Palermo, mutilavano gli arti a vittime compiacenti per frodare le assicurazioni

PALERMO – Scattata a Palermo la vasta operazione della Polizia di Stato denominata “Tantalo bis” volta a disarticolare una pericolosissima organizzazione criminale dedita alle frodi assicurative realizzate attraverso le mutilazioni di arti di vittime compiacenti.

Le indagini dei poliziotti delle Squadre Mobili di Palermo e Trapani hanno permesso di scoprire numerosissimi episodi criminosi in frode alle compagnie assicurative.

A finire in manette decine di persone destinatarie del provvedimento tra cui un avvocato che curava la parte legale di molti dei falsi sinistri.

Le vittime compiacenti, come emerso dalle indagini della Polizia di Stato, venivano reclutate dai membri delle organizzazioni in luoghi frequentati da soggetti ai margini della società. Venivano, pertanto, individuati come congeniali ai fini dei gruppi criminali tossicodipendenti, persone con deficit mentali o affetti da dipendenza da alcool, e con grandi difficoltà economiche, attratti dalle promesse di facili e cospicui guadagni, mai corrisposti dall´organizzazione criminale.

Oltre 50 le vittime che, con i loro racconti colmi di disperazione, hanno consentito di avvalorare il quadro accusatorio nei confronti dei sodali dell´associazione criminale.

Centinaia risultano inoltre essere le persone indagate

L’associazione criminale ha evidenziato la particolare cruenza dei suoi componenti che, per procurare delle fratture che spesso costringevano anche per lunghi periodi all’uso di stampelle e sedie rotelle, scagliavano pesanti dischi di ghisa sugli arti delle vittime come quelli utilizzati nelle palestre. Importanti per il buon esito delle indagini le dichiarazioni rese alla Procura da parte di alcuni collaboratori. Si tratta di soggetti arrestati nell’ambito dell’operazione tantalo dello scorso anno, che hanno deciso di collaborare dopo l’arresto.