Papa Francesco in Sicilia: sequestrate 31mila bottiglie di acqua minerale avariata pronta per essere venduta

PALERMO – Papa Francesco è arrivato a Piazza Armerina (Enna), prima tappa della sua giornata in Sicilia che poi lo porterà anche a Palermo.

Al suo arrivo in elicottero, nel Campo sportivo “San Ippolito”, dopo lo scalo tecnico all’aeroporto di Sigonella, il Papa è accolto dal vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, dal prefetto di Enna, Maria Antonietta Cerniglia, e dal sindaco della città, Nino Cammarata. Quindi si trasferisce in auto a Piazza Europa per l’incontro con i fedeli.

Circa quarantamila fedeli lo aspettano

Tra loro anche persone malate e detenuti. Sono 17 mila i pass rilasciati dalla Curia con posti distribuiti in tre piazze: 8.500 persone andranno in piazza Europa dove è stato montato il palco. Papa Francesco dopo il suo discorso incontrerà 20 malati e riceverà il baciamano di 50 persone. Il sindaco di Piazza Armerina Nino Cammarata dice: ”La città donerà al Pontefice un immobile da destinare al centro di accoglienza della Caritas per i poveri”. Anche a Piazza Armerina, come a Palermo, sono imponenti le misure di sicurezza con 400 unità delle forze dell’ordine che presidiano i varchi di accesso.

Acqua minerale avariata pronta per essere venduta ai fedeli

I Carabinieri del NAS, nell’ambito dei servizi predisposti in occasione della visita del Santo Padre hanno proceduto al sequestro penale di 30.888 bottiglie di acqua minerale.
Tutte le confezioni erano stoccate, insieme a materiale ferroso in disuso, in un’area esterna a cielo aperto, su pedane in legno avvolte da cellophane, scoperte ed in cattivo stato di conservazione, poiché esposte ai raggi solari diretti senza alcun riparo dalla luce e dagli altri agenti atmosferici, ad una temperatura ambientale di circa 30°c. I Carabinieri nel corso del servizio, hanno acquisito della documentazione utile alle indagini, dalla quale si desume che le bottiglie erano state acquistate dalla titolare di una rivendita di acque minerali e bibite, in gran numero, per essere commercializzate ai numerosi fedeli che parteciperanno all’evento della visita del Santo Padre a Palermo. La stessa è stata deferita in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, per avere detenuto ai fini della commercializzazione, alimenti in cattivo stato di conservazione.