Palermo, Pistorio chiede scusa a Crocetta: "Ho espresso il mio rammarico per aver usato un linguaggio sgradevole"

 
di Angelo Barraco

Palermo – “Non può rimanere nella mia giunta, ha alimentato dicerie vergognose”, è questa la frase esternata da Rosario Crocetta e indirizzata all’assessore Giovanni Pistorio, dopo l’interrogatorio fiume durato quattro ore nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione nel trasporto marittimo. La frase sopracitata fa riferimento ad alcune intercettazione dell’inchiesta ‘Mare Nostrum” nelle quali l’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio reputava la volontà di Crocetta nel prolungare i collegamenti per Filicudi in aliscafo soltanto un “capriccio” legato ai suoi interessi prettamente privati e utilizzando un linguaggio scurrile. Crocetta ha poi dichiarato all’Ansa: “A Pistorio ho solo chiesto spiegazioni rispetto al suo linguaggio e mi pare giusto che mi prenda una pausa di riflessione. Come fa un assessore omofobo a stare in giunta con un presidente gay? A Pistorio porrò questo problema”, ha poi aggiunto “sto riflettendo, Pistorio chieda di essere assunto da Trump”. Nella mattinata di ieri, Pistorio ha chiesto un incontro con Crocetta per chiarire la situazione . Per circa un’ora sono rimasti a parlare, successivamente Pistorio ha affermato: “Ho espresso il mio rammarico per aver usato un linguaggio sgradevole, cedendo al gusto del pettegolezzo ma erano conversazioni private fatte in un clima estivo e vacanziero. Ripeto, ho sbagliato, ma le intercettazioni rendono pubblici aspetti che dovrebbero rimanere privati. In ogni caso, chiarisco che non c'era alcun legame con la verità e con i fatti. Erano solo battute. Io non sono un omofobo, ho una identità mia, ma non sono un omofobo e non lo sono mai stato. Quelle battutte comunque non mi fanno onore e me ne vergogno. Per il resto con il governatore abbiamo concordato su una cosa: nella vicenda Morace abbiamo agito con assoluta corretezza e l'amministrazione regionale ne esce rafforzata”. Crocetta dal canto suo ha detto invece “mi ha assicurato che chiarirà tutto pubblicamente. Perché questa storia non può certo restare tra me e lui. Il suo futuro in giunta? Mi voglio prendere qualche giorno di riflessione, quelle frasi hanno ferito me e offendono tutto il mondo omosessuale. ll fatto che non si sia scusato subito, dicendo che erano falsità, rimane. Al momento non prendo decisioni, vedremo”.