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Cronaca

Palermo, ricorrenza strage di Capaci: la gente grida ancora "La mafia è una montagna di merda"

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Tempo di lettura 3 minuti commemorati i giudici Falcone e Borsellino nel 25imo della loro scomparsa

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di Paolino Canzoneri – Angelo Barraco

 

PALERMO – Il primo quarto di secolo è trascorso da quel terribile 23 maggio del 1992 quando la mafia per eliminare il giudice Giovanni Falcone mise in atto un piano diabolico facendo saltare in aria un breve tratto dell'autostrada a pochi chilometri dall'aeroporto che conduceva fino a Palermo. Nella terribile deflagrazione le vetture dove viaggiavano Falcone, la moglie e la scorta furono divelte e spazzate via uccidendo tutti tranne l'autista della vettura di Falcone. 25 anni possono sembrare tanti ma in realtà, nel corso lungo del tempo, sono davvero pochi. Lo Stato italiano ha voluto organizzare una commemorazione particolare, sentita profondamente e fuori forse da retorica e dagli schemi precedenti. La figura del giudice Falcone questa volta è stata ricordata e celebrata insime a quella del suo amico e collega Paolo Borsellino il cui destino crudele e spietato avrebbe atteso poco meno di due mesi dopo a via D'amelio con una auto bomba che anche in questo caso costò la vita al giudice e alla scorta intera. Il cancro della mafia aveva mostrato il lato più becero eliminando due servitori dello Stato fra i piu importanti che rappresentavano la forza più efficace contro lo strapotere mafioso. Un sacrificio che comunque ha confermato e rafforzato la forza e lo sdegno dei cittadini palermitani che all'unisono oggi, a distanza di soli 25 anni, a gran voce urlano "la mafia è una montagna di merda".
 
I preparativi per l'evento hanno visto coinvolgere un gran numero di forze dell'ordine e la commemorazione di Falcone e Borsellino è stata trasmessa dalla TV di Stato con collegamentI da tutti i punti cruciali divenuti storici per questo paese. Dal Palazzo di Giustizia di Palermo si è mosso un imponente corteo costituito da gente comune e da tante associazioni, delegazioni provenienti dalla capitale e ragazzi di tanti Istituti scolastici che hanno raggiunto l'albero Falcone accanto l'entrata del portone dove abitava il giudice. In un palchetto adibito per l'evento gruppi di delegazioni di bambini hanno intrattenuto il flusso di gente che man mano si addensava con canti e giochi. Una mezzora prima del minuto di raccoglimento delle 17:58, orario preciso della deflagrazione del tratto autostradale. Artisti come Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi hanno cantato un paio di brani. La presenza forte dello Stato è stata confermata dalla importante e illustre presenza del Presidente del Senato Piero Grasso che prima di assumere la carica istituzionale è stato fra i principali protagonisti in trincea contro la mafia accanto ai giudici Falcone e Borsellino e a tutto il pool antimafia ed essere uno dei principali giudici protagonsti del Maxi Processo che il 30 gennaio decretò 19 ergastoli e 2265 di anni di reclusione per poco meno di 500 imputati tra capimafia e affiliati. Il Presidente Grasso nel minuto di silenzio ha letto i nomi delle vittime con gli occhi umidi di commozione. Palermo è scesa in strada per gridare a gran voce "NO" alla Mafia e oggi, quel silenzio omertoso che vent'anni fa disseminava  morti in ogni angolo di strada, sembra lontano poichè la città ha alzato la testa, trovando  nuova luce che si riflette negli occhi di una generazione che ha raccolto i semi piantati da Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutti quegli Uomini che attraverso il sacrificio concreto per la lotta alla mafia hanno cercato di estirpare da questa terra delle radici che avrebbero potuto violare l'integrità di un popolo che ha sempre portato in auge i propri valori etici e morali. In serata è continuata la manifestazione con un collegamento in diretta di Fabio Fazio e Pif in Via D'Amelio, con un palco allestito per l'occasione. Un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarela, inoltre vi era il Presidente del Senato Piero Grasso. Altre presenze illustri che hanno voluto rendere omaggio a Giovanni Falcone e ai caduti di Capaci: Roberto Saviano, Don Luigi Ciotti, Beppe Fiorello, Nicola Piovani, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Michele Placido, Fiorella Mannoia, Luca Zingaretti, Isabella Ragonese.  
 
