PARCO DEI CASTELLI ROMANI: LO SPETTRO DEL MEGA TRALICCIO PER I RIPETITORI MEDIASET

Red. Cronaca

Castelli Romani (RM) – Nel Consiglio Regionale del Lazio di ieri, Mercoledì 15 Giugno, è stata approvata la mozione n°397 riguardo “l’installazione di una struttura di comunicazione elettronica, un traliccio a torre di 80 metri d’altezza per le trasmissioni radiotelevisive, in località Montagnola nel comune di Monte Compatri, in provincia di Roma”.

La vicenda riguarda il traliccio con i ripetitori delle emittenti CANALE 5, ITALIA 1 e RETEQUATTRO, oggi facente capo alla Società El Towers SpA che devono essere dismessi dopo che il Consiglio di Stato lo scorso ottobre 2015 ha confermato che la struttura non può essere mantenuta sul sito di Monte Cavo a Rocca di Papa concedendo 6 mesi di tempo alla  per procedere alla delocalizzazione in altro sito.

La società El Towers SpA ha quindi presentato, lo scorso 29 Marzo 2016, l'istanza per l'installazione di una nuova postazione, intendendo sostituire quella presente a Rocca di Papa alta 28 metri con una struttura a torre alta 80 metri complessivi. Una struttura di dimensioni notevoli, considerando anche il fatto che verrebbe ubicata slla sommità della Località Montagnola a Monte Compatri a quota 733 mt sul livello del mare. E quindi sulla sommità e non al di sotto del profilo collinare. Una infrastruttura estranea al contesto in cui si trova, caratterizzato perlopiù dalla presenza nelle vicinanze di edifici residenziali. Che come riportato nella relazione della stessa società El Towers ben 17 immobili si trovano ad una distanza inferiore ai 350 mt dal sito;

"Lo stesso impianto rappresenta una criticità rispetto al decoro urbano/paesaggistico, – si legge nella mozione regionale – che compromette fortemente il rapporto con il contesto rispetto al principio di "ordine" visto che la stessa sì innalza in posizione dominante e che lo stesso incide fortemente sulla percezione simbolica del paesaggio";

Il sito si trova in Località La Montagnola nel pieno Parco Regionale dei Castelli Romani e il terreno, dove dovrebbe essere ubicato il traliccio di nuova installazione e i relativi impianti, è di proprietà del Comune di Monte Compatri e il Consiglio Comunale deve autorizzare l'eventuale concessione all'uso a terzi;

Il Consiglio Regionale del Lazio ha impegnato il Presidente e la Giunta a verificare se nella scelta del sito si sia tenuto conto:
– Del possibile impatto sulla salute dei cittadini, alla luce dei rischi inerenti campi elettromagnetici;
– Dell'impatto ambientale e paesaggistico, vista l' ubicazione interna al parco e sulla cima della collina che renderà visibile la nuova struttura a chilometri di distanza;
-Della correttezza dell'iter amministrativo fini qui adottato.
Infine a porre in essere, inoltre, tutte le misure utili alla tutela e salvaguardia del paesaggio, dell'ambiente naturale e della salute dei cittadini.

La mozione, a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, e dei consiglieri Vincenzi, Lupi, Valeriani e Ciarla, impegna il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la Giunta regionale, a verificare se nella scelta del sito si sia tenuto conto del possibile impatto sulla salute dei cittadini, dell’impatto ambientale e paesaggistico, vista l’ubicazione interna al parco sulla cima della collina, e della correttezza dell’iter amministrativo.

“Speriamo che l’Amministrazione comunale di Monte Compatri recepisca al più presto le preoccupazioni del Consiglio Regionale del Lazio – spiegano i consiglieri comunali Serena Gara e Francesco Ferri e il Pd di Monte Compatri. – Dopo la richiesta di convocazione di Consiglio comunale da parte di tutta la minoranza, siamo ancora in attesa di una risposta concreta da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Urbanistica. Una situazione insostenibile: chiediamo al più presto di farci sapere qual è la posizione di chi amministra questo paese.  Riteniamo importante, d’altro canto, la sinergia creatasi con la Regione Lazio su questa iniziativa che ci porta affianco dei cittadini a difesa della salute e del decoro urbano”.