Palermo, prete falso esorcista e colonnello finiscono in manette per violenza sessuale

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Agenti della Polizia Giudiziaria in servizio alla procura dei miniori del capoluogo siciliano hanno posto agli arresti con l'accusa di violenza sessuale il prete guaritore ed esorcista Salvatore Anello di 59 anni e Salvatore Muratore colonnello dell'esercito in servizio alla caserma Turba di 52 anni. Le pesanti accuse di violenza sessuale contestate al parroco sono riferite a presunte preghiere e benedizioni di quattro donne che si trovavano ammalate in uno stato di debolezza e fragilità psicologica e una dodicenne che si erano rivolti a lui nella speranza di ottenere una guarigione. Le violenze si sarebbero consumate nel bel mezzo di riti vari dove il sacerdote cappellano all'ospedale Civico avrebbe professato la preghiera di guarigione palpeggiando insistentemente le donne nelle parti intime. L'arresto del parroco è avvenuta nel convento dei Cappuccini. In manette pure l'ufficiale dell'esercito in servizio presso la caserma Turba che svolgeva il compito di animatore della comunità "Rinnovamento dello Spirito Santo" e che faceva parte pure dello stesso gruppo di preghiera. L'Esercito provvedendo all'immediata sospensione dell'ufficiale dal servizio, ha emesso un comunicato: "Profondo sdegno e condanna nei riguardi dei gravi eventi accaduti e conferma la massima collaborazione con gli organi inquirenti. La Forza Armata, inoltre si ribadisce il pieno rigore nel perseguire i comportamenti che, violando la dignità umana, non rispettano i principi e i valori su cui si fonda l'Istituzione e screditano tutti i soldati che, invece, con onestà e professionalità, quotidianamente svolgono il proprio devoto servizio alla Nazione, in Italia e all'estero, anche a rischio della propria vita". Da una precisa ricostruzione curata dal procuratore Giorgia Righi e dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca le violenze sarebbero avvenute nelle abitazioni delle vittime. Le indagini sono partite a seguito della denuncia di due minorenni e della madre oggetto delle attenzioni del Colonnello a cui raccontava il suo tormento. Il colonnello avrebbe coercizzato la donna convincendola d'essere vittima del "malocchio" e che avrebbe potuto guarire con il rito del sacerdote che ufficialmente non era neanche riconosciuto esorcista dalla diocesi palermitana e quando mostravano dubbi o perplessità il sacerdote rispondeva che la causa era il diavolo che parlava e che lui, tramite il rito, invocava il demone della lussuria. Muratore stesso avrebbe abusato anche di un'altra minorenne chiedendole foto in costume. Ulteriori indagini sono in corso per accertare se ci sono state altre vittime abusate.