"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine" disse Giovanni Falcone. Una frase che risuona continuamente nella mente degli italiani, un eco senza interruzione che all'indomani di quelle stragi che hanno spaccato in due l'ormai tristemente famosa autostrada situata all'altezza di Capaci o all'indomani della strage di Via D'Amelio. Un pensiero di speranza e di crescita culturale innestato nella mente di un popolo che ha sempre rifiutato ogni forma di principio attacco alla costituzione. Oggi più che mai vi è la necessità di concretezza dinanzi al sacrificio e ad eventuali barlumi che lascerebbero presagire eventuali nuove guerre di mafia. Palermo è cambiata, certamente, i cittadini hanno preso coscienza del sacrificio dei suoi eroi, morti per difendere una terra martoriata da usurpatori senza scrupoli, ma quanto accaduto alla vigilia dell'anniversario dei 25 anni della strage di Capaci ha fatto catapultare indietro di venti o trent'anni la memoria storica di chi ha vissuto la terribile guerra di mafia. Stiamo parlando dell'omicidio di Giuseppe Dainotti, un uomo di 67 anni ucciso alla vigilia dei festeggiamenti per il 25esimo anno dell'anniversario della Strage di Capaci. L'uomo ha trascorso 25 anni in carcere per omicidio, traffico di droga e rapina  e sarebbe stato ucciso nel quartiere Zisa da due killer in moto che gli avrebbero sparato in testa.

Cronaca

Capranica, domenica l’inaugurazione del villaggio di Natale in miniatura

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Francesco Virgili “Da undici anni allietiamo le feste natalizie di grandi e piccini.”
 
 
Sarà inaugurato domenica 3 dicembre 2023, alle ore 16, a Capranica (VT), in via Valle Santi 3, il Villaggio di Natale in miniatura realizzato da Francesco Virgili.
 
Il consigliere comunale non ha fatto tutto da solo, ma si è avvalso della preziosa collaborazione di Maria Giuseppina Rossi, Claudio Concordia, Danilo Di Giuseppe, Roberto Mazzolini, Graziella Platti, Luigi Jaculli, Manuela Meloni, Massimo Barbarani e Mario Sortino.
 
“Anche quest’anno l’allestimento è particolarmente ricco – dichiara Francesco Virgili – con negozi, aree di svago e parchi giochi, sciatori, due mongolfiere, un trenino elettrico della Lionel, una pista delle automobili, Babbo Natale a bordo della sua slitta magica. Il villaggio in miniatura ha un quadro dedicato alla famosa base di lancio statunitense di Cape Canaveral.
 
Invito tutti i cittadini di Capranica a partecipare all’inaugurazione e a visitare assieme alle famiglie il villaggio in miniatura – conclude Virgili – abbiamo iniziato ad allestirlo il 20 settembre per terminare il 15 di novembre. Sono undici anni che allietiamo le festività natalizie di grandi e piccini e questo per noi è una grande gioia.”
 
Sono stati invitati all’inaugurazione il presidente della provincia Alessandro Romoli, il Sindaco di Capranica Pietro Nocchi, il primo cittadino di Vetralla Sandrino Aquilani, il sindaco di Morlupo Ettore Iacomussi e quello di Vejano Teresa Pasquali, il vice Sindaco di Tessennano Giorgio Gentilini, il presidente del consiglio comunale di Sutri Vincenzo Petroni, con l’assessore Antonio Tosi e il consigliere Roberto Zocchi.
 
Il villaggio di natale in miniatura, a ingresso gratuito, è visitabile tutti i sabati e le domeniche, fino al 10 gennaio 2024, con orario 10-13 e 16-19.
 
 
Privo di virus.www.avast.com

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Frosinone, il Conservatorio di Musica inaugura l’anno accademico

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Un ricco programma musicale rigorosamente ad ingresso libero animerà il fine settimana della città di Frosinone grazie al suo Conservatorio che offrirà alla cittadinanza due concerti di straordinaria bellezza. Il 30 novembre alle ore 18 presso l’Auditorium Daniele Paris della prestigiosa istituzione AFAM si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24; in programma l’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven la Ballata n.4 di Fryderyk Chopin e soprattutto il sontuoso primo Concerto per pianoforte e orchestra Pëtr Il’ič Čajkovskij affidati al giovane quanto talentuoso pianista Lorenzo Marigliani, allievo del M° Giorgia Tomassi,  ed all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta dal M° Simone Genuini.

 

Un appuntamento imperdibile cui ne seguirà immediatamente un secondo altrettanto intenso il 2 dicembre sempre alle 18 con il Concerto in Omaggio al M° Mauro Paris, indimenticato docente: protagoniste le stagioni di Astor Piazzolla e la Misatango di Martin Palmeri affidate ad un ensemble d’eccezione composto da Mezzosoprano – Fabiola Mastrogiacomo, Bandoneon – Adriano Ranieri, Pianoforte – Pietro Liberati, Sax – Massimo Bettazzi, Violini – Alessio Gizzi, Brunella Bruni, Viola – Ettore Belli, Violoncello – Maurizio Simonelli, Contrabbasso – Valerio Di Lelio, Ensemble Vocale Thesaurus ,Coro dell’Accademia Gandolfina, Direttore: Alberto Galletti

 

Alle parole del Direttore del Conservatorio il  M° Mauro Gizzi è affidata la presentazione del programma che apre splendidamente la stagione didattico-artistica: “è particolare l’emozione che oggi mi pervade al termine del mio primo anno da Direttore di questa nobile istituzione Afam. E’ stato un anno intenso, ricco, anche complesso, ma foriero di soddisfazioni e di nuove sfide da abbracciare. Convegni, congressi, festival, l’open day, masterclass, una stagione concertistica sul territorio fitta di appuntamenti ed una instancabile attività didattica in forme tradizionali e rinnovate hanno animato l’anno del cinquantesimo. Tra le novità più gradite dalla cittadinanza spiccano in quest’ultimo scorcio stagionale le lauree in forma di concerto pubblico, ed ecco perché abbiamo deciso di inaugurare la nostra programmazione accademica ed artistica proprio con questo tipo di evento.

 

Dopo gli ultimi sofferti anni di crisi globale il Conservatorio sembra aver nuovamente intrapreso la strada di una nuova fioritura artistica e didattica, come testimoniato dai nostri concerti, affettuosamente frequentati da un pubblico sempre più ampio e dalle numerose richieste per le nuove ammissioni. Questo risultato è a mio avviso merito anche di una profonda sinergia e reciproca disponibilità tra le diverse componenti dell’istituzione che desidero ringraziare: il Presidente Gualdini, il Consiglio Accademico ed il Consiglio di Amministrazione, i docenti, il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, ma soprattutto gli allievi e le loro care famiglie; così ringrazio le istituzioni cittadine che spero vorranno continuare a sostenerci con sempre maggiore partecipazione e tutti gli amici del Conservatorio che ci seguono con affetto. Ci siamo salutati lo scorso anno con la promessa di risaldare sempre più quel legame tra il Conservatorio ed il suo territorio; abbiamo ancora tanta strada da fare ma da quel che vedo, mi concedo di credere che davvero siamo sulla strada giusta.”

Privo di virus.www.avast.com

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Zagarolo e Monte Compatri: sgominata rete di spaccio. Un boss sinti nel giro della coca

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I Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone (di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), gravemente indiziate dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, spaccio di sostanze stupefacenti ed autoriciclaggio, nel territorio di Zagarolo, nella località Valle Martella e Montecompatri, a sud est della Capitale.
Le indagini, condotte da settembre a dicembre 2021 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, traggono origine da una serie di singoli arresti, effettuati a Valle Martella, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti che hanno spinto gli inquirenti ad approfondire la provenienza e la gestione dello stupefacente nell’area.
I successivi approfondimenti investigativi, svolti tramite pedinamenti, servizi di osservazione e attività tecniche, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari  in ordine all’esistenza di un’associazione diretta e gestita, quale capo promotore, da un ragazzo di origine sinti di 21 anni, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Il ragazzo si avvaleva della stretta collaborazione della cognata, anche lei di origine sinti di 33 anni, nonché di altri soggetti per la cessione a terzi. L’attività di spaccio veniva svolta dalla tarda mattinata fino a tarda notte.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati, rese difficoltose dal contesto territoriale e dall’impiego di “vedette” che con il “passa parola” informavano della presenza di forze dell’ordine in zona, hanno consentito di documentare l’organizzazione in turni dello spaccio da parte dei sodali, a cui oltre allo “stipendio” era garantito il pagamento delle spese legali in caso di arresto.
L’attività di spaccio, pur avvenendo in diverse zone, si concentrava soprattutto in due piazze di spaccio di Valle Martella e Zagarolo.
I due soggetti a capo dell’associazione, inoltre, avevano reinvestito parte dei proventi derivanti dall’attività illecita in una pizzeria, anch’essa sequestrata preventivamente dai Carabinieri.
Si precisa che il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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