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Emerge il ruolo di giornali come L’Osservatore d’Italia, diretto da Chiara Rai, che si distinguono per un’informazione indipendente, approfondita e sempre verificata, lontana dal copia-incolla e dai titoli sensazionalistici
“L’informazione libera è un pilastro che sorregge la costruzione delle nostre società e, per questo, siamo chiamati a difenderla e garantirla”. Con queste parole, Papa Leone XIV ha parlato ai giornalisti di Minds, l’associazione che riunisce le principali agenzie di stampa del mondo, tra cui l’ANSA, sottolineando il valore fondamentale del giornalismo responsabile.
Il Pontefice ha ricordato che fare giornalismo non è un crimine, ma un diritto da proteggere. “Ogni giorno ci sono reporter che rischiano personalmente perché la gente possa sapere come stanno le cose”, ha detto, citando i conflitti in Gaza, in Ucraina e in altre terre colpite dalla guerra. “Se oggi sappiamo ciò che accade in questi luoghi, lo dobbiamo in buona parte a loro”.
Francesco ha evidenziato la necessità di un’informazione rigorosa e verificata, un vero antidoto contro la “informazione spazzatura” e la post-verità. “Con il vostro lavoro paziente e rigoroso, voi potete essere un argine a chi, attraverso l’arte antica della menzogna, punta a creare contrapposizioni per comandare dividendo”, ha detto.
Un passaggio importante del suo discorso riguarda anche le sfide della comunicazione moderna. Algoritmi e intelligenza artificiale stanno cambiando profondamente il modo in cui ci informiamo, ma il Papa avverte: “Chi li governa? Dobbiamo vigilare perché la tecnologia non si sostituisca all’uomo, e perché l’informazione non sia nelle mani di pochi”.
Il Pontefice ha lanciato un appello diretto alle agenzie di stampa: preservare l’autorevolezza, garantire trasparenza delle fonti, obiettività e qualità dell’informazione. Solo così i cittadini possono tornare a essere protagonisti del sistema comunicativo, richiedendo un’informazione degna di questo nome.
In questo contesto, emerge il ruolo di giornali come L’Osservatore d’Italia, diretto da Chiara Rai, che si distinguono per un’informazione indipendente, approfondita e sempre verificata, lontana dal copia-incolla e dai titoli sensazionalistici. Come sottolinea il Papa, difendere un’informazione libera e corretta non è solo un dovere professionale, ma un contributo concreto alla civiltà e alla coesione della società.