PALIANO, LAVORATORI ITALIA ALIMENTARI SPA: IL 16 SETTEMBRE IL CONSIGLIO COMUNALE PRESSO LO STABILIMENTO

Redazione

Paliano (FR) – Si terrà  martedì 16 settembre, alle ore 18, la seduta di Consiglio Comunale aperto che è stata convocata in seduta straordinaria urgente presso la sede dello stabilimento Italia Alimentari S.p.a., in località Cervinara, l’azienda di Paliano svuotata dei macchinari e chiusa dalla proprietà (gruppo Cremonini) lo scorso 18 agosto.

Solo uno il punto all’ordine del giorno: “Approvazione ordine del giorno problematiche inerenti la situazione dello stabilimento produttivo Italia Alimentari S.p.a.”.

“Manteniamo fede all’impegno assunto con i lavoratori del sito produttivo di Paliano – sottolineano gli amministratori comunali – portando sul posto la massima assemblea cittadina che, per l’occasione, vedrà il coinvolgimento dei diretti interessati, i lavoratori della Italia Alimentari Spa, e i sindacati che stanno seguendo la vertenza. Il nostro intento è di dare la possibilità, a quanti vorranno partecipare, di esprimere il proprio punto di vista su una vicenda che continuiamo a ritenere assurda per le modalità con le quali si è proceduto, nottetempo, alla chiusura di una fabbrica che non aveva mai mostrato particolari situazioni di crisi legata al calo della produzione. Il Consiglio aperto vuole essere, inoltre, un’ulteriore attestazione di vicinanza e di solidarietà per i 36 lavoratori che da più di tre settimane presidiano i cancelli dello stabilimento. Sono padri e madri di famiglia che, sfidando anche il cattivo tempo, di giorno e di notte, si stanno alternando nel presidio per mostrare, nei fatti, la determinazione a difendere il loro posto di lavoro e a tentare di salvare dalla desertificazione un altro pezzo produttivo di questo territorio”.

LA VICENDA

La notte tra il 18 e il 19 agosto a Paliano, in provincia di Frosinone. I lavoratori dell’Italia alimentari Spa, azienda che fa capo al gruppo Cremonini, da un giorno all’altro si sono ritrovati senza lavoro, senza macchinari e senza merci. L'azienda, in brevissimo tempo e mentre i 36 operai si trovavano in ferie, ha smontato le macchine, portato via i prodotti dall’ex stabilimento produttivo Montana di Contrada Cervinara per trasferire la produzione in altri siti: tutto dal giorno alla notte e senza alcun preavviso. Poi l'attivazione delle procedure di mobilità per i dipendenti.