PAPA FRANCESCO: VOLO STORICO DA CUBA AGLI STATI UNITI

Redazione

Washington (USA) – Papa Francesco, è il primo capo di Stato che atterra negli Usa arrivando direttamente da Cuba. Un’accoglienza prestigiosa e accademica quella dedicata al pontefice. Lo scalo, effettuato alla base militare di Andrew – Washington è stato consumato in forma rigorosamente privata. Ad accogliere Papa Francesco il presidente Barack Obama e la sua famiglia. Il Pontefice ha trovato anche il cardinale di Washington Wuerl e il nunzio in Usa Vigano', con altri cardinali e vescovi americani. 

Durante il tragitto ormai divenuto storico da Santiago de Cuba a Washington (USA), Papa Francesco ha auspicato che Stati Uniti e Cuba si accordino per mettere fine all'embargo. Lo ha detto Papa Francesco sull'aereo che lo portava a Washington da Santiago de Cuba: "Con Fidel Castro – ha rivelato il pontefice – ho parlato della Laudato si' sulla cura del creato. Il problema dell'embargo e' parte del negoziato tra Stati Uniti e Cuba, i due presidenti si sono riferiti a questo, è una cosa pubblica e va nella direzione delle buone relazioni che si stanno cercando. Spero che si arrivi a un accordo che soddisfi le parti”.

Preoccupazione e allerta massima per la sicurezza del Pontefice. Venerdi' a New York Bergoglio è atteso per impegni importanti: il discorso all'Assemblea generale dell'Onu, riunita al Palazzo di Vetro, e la preghiera al 'Ground Zero' per le vittime dell'11 settembre 2001. Ma c’è "grande preoccupazione" a New York per la possibilità che un "lupo solitario" possa colpire il Papa, durante la sua visita di venerdì. Intervistato dalla Cnn, il capo dell'unita' anti-terrorismo del New York Police Department (Nypd), James Waters, ha assicurato di aver messo in campo "un'operazione senza precedenti" per garantire la sicurezza del Pontefice.

Monitoraggio dei cecchini. "Abbiamo occhi ovunque", ha spiegato Waters, sorvolando in elicottero la città: "Da qui possiamo individuare l'eventuale presenza di cecchini e coordinare le squadre di risposta rapida sul terreno – continua Waters – inviando immagini in tempo reale". "Un 'active shooter', un lupo solitario, qualcuno che non e' nei nostri radar e' un qualcosa che su cui vi e' grande preoccupazione", ha sottolineato preoccupato Waters, perche' non possomo avere notizie di intelligence che qualcosa stia per accadere, ma può esserci un individuo che si alza e decide che quello e' il giorno in cui colpirà. Sul terreno ci sono oltre 5 mila agenti: "Gli occhi del mondo sono puntati su New York in questi giorni, il Nypd e i nostri partner sono pronti, siamo molto fiduciosi, siamo ben preparati, abbiamo pianificato tutto".