinquant’anni dopo, è ancora il nostro orgoglio.”

Anche il celebre regista Paolo Sorrentino, noto per la sua capacità di ritrarre personaggi complessi, ha espresso il suo pensiero: “Magnani è stata un’attrice che ha saputo rendere onore alla semplicità e alla complessità della vita quotidiana. Era vera, intensa, irripetibile. Senza di lei, il neorealismo non sarebbe stato lo stesso.”

Dal mondo della critica cinematografica, Gianni Canova, storico del cinema, ha ricordato: *”Anna Magnani è stata l’interprete più autentica del neorealismo. In lei convivono il dramma e la comicità, la forza e la fragilità. La sua interpretazione in *Roma città aperta* rimane uno dei momenti più alti del cinema mondiale. È un patrimonio che dobbiamo preservare e far conoscere alle nuove generazioni.”*

Il Riconoscimento delle Istituzioni: Un simbolo della cultura italiana

Anche il mondo politico ha voluto esprimere il proprio tributo a questa grande figura del cinema. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una nota ufficiale in cui ha dichiarato: “Anna Magnani rappresenta uno dei simboli più potenti della cultura italiana. Il suo volto, la sua voce e il suo talento hanno attraversato i decenni, influenzando generazioni di attori e registi. L’Italia le deve molto, e questo cinquantesimo anniversario è l’occasione per ribadire il nostro affetto e la nostra riconoscenza.”

Anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di Anna Magnani: “Ricordare Magnani oggi significa celebrare non solo una grande attrice, ma una donna che ha incarnato l’essenza del popolo italiano. Le sue interpretazioni rimangono scolpite nella nostra memoria collettiva e continueranno a essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di artisti.”

Una stella che brilla ancora

A cinquant’anni dalla sua morte, Anna Magnani continua a essere un faro nel mondo del cinema. La sua autenticità e la sua capacità di portare sullo schermo la vera natura dell’animo umano la rendono una figura immortale. Le celebrazioni in suo onore non sono solo un tributo al suo talento, ma anche un modo per mantenere vivo il ricordo di una donna che ha contribuito a definire il cinema italiano.

Mentre i suoi film continuano a emozionare e a ispirare, Anna Magnani rimane un’icona indimenticabile, una stella che, nonostante il tempo, brilla ancora nel firmamento del cinema mondiale.

Continua a leggere

Costume e Società

Silent Party Letterario: Un’oasi di disconnessione nell’era digitale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dai libri di carta alle conversazioni spontanee: come le librerie “unplugged” stanno riscoprendo il valore del silenzio e delle relazioni autentiche

Il silent party letterario è considerato un momento oramai lontano dai nostri tempi, poiché si tratta di una situazione che esclude totalmente l’uso degli apparecchi digitali per dedicarsi alla lettura o alla comunicazione con l’altro.

Sia in America che in Italia si sono istituiti questi luoghi per dare alle persone la possibilità di prendersi una pausa dal rapporto con il mondo tecnologico.

Gli studi hanno dimostrato che la possibilità di frequentare questi spazi, dove il cellulare viene consegnato all’ingresso della libreria, hanno consentito agli ospiti di godersi momenti di libertà dal digitale, ritornando, per qualche ora, alle abitudini di un passato che non tornerà più.

Ogni ospite può “rigustare” il silenzio, il mondo della comunicazione e della relazione di un tempo. La clientela dei silent party è il posto ideale di coloro che vogliono leggere un libro circondati dal silenzio, da quelle persone che desiderano riviver-si senza il digitale o i medium e da quegli individui che necessitano di parlare e costruire relazioni.

Questi luoghi, partendo da un esperimento Newyorkese, si è diffuso in Europa e quindi anche in Italia. I dati hanno rilevato percentuali positive sulla frequenza di questi ambienti, poiché rimettono in gioco la “libertà dalla dipendenza digitale, riecheggiano il desiderio di leggere un libro fatto di carta e consentono di comunicare senza la necessità di controllare se è arrivato un sms o una mail.

Sono spazi lontani dal digitale che “risentono l’eco dello sfogliare un libro”, di una parola detta sottovoce e di relazioni spontanee.

Rappresentano un ritorno al passato, alle “vecchie” discussioni nate tra amici senza essere costretti ad utilizzare la tecnologia. Si entra in una sorta di biblioteca, ma senza i cellulari, i computer e le cuffie.

È un’esperienza innovativa che toglie lo stress dell’attesa di un vocale su whatsapp, di un messaggio o di una telefonata.

Questa novità interrompe la routine dal quotidiano e dall’uso degli smartphone.
È un’opportunità per rivivere quello che il digitale ha portato via: la comunicazione verbale e non verbale, la gestualità, la prossemica, l’interesse e la socializzazione.

Tra un libro e l’altro, c’è chi scambia due chiacchere con il vicino, c’è chi si fa una risata e vive spensierato rispetto al legame artificiale creatosi con la tecnologia.
Chi entra in questi luoghi mette alla prova sé stesso, ma soprattutto rivive il piacere di un passato trascorso.

Non che la tecnologia sia sbagliata, ma, al giorno d’oggi, l’ossessione e l’abuso nell’utilizzo dei pc e degli smartphone ha “ucciso” la spontaneità, la leggerezza e l’indipendenza.
Pertanto, di fronte ai nuovi progetti, chi vuole sperimentare un mondo non digitalizzato può usufruire di questi spazi dove ritrovare la libertà dai vincoli tecnologici.

Continua a leggere

Castelli Romani

Velletri si prepara alla 93esima Festa dell’Uva e dei Vini: un weekend di tradizione e cultura

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il 21 e 22 settembre 2024, il centro storico si trasformerà in un palcoscenico di sapori, musica e folklore

Velletri si appresta a celebrare la sua storica Festa dell’Uva e dei Vini, giunta alla 93esima edizione. L’evento, organizzato dalla Fondazione De Cultura e patrocinato dal Comune di Velletri, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, si terrà il 21 e 22 settembre 2024.

Il centro storico della città, da Piazza Garibaldi a Piazza Caduti sul Lavoro, sarà il cuore pulsante della manifestazione. Stand enogastronomici, degustazioni, attività culturali e spettacoli animeranno le vie e le piazze, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nelle tradizioni locali.

Tra gli eventi in programma, spiccano i Tour nelle Cantine Vinicole e il Salotto del Vino nelle principali piazze. L’inaugurazione ufficiale, sabato alle 16, vedrà la partecipazione della Banda Città di Velletri Umberto Cavola e il corteo delle associazioni folkloristiche.

Non mancheranno momenti di intrattenimento per tutte le età: dalla Corsa delle Botti alla pigiatura tradizionale, dai concerti agli spettacoli degli Sbandieratori. Per i più piccoli, sono previste attività dedicate nel Camelieto.

La domenica si aprirà con il raduno dei Bersaglieri e proseguirà con una serie di eventi, tra cui la cerimonia di riempimento delle Botti e spettacoli musicali. La serata si concluderà con il gran concerto finale di Greg e the Frigidaires in Piazza Caduti sul Lavoro.

L’edizione 2024 si propone di valorizzare ogni angolo del centro storico, coinvolgendo attività commerciali e monumenti. L’obiettivo è offrire ai cittadini e ai turisti un’esperienza unica, che coniughi tradizione, cultura e divertimento.

La manifestazione è resa possibile grazie al supporto di numerosi sponsor locali e all’impegno degli organizzatori. L’appuntamento è per tutti a Velletri, il 21 e 22 settembre, per due giorni di festa all’insegna della tradizione enogastronomica e culturale del territorio.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti