Palermo, strage della circonvallazione: una targa in ricordo delle vittime

PALERMO – Questa mattina in Viale della Regione Siciliana, altezza civico 9201 (direzione Trapani), a 500 metri prima dello svincolo per Sferracavallo, è stata allocata un lastra marmorea presso il cippo commemorativo della “Strage della Circonvallazione”, avvenuta a Palermo il 16 giugno 1982.

La targa è stata fortemente voluta dai familiari delle vittime della strage:

l’Appuntato Silvano Franzolin, il Carabiniere Scelto Luigi Di Barca, il Carabiniere Salvatore Raiti, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Enna, decorati di Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria, e Giuseppe Di Lavore, autista giudiziario del mezzo con cui i tre stavano eseguendo la traduzione da Enna a Trapani del detenuto Alfio Ferlito, anch’egli rimasto ucciso, vero obiettivo dell’attentato.

L’agguato, disposto da cosa nostra, fu compiuto da alcuni mafiosi a bordo di un’auto da cui esplosero numerosi colpi di mitra

L’attentato era diretto contro il boss catanese Alfio Ferlito, che veniva trasferito da Enna al carcere di Trapani e che morì nell’agguato insieme ai tre carabinieri della scorta (Salvatore Raiti, Silvano Franzolin e Luigi Di Barca) e al ventisettenne Giuseppe Di Lavore, autista della ditta privata che aveva in appalto il trasporto dei detenuti, il quale aveva sostituito il padre. Di Lavore ebbe la medaglia d’oro al valor civile. Il mandante di questa strage era Nitto Santapaola, che da anni combatteva contro Ferlito una guerra per il predominio sul territorio etneo.